DA SX. NICOLA GRATTERI, ALESSIA ARANEO, NICOLA MORRA |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.12.18
SCANZANO JONICO – “La 'ndrangheta ha insegnato ai delinquenti lucani, già 20 anni fa, nel carcere di Melfi da essa controllato, a come strutturarsi in modo mafioso. Ed ha cointeressamenti con la criminalità del Metapontino nel traffico di cocaina”. Lo ha detto intervenendo al convegno organizzato dal M5s sul tema “Mafie, territorio, economia, società” il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Ed il presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, ha affermato che è possibile una visita dell'organismo da lui presieduto a Matera e nell'arco jonico lucano. Ma andiamo con ordine. “Siamo qui – ha spiegato il senatore lucano Arnaldo Lomuti, componente della Commissione ecomafie – perchè dobbiamo finirla di porci la domanda se in Basilicata ci sia o meno la mafia. Ebbene proprio l'ultima operazione condotta qui, ad ottobre, dalla Direzione distrettuale di Potenza, con 22 arresti, ci ha fatto capire che la criminalità organizzata di stampo mafioso esiste e che si muove con metodi simili a quelli di camorra, sacra corona unita, 'ndrangheta. Come i metodi sono le stesse anche le cerimonie di affiliazione. Siamo, però, attualmente, in una fase in cui possiamo ancora recuperare legalità e territorio. Ma le vittime degli attacchi malavitosi non debbono ripiegarsi nell'omertà. Chiedo agli scanzanesi di non avere più paura e di denunciare tutto quel che sanno agli investigatori ed agli inquirenti”. E Morra: “Noi vogliamo lavorare tanto nel palazzo di San Macuto, a Roma, ma tantissimo sul territorio. In questo senso una visita della Commissione da me presieduta qui da voi è possibile. Questo è un territorio che può essere infiltrato dall'agromafia. Qui c'è tanto da lavorare. E noi, seguendo l'esempio di Paolo Borsellino, parliamo in piazza di queste cose senza mettere più la polvere sotto il tappeto”. Ha chiuso, infine Gratteri, che ha tracciato un excursus storico e socio-politico del fenomeno 'drangheta per decenni sottovalutato dal mondo delle istituzioni nel suo complesso. Intervistato dai giornalisti, poi, non ha risposto, ovviamente, a domande specifiche su inchieste in corso sui rapporti 'ndrangheta-criminalità del Metapontino anche se ha confermato l'esistenza di legami tra le 'ndrine calabresi e le cosche lucane dello Jonio. “La 'ndrangeta – ha spiegato il magistrato - importa l'80% di cocaina che arriva in Italia. Ovvio che la smerci anche qui”.
IL SOGNO DEL PROCURATORE DI CATANZARO: "UN GOVERNO CHE INVESTA IN ISTRUZIONE”
SCANZANO JONICO - “Sogno un Governo che investa in istruzione”. Lo ha detto il procuratore di Catanzaro e saggista, Nicola Gratteri, intervenendo in un convegno su “Mafia e territorio” svoltosi nel centro lucano. Rispondendo alla moderatrice del dibattito, Alessia Araneo, sui rapporti mafia-analfabetismo e mafia-povertà, il magistrato ha detto: “Il rapporto esiste solo tra mafia ed analfabetismo. Chi è istruito difficilmente può giustificare la criminalità organizzata. La povertà no. Oggi si ruba non per fame ma perchè non si ha il telefonino da 700 euro. Si ruba per ingordigia. L'ignoranza, invece, ingrossa ed ingrassa le mafie. Occorre, pertanto, investire in istruzione. Sogno un Governo che paghi meglio gli insegnanti e che investa e spenda per aumentare il tempo pieno”. E rivolto agli esponenti del M5s presenti, Gratteri ha concluso: “Siete al Governo, non perdete la grande occasione”.
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