COLOBRARO. CHIUSA AL CONFERIMENTO DEI
RIFIUTI DALL'OTTOBRE 2013. SI LAVORA ALL'AMPLIAMENTO PER 20MILA METRI
CUBI
IL SINDACO BERNARDO FA IL PUNTO
SULL'IMPIANTO DI CONTRADA MONTICELLO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.4.15
COLOBRARO – “La discarica dei
rifiuti solidi urbani di contrada Monticello riaprirà con tutti i
crismi dopo essere stata terra di nessuno per 18 mesi, anche se noi
abbiamo fatto sempre i controlli per la tutela del territorio. Poi,
chiuderà”. Lo ha detto il sindaco Andrea Bernardo (Pd) da noi
interpellato per i tanti problemi sollevati da questa struttura
chiusa al conferimento dall'ottobre 2013. Da quella data dodici
lavoratori sono stati messi in cassa integrazione dalla società di
gestione, la Teknoservice srl di Piossasco (TO). “Anche se – ha
precisato il primo cittadino – l'ecopunto, dove alcuni comuni
contrattualizzati dalla società conferiscono la raccolta
differenziata, è ancora aperto”. Ma a luglio scade l'appalto. “Non
è proprio così. Il contratto effettivamente scade il 31 luglio 2015
salvo ampliamento. E dato che noi abbiamo appaltato i lavori per
poter allocare altri 20mila metri cubi, la gestione continuerà”.
Risulta alla Gazzetta, però, che sull'appalto da 1.150.000 euro per
i lavori di consolidamento di due frane che interessano l'impianto ci
sono contestazioni. “Confapi - ha chiarito il nostro interlocutore
- ha fatto delle osservazioni ed una società ha chiesto di agire in
autotutela. Osservazioni e richiesta al vaglio della Commissione del
Cuc (Centrale unica di committenza) costituito con Valsinni e
Rotondella. La procedura va avanti”. Al Comune, però, non vanno
bene i termini dei due contratti (uno per la gestione della
discarica, l'altro per la gestione dell'ecopunto) siglati dall'ex
Comunità montana (Cm) di Tursi con la ditta di Piossasco: “Per noi
sono sfavorevoli per il pubblico e favorevoli per il privato. C'è un
confronto per la loro riformulazione”. Problemi su problemi. Non
ultimo quello ambientale. Il 10 marzo scorso la fuoriuscita di
percolato nel fosso Polacco. “E noi siamo intervenuti subito. Noi
abbiamo chiamato l'Arpab e noi abbiamo messo in sicurezza il tutto in
poche ore. I residenti dell'area debbono capire che non si tratta di
una profumeria. In quei giorni ha piovuto con tanto di allerta meteo.
Il troppo pieno ha fatto tracimare il percolato”. Che fine farà
Monticello? “Appena ultimati i lavori sulle due frane vi
allocheremo gli altri 20mila metri cubi di rifiuti previsti. Poi
chiuderà. Con quali soldi non si sa visto che l'ex Cm non ha
previsto un solo euro per il post gestione. Dovrà pensarci la
Regione”.
E' CRITICO SANTARCANGELO, UGL
“CHIEDIAMO LA NOMINA DI UN
COMMISSARIO PER LA GESTIONE”
COLOBRARO - “Se la Regione non prende
in seria considerazione i problemi della discarica di contrada
Monticello, essa non riaprirà più. Chiediamo la nomina di un
commissario per la gestione”. La richiesta è stata formulata da
Casimiro Santarcangelo, segretario provinciale settore ambiente
dell'Ugl. Il sindacalista, altresì, è uno dei 12 lavoratori messi
in cassa integrazione dalla società di gestione della struttura
dall'ottobre 2013. “Dei lavori di ampliamento, ad esempio – ha
spiegato Santarcangelo – non si sa nulla con i Comuni ex
conferitori (Colobraro,
San Giorgio Lucano, Nova Siri, Valsinni, Rotondella, Tursi, Policoro,
Scanzano J. Montalbano J., Aliano, Stigliano, Gorgoglione, e
Bernalda) che non sanno più dove portare la loro
immondizia. E con i maggiori costi di trasporto che gravano sui
cittadini. E' contro la paralisi totale che chiediamo un commissario
di nomina regionale”.
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