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sabato 22 febbraio 2025

POLICORO. LE AUTO IN FIAMME PER UN PERMESSO NEGATO. OBBLIGO DI DIMORA PER L’IMPRENDITORE GENNARO MANOLIO, 41 ANNI, PRESUNTO AUTORE DELL’INCENDIO DELL’AUTOMOBILE DEL CAPO DELL’UFFICIO TECNICO NELLA NOTTE DEL 13 LUGLIO 2024

 




FONTE ILQUOTIDIANODELSUD.IT

POLICORO, AUTO IN FIAMME PER UN PERMESSO NEGATO

DI LEO AMATO

22 FEBBRAIO 2025 

POLICORO (MT) – Avrebbe incendiato due auto del responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Policoro, più una terza di un suo congiunto, per vendetta per il no alle autorizzazioni richieste per completare il suo ristorante.
E’ questa l’accusa per cui ieri mattina gli agenti della squadra mobile di Matera e del commissariato di polizia di Policoro hanno notificato un’ordinanza di obbligo di dimora nella cittadina ionica all’imprenditore 41enne Gennaro Manolio.
I fatti risalgono alla metà di luglio del 2024, quando le fiamme avvolsero tre auto parcheggiate in via Siris, «nei pressi dell’abitazione della vittima».

A chiedere e ottenere la misura cautelare è stato il pm Sarah Masecchia della Direzione distrettuale antimafia di Potenza. In un primo momento, infatti, le modalità dell’accaduto avrebbero fatto pensare al coinvolgimento della criminalità organizzata. Ma le successive indagini hanno ricondotto il tutto a un caso di semplice «danneggiamento seguito da incendio».
A breve, quindi, è probabile che gli atti vengano trasferiti alla procura di Matera che è competente per tutti i reati non aggravati dal metodo mafioso o dalla finalità di agevolare i clan.

POLICORO, AUTO IN FIAMME: LE INDAGINI DELLA DDA

In una nota diffusa ieri dal procuratore reggente della Dda di Potenza, Maurizio Cardea, si legge che una volta «accertata dai vigili del fuoco la natura dolosa dell’incendio, sviluppatosi a causa delle sostanze infiammabili poste sulla ruota di un’autovettura di proprietà della vittima, gli investigatori sono risaliti al presunto responsabile del danneggiamento (…) attraverso l’ascolto di alcuni testimoni e soprattutto attraverso l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza presenti nella zona».

«Le indagini (…) hanno individuato nel diniego di alcune autorizzazioni amministrative per il completamento di una struttura destinata all’attività di ristorazione, ove l’imprenditore aveva investito circa 40 mila euro, il motivo del grave episodio». Prosegue la nota di Cardea.
Quanto alle misure cautelari imposte a Manolio, titolare di un ristorante e di una società di compravendita e noleggio di auto, nella nota del procuratore si parla di «permanenza notturna nel domicilio, dalle ore 19.00 alle 7.00», e «obbligo della presentazione, nei giorni dispari, alla polizia giudiziaria del commissariato di Polizia di Stato di Policoro».

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