MUSICA. I “THOUSAND MILES THERE” ALLA PROVA DEL PUBBLICO

PRIMO MINIALBUM PER LA ROCK BAND DI POLICORO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.9.16

La band policorese Thousand Miles There ha pubblicato il suo primo EP (Extended play) dal titolo “No Eyes”, con quattro tracce. Il minialbum è disponibile gratuitamente su Spotify ed è acquistabile su iTunes e sulle altre piattaforme digitali. I Thousand Miles There, nati nel novembre 2015, sono Alessandro Depalma (chitarra e voce, 17 anni), Salvatore Ruggiero (basso e cori, 22 anni) e Francesco Truncellito (batteria, 16 anni). “No Eyes”, anticipato dal singolo omonimo, uscito a giugno con un video che è arrivato a quasi 9 mila visualizzazioni su youtube, è composto da altri tre brani: “Hamilton Street”, “Downpour” e “Calipso”. “L’ordine delle tracce non è casuale – ha spiegato Depalma, frontman del gruppo e autore dei testi –. Tutte le canzoni raccontano di esperienze personali ma universali. “No eyes” parte dal filosofo Cartesio: “Tutti sanno cosa vogliono realmente ma quando si trovano di fronte alla situazione non agiscono come dovrebbero, come se non avessero gli occhi”. “Hamilton Street” racconta un momento difficile della mia vita. “Downpour”, invece, parte dalla consapevolezza di ciò che ti rimane quando hai perso tutto mentre “Calipso”racconta il rendersi conto alla fine di tutto ciò che è stato”. Tante le influenze alla base della musica della giovanissima band jonica. Sonorità rock si mescolano a melodie più leggere. La scelta di cantare in inglese è dovuta sia all’atmosfera “british” voluta dal gruppo sia perché nelle intenzioni c’è quella di “sfondare” sul mercato estero. Un progetto ambizioso che non ha intenzione di fermarsi qui. Numerose le professionalità che hanno collaborato all'uscita dell'EP registrato e missato presso lo studio “Lab Sonic” di Francesco Altieri a Matera. Giovanni Lapolla si è occupato, invece, del mastering mentre Francesco Lattarulo ha prodotto l’uscita sugli store digitali del lavoro. Il videoclip “No eyes” è stato girato dal filmmaker Luca Masiello con la collaborazione di Carmen Benvenuto e Annapia Albanese.