SCANZANO JONICO. E' RECIDIVO NELLE
VESSAZIONI ALLA DONNA DALLA QUALE SI STA SEPARANDO
LA MISURA SI E' RESA NECESSARIA PER UN
PENSIONATO DI 63 ANNI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.12.14.
SCANZANO JONICO – Arrestato lo
stalker di Natale. Si tratta di un pensionato di 63 anni associato
alle carceri di Matera poiché recidivo nella sua attività di
persecuzione della moglie da cui è in corso una causa di separazione
giudiziale. Tanto che la magistratura ha deciso che per lui non
esistono misure alternative alla detenzione in casa circondariale.
L'uomo, secondo quanto accertato dai carabinieri della Compagnia di
Policoro, ha violato più volte la misura disposta per lui il 9
ottobre scorso. Misura decisa dopo la “notizia di reato”
formulata dagli uomini dell'Arma nei suoi confronti per
maltrattamenti, minacce e lesioni ai danni della moglie. Il gip
intimò il suo allontanamento dalla casa familiare prescrivendogli di
lasciarla immediatamente, di non farvi ritorno e di non accedervi
senza l'autorizzazione del magistrato. Lo stesso gip gli fece
espresso divieto di avvicinarsi alla moglie ed ai luoghi da ella
frequentati dovendo tenersi lontano almeno 300 metri con divieto di
comunicare con qualsiasi mezzo con lei. I militari, invece, hanno
verificato che lo stalker aveva continuato a perseguitare la donna
andando a citofonare quando lei si recava dai parenti. Incutendo,
così, non solo apprensione per la sua incolumità ma anche per
quella dei suoi congiunti. Da qui l'arresto su richiesta del pm
Alessandra Susca. La vittima, per gli investigatori, per anni è
stata maltrattata e picchiata dal marito. L'ultima volta il 6
settembre scorso, davanti al figlio malato. L'uomo, rientrato di
notte a casa, ubriaco, con grida e minacce di morte svegliò la
moglie. La donna cercò di calmarlo per non disturbare i vicini e per
non svegliare il figlio disabile che poteva essere colto da attacchi
epilettici. Come avvenne. Il pensionato, per tutta risposta, arrotolò
dei vecchi giornali e gli diede fuoco gettandoli sul letto. La
signora riuscì a spegnere le fiamme ma venne fatta oggetto delle
percosse da parte del marito che la colpì con calci e pugni. Quando
la vittima cominciò ad urlare di dolore l'uomo uscì di casa. Solo
dopo alcuni giorni la donna si recò al pronto soccorso dell'ospedale
di Policoro e sporse denuncia ai carabinieri. Che ricostruirono il
calvario da lei vissuto. Il marito, infatti, già nel 1996 aveva
subito una condanna per maltrattamenti. Da qui la misura decisa ad
ottobre 2014 ma non rispettata e, perciò, seguita dall'arresto.
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