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domenica 4 gennaio 2015

SOLDI PER UNA SALA RISTORANTE E CUCINA MAI ENTRATE IN FUNZIONE

GRUMENTO NOVA. DALLA REGIONE BASILICATA A UN AGRITURISMO. IL DANNO ERARIALE ORA E' PRESCRITTO


LA DIFESA: “COLPA DI RUMORI ED ESALAZIONI DEL CENTRO OLI DI VIGGIANO”.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.1.15

La Corte dei conti, Sezione per la Basilicata, ha dichiarato la prescrizione del diritto al risarcimento chiesto dalla Procura regionale della corte contabile nei confronti di Rosa Mazzeo, 62 anni, titolare di un agriturismo a Grumento Nova. Il fatto scaturì da un esposto dell'associazione “Gruppo difesa e legalità Artemide Grumento Nova” con cui fu segnalato un danno erariale per la percezione di un finanziamento da parte della Regione Basilicata per la realizzazione di una sala ristorante e di una cucina, mai entrate in funzione, in una azienda agrituristica del centro del Potentino. Le indagini affidate alla Polizia provinciale accertarono che l’“Azienda agrituristica l’Alveare”, titolare la Mazzeo, aveva ottenuto, negli anni 2000 e 2001, 75.634.000 milioni per la ristrutturazione di un locale ristoro e per l'acquisto dell'arredo. Nel corso del sopralluogo del 20 luglio 2010 venne accertato che l’azienda disponeva di locali adibiti ad alloggio ma che nessuna persona era presente nella struttura. Venne riscontrata, inoltre, una sala arredata con tavoli e sedie, destinata alla ristorazione, ed una annessa cucina arredata ma priva di segni di utilizzo. E la titolare dichiarò che le due strutture non erano mai state poste in esercizio. Per il Pm della Procura contabile il contributo ottenuto dalla Regione era “indebito”. Il magistrato, perciò, chiese la condanna dell'imprenditrice al pagamento di 39.061,70 euro. Il difensore, Filippo Deluise, però, eccepì la prescrizione sostenendo che il termine di esordio della vicenda era quello in cui avvennero i pagamenti (2001) e che il primo atto utile ad interrompere il decorso della prescrizione era l’invito a dedurre del 14 ottobre 2013. Nel merito, l'avv. Deluise eccepì l’assenza di una colpa grave della Mazzeo considerato che ella aveva realizzato il progetto ma che il mancato avvio dell’attività di ristorazione era dipesa “dagli effetti negativi sul riposo e sulla salute degli ospiti, provocati dalle emissioni / immissioni acustiche e dalle continue esalazioni maleodoranti provenienti dagli impianti del vicino centro oli, ubicato nella zona industriale di Viggiano”. Ed il collegio giudicante, sebbene abbia rilevato “non proficuo l'uso da parte della titolare dell'azienda agrituristica delle risorse ottenute” ha dichiarato la prescrizione del diritto al risarcimento esercitato dalla Procura contabile.

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