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giovedì 14 luglio 2016

LA CATASTROFE DI ANDRIA. INFRANTA LA SPERANZA, GIULIA FAVALE È TRA LE VITTIME

PITTELLA IN VISITA AD ANTONELLA PASTORE, RIMASTA FERITA

 DOLORE A NOVA SIRI E ROTONDELLA

Giulia Favale su facebook

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.7.16

NOVA SIRI – Giulia Favale, 50 anni, insegnante di francese, è la vittima lucana del gravissimo incidente ferroviario avvenuto martedì mattina tra Corato ed Andria. Anche la Basilicata, dunque, ha pagato il suo tributo di sangue alla terribile tragedia. E' toccato al marito della donna, Vincenzo Pastore, essere il protagonista del triste rito del riconoscimento della salma composta nell'Istituto di medicina legale del policlinico di Bari. Tra le 27 vittime sinora accertate di uno dei disastri ferroviari più gravi mai verificatisi in Italia c'era anche Giulia. E la figlia Antonella, di 28 anni, è ricoverata nell'ospedale di Andria, con una lesione alla milza ed una frattura al bacino. Madre e figlia erano sul treno che viaggiava verso Andria da Bari, dove erano arrivate in aeroporto da Bruxelles, dove Antonella lavorava. La donna lucana, infatti, insegnava in un istituto superiore della città pugliese. Già. La prof. Favale era nata in Francia, a Chalon sur Saone, in Borgogna, da genitori rotondellesi. Poi il ritorno a Rotondella ed il matrimonio con Pastore prima del trasferimento a Nova Siri Marina. Qui vive ancora l'anziano padre, Gaetano, assitito dai servizi sociali del Comune. A seguire, la carriera scolastica e l'insegnamento a Matera prima ed ad Andria poi. E proprio la città del Nord barese le è risultata favale. Destino? Fatalità? I casi della vita? Responsabilità umane o politiche? L'atavica arretratezza del Sud? A Nova Siri e Rotondella, intanto, la solidarietà e la vicinanza a questa famiglia così duramente colpita sono state espresse dagli amministratori comunali. “Come sindaco, medico ed uomo – ha detto il primo cittadino di Nova Siri, Eugenio Stigliano – esprimo il cordoglio mio personale, dell'intera amministrazione comunale e della cittadinanza per questa nostra residente che ha perso la vita così tragicamente. Ed esprimo grandissima solidarietà alla famiglia Pastore che cingiamo in un abbraccio sentito, corale, sincero”. E la vice sindaca Filomena Bucello, collega di lavoro agli inizi della carriera scolastica di Giulia, ha aggiunto: “Abbiamo vissuto insieme gli anni iniziali del precariato e dei corsi abilitanti a Matera. La nostra concittadina era una donna positiva che amava il suo lavoro in cui voleva affermarsi ed in cui si era affermata come docente madrelingua di francese”. Ed anche la comunità di Rotondella, di dove erano orginarie sia la famiglia Favale sia la famiglia Pastore, si è sentita duramente colpita da questa tragica vicenda. “Vincenzo Pastore – ha detto il sindaco Vito Agresti – era un dipendente comunale. Poi, chiese il passaggio alla pubblica istruzione ed il trasferimento a Nova Siri Marina. Ma le due famiglie hanno le radici qui. Tanto che, probabilmente, i funerali della signora Giulia, venerdì prossimo, si svolgeranno da noi. Nel nostro cimitero, infatti, è sepolta la madre. Come comunità, ovviamente, esprimiamo tutto il nostro cordoglio per la grave perdita chiedendo anche di fare piena luce sulle cause di quanto accaduto in Puglia e di mettere finalmente uno stop alla precarietà del sistema ferroviario meridionale. Nel caso i funerali si dovesserro svolgere a Rotondella proclameremo come amministrazione comunale il lutto cittadino”. Intanto, il presidente della Regione, Marcello Pittella, nella mattinata di ieri, si è recato a Bari per dare conforto diretto alla famiglia lucana rimasta coinvolta nel terribile incidente ferroviario ed ad Andria, per visitare in ospedale Antonella Pastore.


