LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 3.7.17
Visualizzazioni totali
lunedì 3 luglio 2017
SCANZANO J. ALBICOCCHE PREGIATE PER TERRA, LA DISPERAZIONE DEI PRODUTTORI. PINUCCIO PIERRO: “NON HO VENDUTO NEANCHE UN CHILO DELLE MIE ORANGE RUBIS”
MERCATI INVASI DA PRODOTTO GRECO, SPAGNOLO, TURCO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 3.7.17
SCANZANO JONICO – Una scena che ti colpisce allo
stomaco per la sua violenza. Centinaia di quintali di pregiate
albicocche per terra, sotto agli alberi verdeggianti strapieni di
prodotto. Accade dappertutto nel Metapontino una volta California del
Sud. Ora, invece, la crisi di mercato ha azzerato la
commercializzazione di albicocche, pesche e nettarine. “E' una
tragedia – ha detto Pinuccio Pierro, 66 anni, tecnico dirigente
prima alla Nuovo Pignone e poi alla General electric e, dalla
pensione, agricoltore -. Non ho venduto un solo chilo delle mie
Orange rubis. Una varietà impiantata sei anni fa per cui ho pagato
le royalties. Albicocche bellissime, gustosissime, senza in filo di
acidità, curate e prodotte a regola d'arte”. L'impianto che
abbiamo visitato, in effetti, in via Liguria, è di quelli, come
dire, in grande stile. Piante trattate, potate, irrorate da un
sistema idrico fisso a goccia, coperte da tendoni antigrandine. Roba
da buttarci il sangue. “E' vero – ha concordato il nostro
interlocutore. Qui ho investito fior di euro. Per ricavare, poi, il
nulla. Veramente ti piange il cuore”. Ma cosa è accaduto in questa
annata 2017? Perchè albicocche, pesche, nettarine, sono rimaste
sugli alberi? “E' accaduto che nessuno, commercianti privati,
grossisti della zona, centrali cooperative di conferimento, ha voluto
questa frutta. I primi sono venuti a vedere la partita ed avevano
espresso il loro interesse. Poi, però, ecco l'arrivo sui mercati
all'ingrosso italiani di frutta greca, spagnola, turca. Frutta che
arriva un po' prima della nostra riempendo, così, le celle dei
mercati generali. Io ci sono stato in quei mercati. Ed ho visto coi
miei occhi quello che vi sto dicendo. E quando ho chiamato qualcuno
per il conferimento mi hanno detto che era tutto pieno, inutile
raccogliere. Come è inutile raccogliere per l'industria che vuole
prodotto verde non già buono da mangiare sulle tavole. Da qui la
crisi”. Quanto ci ha rimesso il produttore Pierro? “Facile fare i
calcoli. Qui ci sono 715 piante con 70-80 kg di albicocche ognuna.
Diciamo che sono andati al macero 500 quintali. Pure a 50 centesimi
al kg, quanto basterebbe per coprire le spese di produzione, ci ho
rimesso 25mila euro. Ed ho perso tutto quel che ho investito”.
L'anno prossimo cosa accadrà? Pierro: “Speriamo in una annata
favorevole. Continuerò. Non posso tagliare un albicoccheto di questa
bellezza”.
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 3.7.17
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento