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mercoledì 21 febbraio 2018

SCANZANO JONICO. DIVIETO DI ACCESSO ALLA SPIAGGIA DI TERZO MADONNA DIVORATA DALL'EROSIONE. APPELLO ALLA REGIONE PER INTERVENTI DI SOMMA URGENZA DI AMMINISTRATORI ED OPERATORI TURISTICI

DIVIETO DI ACCESSO ALLA SPIAGGIA DI TERZO MADONNA
I CROLLI PROVOCATI DALLE MAREGGIATE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.2.18
SCANZANO JONICO – “Le Regione deve reperire le risorse per gli interventi di somma urgenza necessari per mettere in sicurezza le infrastrutture e per rendere fruibile il lido di Terzo Madonna ai turisti la prossima estate. Altrimenti qui continuerà ad esserci il divieto di accesso che fummo costretti ad ordinare il 16 novembre scorso dopo l'ennesima mareggiata”. Lo ha detto il sindaco Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese) dopo un suo sopralluogo alla “spiaggia che non c'è più”. Con il primo cittadino anche alcuni operatori turistici tra cui Giuseppe “Pippo” Corrado, titolare dell'unico stabilimento balneare che ha aperto qui nell'estate 2017, il“Ciringuito del sol”, dei tre una volta operativi. Anche l'imprenditore ha lanciato il suo appello: “Noi vogliamo riaprire nella stagione 2018. Speriamo che chi ne ha competenza faccia il suo dovere. Noi ci metteremo del nostro”. La realtà, tuttavia, con l'estate ormai alle porte, è grave. Il traffico è impedito su tutto il nastro d'asfalto parallelo alla spiaggia. Ancora penzoloni sono tratti di bitume del parcheggio della rotonda centrale. E le onde hanno demolito il pesante muro di contenimento in cemento armato. Sono visibili, altresì, tratti pericolosamente scoperti degli impianti elettrici ed idrici. Così, anche il piazzale del “Ciringuito del sol” è stato completamente distrutto. Della struttura è rimasta in piedi solo l'insegna. “Ma noi non ci arrendiamo – ha spiegato Corrado -. Ricostruiremo il piazzale, gli impianti e riapriremo. Io sono fiducioso. Per noi è un piacere fare questo lavoro”. Ed ecco ancora il sindaco Ripoli: “La situazione è grave e l'inverno non è finito con possibili nuove mareggiate. Qui occorre salvare il salvabile delle infrastrutture. In pericolo non c'è solo il turismo ma anche le attività agricole retrostanti alla pineta costiera. Per questo nella settimana scorsa abbiamo inviato un'altra nota alla Regione Basilicata affinchè ponga mano agli interventi urgenti necessari. Come amministratori comunali suggeriamo di utilizzare parte dei 7,5 milioni di euro già stanziati per la realizzazione delle barriere soffolte, l'intervento che dovrebbe essere risolutivo contro il fenomeno erosione. Intervento già finanziato dal nostro massimo ente territoriale locale. Ora, però, servono lavori di somma urgenza”. Saranno effettuati? E quando? Ma la Regione, con la visita in loco del 15 settembre scorso dell'ex assessore alle infrastrutture, Nicola Benedetto, non si era impegnata a far si che il recupero di Terzo Madonna venisse realizzato in tempo utile per l'estate prossima? Il sindaco ci crede ancora in quella previsione? Ripoli: “Non sono appassionato di tempistica. Sono già contento per lo stanziamento dei 7,5 milioni di euro. Spero, però, che si faccia il prima possibile”.
PIPPO CORRADO, IL TERZO DA SINISTRA, DAVANTI A QUEL CHE RESTA DEL SUO STABILIMENTO BALNEARE
LA PRIMA VITTIMA DELLE MAREGGIATE FU NEL 2013 LO STABILIMENTO BALNEARE PRISCILLA BEACH

SCANZANO JONICO – La prima vittima dell'erosione al lido di Terzo Madonna fu lo storico stabilimento balneare di questo lido, il Priscilla (ex Mama) beach. La Gazzetta il 13 luglio del 2013 annunciò che quella struttura non ci sarebbe stata più. L'area della sua concessione era nel mare, a 170 metri dalla linea di costa. Avrebbe dovuto essere montato sulle palafitte. Il Priscilla era rimasto aperto per 18 anni. Poi la chiusura nel silenzio quasi generale. Ma il fenomeno erosivo non si è mai arrestato divorando l'arenile ad un ritmo di quasi 50 metri l'anno. Ora siamo all'ultima barriera. Distrutti il piazzale ed il parcheggio parallelo alla battigia, lo Jonio invaderà i terreni coltivati.

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