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martedì 4 settembre 2018

SCANZANO J. IN CORSO I LAVORI DI URBANIZZAZIONE DELLA ZONA ARTIGIANALE. IL VICESINDACO SABATO: “L'AREA PUÒ ESSERE IL TRAMPOLINO DI LANCIO PER LO SVILUPPO DELLA CITTÀ”

IL CANTIERE DELLA ZONA ARTIGIANALE D3

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.9.18

SCANZANO JONICO - “Noi ci crediamo. L'area artigianale D3, di cui sono in corso i lavori di urbanizzazione, potrà essere il trampolino di lancio dello sviluppo della città”. Lo ha detto il vicesindaco Santolo Sabato (Mcs) quando gli abbiamo chiesto degli interventi in atto nell'area al confine con Policoro, quella dove è già operativo lo stabilimento di Apofruit Italia, a Nord della 106 Jonica. Ma ecco il nostro interlocutore: “Sono in fase di esecuzione lavori per 2 milioni e 300mila euro. Saranno realizzati i sottoservizi, come rete fognaria di acque bianche e nere, elettrica, idrica, più strade e pubblica illuminazione. Entro il 4 gennaio 2019 le opere dovranno essere consegnate. E le circa 30 ditte cui sono state assegnate le aree del piano potranno redigere i loro progetti di insediamento. Aziende che operano nel settore dell'agroalimentare, soprattutto, ma anche del manifatturiero, dell'artigianato di servizi, più una piattaforma logistica di smistamento ai supermercati di prodotti alimentari ed un megaparco divertimenti con annesso parco acquatico”. Struttura di cui già si occupò la Gazzetta il 17 settembre del 2015 in un articolo dal titolo “Una Gardaland a Scanzano. il progetto di un imprenditore”. Allora, nel testo, usammo l'interrogativo. Ed ora? “Ora posso dire – ha risposto l'amministratore pubblico – che la ditta in questione, che ha realizzato Mirabilandia a Rimini ed altri parchi similari in Italia, non solo ha avuto assegnato i relativi lotti, circa la metà di tutta la D3, ma ha in corso la Valutazione di impatto ambientale dell'intervento da parte della Regione. Di recente, inoltre, ha chiesto all'Enel lo spostamento di alcuni tralicci che impediscono l'insediamento”. Insomma pare proprio che lo sviluppo di quest'area possa essere decisivo per quello dell'intera economia di Scanzano Jonico. E le polemiche con Policoro che nel novembre 2013 attaccò l'allora amministrazione guidata da Salvatore Iacobellis lanciando l'allarme: “Vogliono fare capannoni e magazzini in una area alluvionale?” Sabato: “Noi votammo contro, come opposizione, a questa scelta urbanistica per gli stessi motivi degli attacchi di Policoro. Ma la Regione, in fase di approvazione del Piano, ha inserito una prescrizione importantissima: tutti gli interventi, a partire dalle urbanizzazioni, dovranno essere realizzati ad una quota di 15 metri sul livello del mare. Cosa che avverrà eliminando i pericoli idrogeologici”.

LA ZONA ARTIGINALE AL DI SOPRA DELLA 106 JONICA ED AL CONFINE CON L'AGRI
LA ZONA ARTIGIANALE D3 DI SCANZANO JONICO AL CONFINE CON POLICORO
SCANZANO JONICO – I trenta ettari della zona artigianale D3 del Comune più giovane del Metapontino sono posti al di sopra della Statale 106 Jonica, tra lo svincolo della Vald’Agri e la sponda sinistra del fiume Agri. Quelli, per la precisione, dove è già in attività uno stabilimento di commercializzazione di ortofrutticoli del colosso cooperativo dei prodotti ortofrutticoli Apofruit. Stabilimento che, con fasi alterne di aperture e chiusure, era nato per la commercializzazione di prodotti ittici, ma che dopo, col l'arrivo del gruppo emiliano-romagnolo, è stato sempre in attività. Qui arriva frutta da Sicilia, Calabria, Puglia, e, ovvio, Basilicata. E parte per le grandi catene di distribuzione italiane ed estere. Sul tetto, pannelli per la produzione di energia solare. Per Scanzano Jonico è questa la tipologia delle aziende che si insedieranno in quei 30 ettari. Più la “Gardaland” del Sud.

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