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domenica 17 marzo 2019

NUCLEARE. ALL'ITREC VIA I SIGILLI A VASCHE E CONDOTTA A MARE. DA LUNEDI' LE ATTIVITA' DI MESSA IN SICUREZZA. AL VIA IL TAGLIO DEL MONOLITE DELLA FOSSA IRREVERSIBILE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 13.3.19

ROTONDELLA – Sono state dissequestrate le tre vasche di raccolta effluenti e la condotta a mare dell’impianto Itrec di Rotondella sottoposte il 13 aprile 2018 a sequestro preventivo dalla Direzione distrettuale antimafia della Basilicata nell'ambito di una inchiesta per inquinamento ambientale, falsità ideologica, smaltimento illecito di rifiuti e traffico illecito di rifiuti. La decisione della magistratura, come risulta al nostro giornale, ha consentito la ripresa delle attività di messa in sicurezza del sito della Trisaia. Sito in cui la Sogin, la società pubblica deputata dallo Stato al decommissionig, ha ripristinato le condizioni di normale operatività dei sistemi. Nel 2017 la società aveva dovuto sospendere alcune attività per la realizzazione e la messa in servizio di un impianto di trattamento delle acque di falda, resosi necessario dopo il rinvenimento di una contaminazione chimica dell’area. Da lunedì, pertanto, riprenderanno le attività di rimozione del monolite all’interno della fossa 7.1 bloccate proprio dall’aprile 2017. Dopo aver verificato il corretto funzionamento della apparecchiature, inizierà il taglio orizzontale del monolite, che nel corso del 2017 è stato incapsulato con un involucro in acciaio inox e bloccato ad esso con una malta cementizia. Dopo questi primi tagli, seguiranno quelli in verticale che porteranno all’estrazione dei 4 pozzi in cui verrà diviso il monolite. Le operazioni si dovrebbero concludere entro quest’anno. Una volta liberata l’area, Sogin potrà procedere alla costruzione dell’impianto di cementazione del prodotto finito (Icpf) destinato a trattare 3,9 metri cubi di rifiuti radioattivi liquidi. Intanto, proseguono i lavori di messa in sicurezza del deposito temporaneo lasciato incompiuto dal Raggruppamento di imprese con a capo Saipem. Il lavoro sarà completato ad aprile in modo da consegnare l’area per fine anno all’appaltatore che si aggiudicherà la gara per il completamento dell’opera. L’appalto del valore di 13 milioni di euro sarà aggiudicato la prossima estate. Sogin, inoltre, è impegnata per ottenere l’autorizzazione allo stoccaggio a secco del combustibile di Elk River. L'autorizzazione permetterà di avviare le attività di fabbricazione dei due casks idonei allo stoccaggio e al trasporto del combustibile.

1 commento:

  1. Ma le barre di uranio non erano state risate agli Stati Uniti in un operazione notturna e caricati su aerei a Grottaglie? Allora di cosa si trattava se non erano barre di Uranio? Forse plutonio stoccato senza che se ne sapesse l' esistenza? I misteri della Trisaia...

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