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sabato 7 marzo 2015

VA IN PROCURA: "CON QUESTO TUFO HANNO TENTATO DI UCCIDERMI"

SCANZANO JONICO. ROCCO CORSANO DAI MAGISTRATI CON IL PEZZO DI PIETRA SCAGLIATO CONTRO LA FINESTRA DI CASA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 7.3.15 

 

SCANZANO JONICO – “Sono stato alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Matera. Ho portato con me il pezzo di tufo con cui volevano uccidermi nella notte del 6 luglio scorso. Voglio sapere che fine ha fatto la mia querela sulla vicenda presentata ai carabinieri”. Lo ha dichiarato Rocco Corsano, 36 anni, collaboratore Rai e promoter di vip, di ritorno dalla città dei Sassi. Il nostro interlocutore, tra l'altro, era stato oggetto di minacce omofobiche il 6 febbraio 2014 ed il successivo giorno 26 era stato minacciato di morte da un giovane. Ora l'accesso in Procura. Perchè? Corsano: “Sono stato dai magistrati portando con me il pezzo di tufo scagliato contro la finestra della camera in cui dormivo attorno alle 2 del 6 luglio scorso. Quella stessa notte avevano cercato di investirmi con un'auto. Per fortuna riuscii a saltare sul marciapiedi. Avendo riconosciuto targa ed auto chiamai il suo proprietario chiedendogli di quel gesto contro di me. Per tutta risposta, trascorsi 15 – 30 minuti, dopo che mi ero messo a letto, sentii un forte urto contro la finestra e vidi i vetri in frantumi invadere la camera e la serranda bucata. Mi affacciai notando il responsabile salire su un'auto e scappare. Sulla veranda scoprii il corpo contundente. Chiamai i carabinieri che vennero a casa, con i miei genitori ancora scossi, e fecero il loro verbale. Io presentai querela prima di recarmi al pronto soccorso dell'ospedale di Policoro per la forte tensione. Da allora non ho saputo più nulla della mia denuncia. Chi ha lanciato il tufo conosceva la disposizione del letto nella camera. La sua intenzione era quella di farmi male. Solo per caso il masso urtò lo spigolo della finestra. Altrimenti mi avrebbe colpito in pieno. Che fine ha fatto la mia querela? Io considero l'accaduto un tentato omicidio. Quella notte, prima con l'auto e poi con il tufo, cercarono di uccidermi”.

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