GRUMENTO NOVA. DALLA REGIONE BASILICATA
A UN AGRITURISMO. IL DANNO ERARIALE ORA E' PRESCRITTO
LA DIFESA: “COLPA
DI RUMORI ED ESALAZIONI DEL CENTRO OLI DI VIGGIANO”.
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 4.1.15
La
Corte dei conti, Sezione per la Basilicata, ha dichiarato
la prescrizione del diritto al risarcimento chiesto dalla Procura
regionale della corte contabile nei confronti di Rosa Mazzeo, 62
anni, titolare di un agriturismo a Grumento Nova. Il fatto scaturì
da un esposto dell'associazione
“Gruppo difesa e legalità Artemide Grumento Nova” con cui fu
segnalato un danno erariale per la percezione di un finanziamento da
parte della Regione Basilicata per la realizzazione di una sala
ristorante e di una cucina, mai entrate in funzione, in una azienda
agrituristica del centro del Potentino. Le indagini affidate alla
Polizia provinciale accertarono che l’“Azienda agrituristica
l’Alveare”, titolare la Mazzeo, aveva ottenuto, negli anni 2000 e
2001, 75.634.000 milioni per la ristrutturazione di un locale ristoro
e per l'acquisto dell'arredo. Nel corso del sopralluogo del 20 luglio
2010 venne accertato che l’azienda disponeva di locali adibiti ad
alloggio ma che nessuna persona era presente nella struttura. Venne
riscontrata, inoltre, una sala arredata con tavoli e sedie, destinata
alla ristorazione, ed una annessa cucina arredata ma priva di segni
di utilizzo. E la titolare dichiarò che le due strutture non erano
mai state poste in esercizio. Per il Pm della Procura contabile il
contributo ottenuto dalla Regione era “indebito”. Il magistrato,
perciò, chiese la condanna dell'imprenditrice al pagamento di
39.061,70 euro. Il difensore, Filippo Deluise, però, eccepì la
prescrizione sostenendo che il termine di esordio della vicenda era
quello in cui avvennero i pagamenti (2001) e che il primo atto utile
ad interrompere il decorso della prescrizione era l’invito a
dedurre del 14 ottobre 2013. Nel merito, l'avv. Deluise eccepì
l’assenza di una colpa grave della Mazzeo considerato che ella
aveva realizzato il progetto ma che il mancato avvio dell’attività
di ristorazione era dipesa “dagli effetti negativi sul riposo e
sulla salute degli ospiti, provocati dalle emissioni / immissioni
acustiche e dalle continue esalazioni maleodoranti provenienti dagli
impianti del vicino centro oli, ubicato nella zona industriale di
Viggiano”. Ed
il collegio giudicante, sebbene abbia rilevato “non proficuo l'uso
da parte della titolare dell'azienda agrituristica delle risorse
ottenute” ha dichiarato la prescrizione del diritto al risarcimento
esercitato dalla Procura contabile.

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