FONTE PREFETTURA DI MATERA
Saranno sottoscritti il 19 febbraio 2025, alle ore 11:00, presso il Commissariato di P.S. di Policoro, i Protocolli di Intesa per il Controllo di Vicinato tra la Prefettura di Matera e i Comuni di Policoro e di Scanzano Jonico.
Il progetto, che ricade nell’ambito delle iniziative di rafforzamento del controllo del territorio, ha come obiettivo quello di valorizzare il contributo dei cittadini nell’attuazione di un modello moderno di gestione partecipata della sicurezza.
All’evento prenderanno parte i vertici provinciali della Questura, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
NOSTRO APPROFONDIMENTO
CHE COS’E’ IL CONTROLLO DEL VICINATO
Il “Controllo del Vicinato” è strumento di prevenzione della criminalità, che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le Forze di polizia statali e locali, di seguito denominate Forze di polizia.
Fare “Controllo del Vicinato” significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la
solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone.
A tutti gli abitanti dell’area interessata è unicamente richiesto di alzare il livello di
attenzione attraverso pochi, semplici passaggi: tra questi, il “far sapere” che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro. Infatti, se i vicini lavorano insieme per ridurre l’appetibilità degli obiettivi, i furti e tanti altri “reati occasionali” potranno essere limitati.
A nessuno viene chiesto di fare eroismi, ronde o chissà cosa di speciale.
A tutti invece è richiesto di prestare maggiore attenzione a chi passa per le strade nonché alle situazioni anomale che possono saltare all’occhio o generare apprensione ed allarme.
OBIETTIVI DEL “CONTROLLO DEL VICINATO”
Gli obiettivi del “Controllo del vicinato” sono:
1. Coadiuvare le Forze di Polizia nella prevenzione del crimine e nella individuazione
delle condizioni che lo favoriscono, aumentando la percezione di sicurezza e la
vigilanza.
2. Favorire lo sviluppo di una cultura della partecipazione alle tematiche della
sicurezza urbana e della collaborazione attiva dei cittadini attraverso una
comunicazione efficace, veloce e organizzata.
3. Migliorare il rapporto Forze di polizia-Comunità scambiando informazioni tramite
un “Coordinatore” che le raccolga e le trasferisca alle Forze di polizia.
CHI SONO GLI ATTORI DEL PROGETTO
1. I Gruppi di vicinato
2. I Coordinatori dei Gruppi
3. Le Forze di polizia statali e locali.
COSA FA UN GRUPPO DI CONTROLLO
1. Presta attenzione a quello che avviene nella propria area di competenza nella vita
quotidiana;
2. Collabora con le forze dell’ordine segnalando, tramite un “Coordinatore”, situazioni
inusuali e/o comportamenti sospetti.
3. Collabora con i vicini attraverso comportamenti di reciproca assistenza (sostegno ai
vicini anziani e soli, ritiro della posta in caso di assenza, sorveglianza reciproca delle
case, ecc..).
4. Crea un canale di comunicazione per scambiare rapidamente informazioni tra
vicini e riversarle al coordinatore del gruppo (es. catena telefonica, whatsapp, sms
ecc..).
5. Individua i cd. «fattori di rischio ambientale», anche sulla base delle indicazioni
fornite dal Coordinatore secondo i criteri indicati dalle Forze di polizia, che
favoriscono furti e truffe (scarsa illuminazione, accessi vulnerabili, persone sole
COSA NON FA UN GRUPPO DI CONTROLLO DEL VICINATO
Il gruppo di “Controllo del Vicinato” non si sostituisce alle Forze di polizia che hanno il
compito esclusivo di svolgere l’attività di repressione e di ricerca degli autori dei reati.
Pertanto, a titolo esemplificativo:
- non interviene attivamente in caso di reato, fatte salve le prerogative che la legge riserva ad ogni cittadino;
- non fa indagini sugli individui;
- non scheda le persone;
- non si intromette nella sfera privata altrui.
Infatti la finalità del “Controllo di vicinato” è esclusivamente quella di aumentare la soglia di attenzione rispetto ad eventi “anomali” nelle aree coinvolte dall’iniziativa.
Solo in presenza di situazioni che richiedano l’immediato intervento delle Forze di
Polizia (quali ad esempio furti, rapine e aggressioni in atto), i componenti del gruppo
dovranno chiamare direttamente i numeri dell’emergenza 112, 113, oppure 115 o 118 a
seconda della tipologia del fatto (incendi o emergenze sanitarie).
COMPITI DEL COORDINATORE
Fondamentale per la buona riuscita degli scopi del “Controllo del Vicinato” è il ruolo del “Coordinatore” che è l’anello di congiunzione tra il “Gruppo” e le “FF.PP”.
Egli:
1. sarà investito ufficialmente dall’Amministrazione Comunale e sarà inserito in un
elenco (con relativi recapiti telefonici fissi e cellulari, e-mail ed altre forme di
rintraccio) consegnato all’Arma dei Carabinieri, quale referente coordinatore di zona;
2. dovrà comunicare alle Forze di polizia SOLO le segnalazioni ritenute importanti,
sulla base dei criteri preventivamente concordati con le Forze di polizia;
3. manterrà i contatti con le Forze di polizia al fine di ricevere informazioni sulle azioni
criminali più recenti nella zona o in zone limitrofe; avrà cura di trasmettere le
informazioni ricevute utili per la comunità con un semplice passaparola o
compilando piccoli messaggi da comunicare nei modi ritenuti opportuni;
4. dovrà incoraggiare la vigilanza informale tra i residenti dell’area, mettere insieme
piccoli indizi per poterli comunicare alle Forze di polizia se necessario (es.: vicino
comunica passaggio frequente auto rossa persone sospette targa XYZ, giorni dopo ci
sono crimini in zona legati a un’auto rossa);
5. accogliere i nuovi vicini informandoli ed integrandoli nell’attività di controllo del
vicinato.
L’instaurazione di un dialogo continuo e sensibile tra Forze di polizia e Comunità non potrà che migliorare la qualità delle segnalazioni fatte dai cittadini con la mediazione dell’opera dei “Coordinatori”.
FONTE MINISTERO DELL’INTERNO
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