I COMMENTI DELLA POLITICA. CORDOGLIO DI MATERA
 
NON È PIÙ ACCETTABILE UN SUD PRIVO DI SERVIZI DI QUALITÀ” 
 
NOVA SIRI - “Dolore e sgomento per la tragedia ferroviaria pugliese che ha colpito anche una famiglia lucana. Oggi prevale la preghiera ma dovremo presto riaprire un dialogo in Parlamento sullo stato di sicurezza dei trasporti nel Mezzogiorno. Non è più accettabile che il Sud sia privo di servizi ferroviari e che quei pochi in esercizio non rispettino gli standards di sicurezza e di qualità di un Paese europeo”. Lo ha detto l’on. Cosimo Latronico (Cor), a commento dell'incidente ferroviario di Andria. Incidente su cui sono intervenuti anche altri esponenti politico-istituzionali. “Oltre il dolore non può restare il silenzio, il nulla. Queste morti non avvengono per caso, per fatalità”, ha dichiarato l'assessore regionale ai trasporti, Aldo Berlinguer, aggiungendo: “L'errore umano può esserci ma la tecnologia può mantenere le condizioni di sicurezza. L'istallazione di dispositivi di emergenza consente in tutta Europa di evitare le conseguenze disastrose di eventuali errori. Oggi un dovere morale installarli, ancor prima che una necessità operativa”. Ed il vicepresidente del Consiglio regionale, Paolo Castelluccio (FI), ha spiegato che “la presenza oggi a Potenza del presidente delle FAL, Matteo Colamussi, può essere l'occasione per ribadire la necessità di considerare la sicurezza nei servizi ferroviari un elemento mai sufficiente”. Castelluccio ha espresso cordoglio alle famiglie delle vittime e vicinanza ai feriti, alla famiglia di Nova Siri coinvolta ed alle istituzioni pugliesi. Ed alle comunità di Nova Siri e Rotondella che piangono Giulia Favale è giunta la solidarietà della città di Matera la cui amministrazione comunale ha accolto “con profondo rammarico l’esito drammatico della vicenda della donna deceduta”.


REAZIONI. CITTADINI ATTONITI A NOVA SIRI
 
POTEVAMO ESSERCI NOI SU QUEI TRENI”

NOVA SIRI – Cittadini attoniti alla conferma della tragica notizia: la vittima lucana nello scontro tra i due treni nel Nord barese è la residente nel centro jonico Giulia Favale, 50 anni, insegnante di francese ad Andria. “Si – ha detto Filippo Stigliano – la notizia ci addolora. Conoscevamo la vittima e ci dispiace molto per lei. Purtroppo, anche la Basilicata è rimasta coinvolta in quel terribile incidente ferroviario. Su quei treni potevamo esserci anche noi. E' il destino. Anche se la sicurezza deve essere sempre garantita”. E due signori hanno aggiunto: “Ci dispiace uguale per questa donna morta ad Andria nello scontro tra due treni anche se noi siamo albanesi. Viviamo da tempo qui e, perciò, siamo vicini al dolore della città”. La riflessione comune, tuttavia, è che al posto della professoresa nata in Francia ci si poteva trovare chiunque. “Mi dispiace assai – ha detto Costantino Scutari – anche se non conoscevo personalmente la signora deceduta così tragicamente”. Infine, due avventori di una macelleria, Mario Di Matteo e Mario Conte, hanno allargato il tiro al sottosviluppo atavico del Sud. “Il Sud – ha detto Di Matteo - è sempre uguale. Io, a 12 anni, sono andato via da Nova Siri per frequentare il seminario a Napoli. Poi, mi sono trasferito a Torino dove ho vissuto per 11 anni. Dopo di che, con la stessa ditta, ebbi il trasferimento a Taranto. Dopo 10 giorni volevo di nuovo andar via. Mentalità retrograda. Infrastrutture niente. A Torino nuovo aereoporto, tangenziale, strade. Qui, niente. Un ex pilota dell'Aviazione militare che ha soggiornato qui da noi mi ha detto che siamo stati baciati dalla natura ma che i nostri “comandanti” non valgono nulla. La penso così anch'io”. Dichiarazioni condivise da Conte.

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