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domenica 17 luglio 2016

NOVA SIRI. COMMOSSO ADDIO A GIULIA FAVALE MORTA NELL'INFERNO DEI TRENI

FUNERALI AD ANDRIA E NOVA SIRI. INFINE, LA TUMULAZIONE A ROTONDELLA




LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 17.7.16
NOVA SIRI – “Il sacrificio di Giulia deve servire a dare più sicurezza a chi viaggia. Il Signore permette la morte per trasformarla in vita, in una gioia più grande”. Lo ha detto il parroco don Mario La Colla, citando Alessandro Manzoni, nell'omelia della cerimonia funebre con cui due città, Nova Siri e Rotondella, hanno dato l'ultimo saluto a Giulia Favale, la vittima lucana del disastroso scontro tra due treni martedì scorso ad Andria. A Nova Siri la docente di madrelingua di francese, poiché era nata in Francia, risiedeva ma di Rotondella era originaria la sua famiglia. Così, i vigili delle due cittadine si sono messi sull'attenti all'entrata ed all'uscita della bara di noce dalla chiesa di Sant'Antonio di Padova con i gonfaloni dei due Comuni ai lati dell'ingresso. Nel primo, poi, ieri è stato dichiarato il lutto cittadino con i negozi chiusi e le attività degli eventi estivi sospese. Così, Giulia, 50 anni, madre di due figli, Antonella, rimasta coinvolta con lei nella sciagura ferroviaria e tutt'ora ricoverata per una lesione alla milza ed una frattura al bacino nell'ospedale di Andria, e Giuseppe, studente a Rimini all'istituto alberghiero, ha avuto, suo malgrado, due funerali pubblici. In mattinata, ad Andria, con la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente della camera Laura Boldrini, il ministro Graziano Delrio, e nel pomeriggio nella sua Basilicata, con i sindaci di Rotondella, Vito Agresti, e Nova Siri, Eugenio Stigliano, più il presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, e, in rappresentanza della Regione, l'assessora Flavia Franconi. Un'attenzione istituzionale per esprimere il cordoglio alla famiglia ma anche il bisogno di fare in modo che tali incidenti non abbiano più a verificarsi, soprattutto al Sud. Un'attenzione anche mediatica che ha fatto da contrasto alla semplicità della cerimonia di Nova Siri, sia pur solenne, con la chiesa gremita come mai. Sulla bara di noce un cuscino di fiori rossi ed una foto di Giulia, sorridente. “Mi hanno assicurato – ha detto il sindaco Stigliano nel suo saluto pubblico – che la nostra concittadina scomparsa era di poche parole. Per questo anch'io lo sarò. Dico solo che abbiamo perso una novasirese senza un perchè. La cittadinanza, per questo, si stringe in un abbraccio forte a nonno Gaetano, a Vincenzo Pastore, ai figli Antonella e Giuseppe”. Un applauso ha fatto seguito alle sue parole. Un altro applauso ha salutato il feretro all'uscita dalla chiesa.


I COMMENTI: “SPERIAMO SIA FATTA GIUSTIZIA”
 
PER REGIONE, PROVINCIA E COMUNI OCCORRE ANCHE SUPERARE IL GAP NORD-SUD
NOVA SIRI - “Sono qui per rappresentare la Giunta regionale in una tristissima occasione in cui una cittadina inerme, nel nostro caso, ha perso la vita. Speriamo sia presto fatta giustizia”. Lo ha detto ai funerali pubblici di Giulia Favale, deceduta martedì scorso nello scontro tra due treni ad Andria, l'assessora regionale Flavia Franconi. “In questi casi – ha spiegato l'esponente della Giunta Pittella - ci vuole giustizia per dare certezza ai cittadini nelle istituzioni”. Così, due lucane sono state coinvolte ad Andria e due si sono salvati dal terrorismo di Nizza. La globalizzazione si vede anche da questi casi? “Sì, la globalizzazione c'è sia nei fatti positivi sia in quelli negativi”. Infine, una riflessione sullo stato delle nostre infrastrutture. “E' un tema non di mia competenza ma credo che la Giunta regionale debba affrontarlo. Il Patto per la Basilicata può fare allo scopo”. “Abbiamo perso una novasirese sincera – ha aggiunto il sindaco Eugenio Stigliano. Oggi è il momento del dolore e del cordoglio per la perdita di una concittadina per bene”. Ma il suo collega di Rotondella, Vito Agresti, ha puntato il dito contro le carenze infrastrutturali del Sud: “E nel Mezzogiorno, forse, noi siamo i peggiori. Binario unico dappertutto. Poi, ci sono tante difficoltà nello spendere fondi già stanziati. Basta con noi periferia. Occorrerebbe uno scatto d'orgoglio per superare il divario”. Presente in forma ufficiale anche il presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo: “Oggi è una giornata difficile. Chi amministra deve cominciare a pensare alle infrastrutture. Abbiamo ferrovie a binario unico ed il sistema viario non sta meglio. La politica deve fare di tutto per superare il gap Nord-Sud. Quanto accaduto in Puglia può accadere anche da noi”. Per questo il neo assessore regionale ai trasporti, Nicola Benedetto, ha dichiarato che il suo primo impegno sarà quello di ammodernare il sistema ferroviario. “Lo spero”, ha concluso De Giacomo.


LA VITTIMA. INSEGNANTE DI FRANCESE. IL SUO CORPO INTRAPPOLATO FRA LE LAMIERE
 
La notizia di una vittima lucana in uno dei più gravi incidenti ferroviari d'Italia, avvenuto alle 11.38 del 12 luglio, ad Andria (BA), uno scontro frontale tra due treni, arrivò nel tardo pomeriggio di quello stesso tragico giorno. Di Giulia Favale, 50 anni, nata in Francia, a Chalon sur Saone, da genitori rotondellesi, insegnante di francese in un istituto superiore di Andria, residente a Nova Siri, non si avevano tracce. Dispersa. Tra le lamiere contorte anche la figlia Antonella Pastore, 28 anni, laurea in lingue a Trieste prima del trasferimento a Bruxelles. Antonella, gravemente ferita, era stata ricoverata ad Andria, con una lesione alla milza ed una frattura al bacino. Nei due treni della morte, dunque, c'erano anche due lucane di ritorno dal Belgio. La speranza di notizie positive per Giulia, però, svanì il 13 luglio quando fu l'ex marito, Vincenzo Pastore, divorziato ma rimasto in rapporti amichevoli e fraterni con lei, a riconoscerla tra le salme dell'istituto di medicina legale del policlinico di Bari. Una notizia che raggelò Nova Siri, Rotondella, e l'intera Basilicata.

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