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lunedì 29 dicembre 2014

E' FINITO IN CARCERE LO STALKER CHE PERSEGUITAVA LA MOGLIE

SCANZANO JONICO. E' RECIDIVO NELLE VESSAZIONI ALLA DONNA DALLA QUALE SI STA SEPARANDO

LA MISURA SI E' RESA NECESSARIA PER UN PENSIONATO DI 63 ANNI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.12.14.

SCANZANO JONICO – Arrestato lo stalker di Natale. Si tratta di un pensionato di 63 anni associato alle carceri di Matera poiché recidivo nella sua attività di persecuzione della moglie da cui è in corso una causa di separazione giudiziale. Tanto che la magistratura ha deciso che per lui non esistono misure alternative alla detenzione in casa circondariale. L'uomo, secondo quanto accertato dai carabinieri della Compagnia di Policoro, ha violato più volte la misura disposta per lui il 9 ottobre scorso. Misura decisa dopo la “notizia di reato” formulata dagli uomini dell'Arma nei suoi confronti per maltrattamenti, minacce e lesioni ai danni della moglie. Il gip intimò il suo allontanamento dalla casa familiare prescrivendogli di lasciarla immediatamente, di non farvi ritorno e di non accedervi senza l'autorizzazione del magistrato. Lo stesso gip gli fece espresso divieto di avvicinarsi alla moglie ed ai luoghi da ella frequentati dovendo tenersi lontano almeno 300 metri con divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con lei. I militari, invece, hanno verificato che lo stalker aveva continuato a perseguitare la donna andando a citofonare quando lei si recava dai parenti. Incutendo, così, non solo apprensione per la sua incolumità ma anche per quella dei suoi congiunti. Da qui l'arresto su richiesta del pm Alessandra Susca. La vittima, per gli investigatori, per anni è stata maltrattata e picchiata dal marito. L'ultima volta il 6 settembre scorso, davanti al figlio malato. L'uomo, rientrato di notte a casa, ubriaco, con grida e minacce di morte svegliò la moglie. La donna cercò di calmarlo per non disturbare i vicini e per non svegliare il figlio disabile che poteva essere colto da attacchi epilettici. Come avvenne. Il pensionato, per tutta risposta, arrotolò dei vecchi giornali e gli diede fuoco gettandoli sul letto. La signora riuscì a spegnere le fiamme ma venne fatta oggetto delle percosse da parte del marito che la colpì con calci e pugni. Quando la vittima cominciò ad urlare di dolore l'uomo uscì di casa. Solo dopo alcuni giorni la donna si recò al pronto soccorso dell'ospedale di Policoro e sporse denuncia ai carabinieri. Che ricostruirono il calvario da lei vissuto. Il marito, infatti, già nel 1996 aveva subito una condanna per maltrattamenti. Da qui la misura decisa ad ottobre 2014 ma non rispettata e, perciò, seguita dall'arresto.

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