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domenica 14 maggio 2023

BASILICATA. BASTA CINGHIALI! FRATELLI D’ITALIA, AL GOVERNO NAZIONALE E ALLA REGIONE, DETTA LE REGOLE, IN UN CONVEGNO A MONTALBANO JONICO, PER AFFRONTARE L’EMERGENZA SUS SCROFA: “ECCO COME SI DEVE FARE”

E L’ON. ALDO MATTIA PUNTA ANCHE SULLA PULIZIA ETNICA: “IN 5 ANNI ERADICARE QUESTA SPECIE ANIMALE LAVORANDO PER REINSERIRE LA SPECIE DEL CINGHIALE ITALICO”. DI SEGUITO LA NOTIZIA CON LE DICHIARAZIONI INTEGRALI DI MATTIA E DELL’ASSESSORE REGIONALE ALL’AMBIENTE, COSIMO LATRONICO 

FOTO MICHELE GIORDANO FACEBOOK

FOTO AGENPARL.EU

FOTO AGENPARL.EU

FOTO PIANO ABBATTIMENTO REGIONE BASILICATA

FONTE AGENPARL.EU

CINGHIALI: MATTIA (FDI), ALLA REGIONE BASILICATA HO CHIESTO DI ATTIVARE VELOCEMENTE I PIANI DI CATTURA E ABBATTIMENTO

(AGENPARL) – DOM 14 MAGGIO 2023. L’emergenza cinghiali e le soluzioni messe già in campo per risolverla sono state al centro di un incontro pubblico organizzato a Montalbano Jonico (Matera), da Gioventù nazionale e da Fratelli d’Italia e moderato dal presidente regionale di Gn, Michele Giordano. Un momento molto proficuo di ascolto e confronto tra agricoltori e cacciatori locali, al quale sono intervenuti e Rocco Tauro, dell’assemblea nazionale di FdI, Carlo Giglio, del Dipartimento Ambiente della Regione, Piergiorgio Quarto, coordinatore regionale di FdI, Aldo Mattia, deputato di FdI, Gianni Rosa senatore di FdI e Cosimo Latronico, assessore regionale all’Ambiente. ”Quella dei cinghiali è senza dubbio una emergenza, ma il Governo Meloni con le modifiche apportate alla legge 157 del 1993 e su azione diretta del ministro Lollobrigida ha dato un importante impulso affinchè venga risolta. Il nuovo art. 19 ter, dà la possibilità alle Regioni di derogare alle vecchie normative – ha spiegato Mattia – e finalmente si possono attuare i piani di cattura e abbattimento anche nelle aree protette. Un piano quinquennale che se attuato immediatamente vedrà una drastica riduzione del numero di questi ungulati – ha aggiunto il deputato – fermo restando che si deve cominciare a studiare come trovare una soluzione di eradicameento di questa specie animale, lavorando per reinserire la specie del cinghiale italico, al fine anche di rispettare la nobile arte della caccia”. Mattia, che è anche capogruppo di FdI in Commissione Ambiente, Territorio, Infrastrutture e Lavori pubblici infine, ha esortato l’assessore regionale all’Ambiente Latronico e il governatore lucani Bardi nella sua funzione di assessore ad interim dell’Agricoltura, “ad attivare velocemente i piani di cattura e abbattimento, altrimenti si renderebbe vano il lavoro fatto presso il consiglio dei ministri e dalla maggioranza del Parlamento e del centrodestra tutto”.

 

L’ASSESSORE REGIONALE LATRONICO SULLA EMERGENZA CINGHIALI IN BASILICATA

(AGENPARL) – dom 14 maggio 2023. “Per affrontare l’emergenza cinghiali la Regione Basilicata sta mettendo in campo d’intesa un lavoro di coordinamento con tutti i Dipartimenti interessati al problema. Il modello organizzativo per attuare i prelievi di esemplari della specie in sovrannumero si baserà, in attuazione anche delle modifiche intervenute all’impianto normativo vigente, sul Coordinamento delle Attività della Polizia Regionale e Provinciale in collaborazione con i Carabinieri Forestali e i prelievi effettuati da cacciatori debitamente formati denominati ‘selecontrollori’, dai proprietari o conduttori dei fondi agricoli, in possesso di regolare porto d’armi uso caccia, tali interventi potranno essere eseguiti anche nelle Aree protette e con la possibilità di poteri sostitutivi in caso di inadempienza da parte degli enti gestori”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico, intervenendo a Montalbano Jonico, ad un incontro promosso da Giovane Italia e da Fratelli d’Italia per comunicare al territorio le azioni del governo regionale per contrastare i danni causati dalla presenza dei cinghiali, in una realtà preminentemente agricola con la presenza di colture di pregio e intensive che patiscono danni insostenibili. “Si è stabilito che per il territorio adibito a caccia programmata, coincidente con gli Ambiti territoriali di caccia, le azioni di coordinamento delle tecniche di prelievo dei cinghiali vengano svolte tramite il coordinamento del competente Ufficio della Direzione Politiche Agricole e Forestali della Regione e dalla Polizia Provinciale con l’ausilio degli Ambiti territoriali di caccia, utilizzando i selecontrollori formati dalla Regione e afferenti agli Ambiti stessi, territorialmente competenti, attuando i piani di controllo e gestione anche tramite la caccia controllata attualmente vigenti e coinvolgendo anche le guardie volontarie venatorie afferenti alle Associazioni Venatorie. Per le Aree naturali protette, le azioni di coordinamento delle tecniche di prelievo dei cinghiali  – ha aggiunto Latronico – verranno svolte tramite il coordinamento del competente Ufficio della Direzione Ambiente, Territorio ed Energia, della Polizia Ambientale Regionale, sentiti e coinvolti gli Enti Gestori (Parchi nazionali, regionali e Province), utilizzando i selecontrollori degli Albi del Parchi e quelli formati dal Dipartimento Ambiente della Regione, attuando e potenziando le attività previste nei relativi Piani di Gestione dei cinghiali ove presenti e sotto le direttive del Coordinamento ove non presenti, come previsto appunto dal Piano regionale, con il coinvolgimento, per le attività di sorveglianza e presidio delle vie di accesso alle aree oggetto di intervento di prelievo, delle guardie volontarie ambientali afferenti alle Associazioni Ambientaliste” ha concluso Latronico.

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