LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.9.16
SCANZANO
JONICO – Un altro duro colpo ai ladri di rame è stato assestato
dagli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza di Policoro. A
distanza di pochi giorni, infatti, dal rinvenimento di 50 chili
trafugati da un capannone per la distribuzione della frutta a
Scanzano Jonico personale della Polizia di Stato ha individuato e
sequestrato un quintale e mezzo di metallo, trafugato sempre dalla
medesima struttura. Praticamente l'ultima operazione è la diretta
conseguenza di quella del 10 settembre. Grazie alle meticolose
indagini svolte dalla squadra di Polizia giudiziaria e dalla Polizia
scientifica del Commissariato di Policoro, infatti, l'oro rosso
divenuto uno dei principali business della malavita organizzata è
stato ritrovato accuratamente nascosto in un tombino, nei pressi
dello stesso capannone. Nella caditoia erano occultati anche gli
attrezzi utilizzati per il prelievo e la sguainatura dei cavi. In un
altro tombino vicino è stata ritrovata anche la guaina tolta dai
cavi. Gli investigatori ritengono che il ritrovamento dei primi 50 kg
di rame era stato una sorta di specchietto per le allodole utilizzato
di responsabili del furto al fine di recuperare il grosso del bottino
appena si fossero calmate le acque. Ma non è andata proprio così.
La Polizia di Stato, infatti, non ha smesso di indagare al fine di
tentare di recuperare la totalità del rame rubato nel capannone per
la lavorazione di prodotti ortofrutticoli. Per i ladri, quindi,
l'amara sorpresa del totale recupero da parte della Polizia del
frutto del loro “lavoro”. Le indagini, tuttavia, proseguono per
accertare se anche il furto di questo ingente quantitativo sia da
attribuirsi ai quattro pregiudicati rumeni già denunciati per il
furto del precedente quantitativo. Ricordiamo che con loro è stato
anche denunciato per ricettazione un italiano, di Stigliano, titolare
di una attività di autodemolizione.
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