ITREC. IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE DI FALDA |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.11.18
POLICORO – Si fa estremamente concreta la possibilità di un accordo tra l'Istituto superiore di sanità (Dipartimento ambiente e salute e Centro nazionale per la protezione dalle radiazioni) ed il Comune jonico per la realizzazione da parte dell'ente romano di un Piano di sorveglianza sull'ambiente e la salute. Oggi, infatti, il primo cittadino incontrerà a Roma i dirigenti dell'Istituto per esaminare i contenuti dell'intesa da siglare entro il 31 dicembre prossimo. Il primo cittadino rappresenterà, nel caso, anche gli altri Comuni interessati tra cui quelli “nuclearizzati”, come Rotondella, Nova Siri e Tursi, più quello di Scanzano Jonico, “per contiguità”, e la Provincia di Matera. L'accordo, ovviamente, riguarderà l'opportunità di pervenire ad una valutazione dei possibili rischi per la salute della popolazione residente nelle zone coinvolte dalla presenza del “bubbone radioattivo” Itrec della Trisaia. Lo studio, a quanto è trapelato, avrà la durata di 18 mesi ed una copertura finanziaria indicativa di 120.000 euro. Numerose le linee di lavoro individuate dal gruppo di lavoro insediato a Roma: valutazione della qualità delle acque destinate al consumo umano, e delle acque sotterranee, in relazione alla presenza di inquinanti chimici; valutazione della trasmissione suolo-piante di inquinanti chimici, e della contaminazione dei fanghi; stime del rischio per la salute umana attraverso modelli tossicologici; stime del rischio per la salute associate a sorgenti di radiazioni ionizzanti nelle matrici ambientali, sulla base delle evidenze ad oggi disponibili; studio delle cause di morte ed ospedalizzazione nell’area in esame; studio dell’incidenza dei tumori nell’area in esame.
Nessun commento:
Posta un commento