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giovedì 6 dicembre 2018

POLICORO. STORIA DI ANTONIO DE NITTIS: “IO CITTADINO DI SERIE B SENZA I SOLDI DELLA PRIMA CASA E SENZA GIUSTIZIA”

ANTONIO DE NITTIS MOSTRA I DOCUMENTI
LA PALAZZINA DI VIA B. FABBRIS N. 5

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 6.12.18

POLICORO - “Mi considero un cittadino di serie B che non ha avuto riconosciuti i suoi diritti e che quando ha chiesto giustizia non l'ha avuta”. Lo ha detto Antonio De Nittis, lavoratore stagionale, a capo di una famiglia monoreddito con moglie e due figli, quando ci ha raccontato la storia del “suo” finanziamento regionale, 25mila euro, per l'acquisto dell'appartamento in cui ci ha ricevuti, in via Fabbris n. 5, zona di nuova espansione dell'abitato. Si tratta di uno dei sei alloggi di una palazzina consegnata nel 2007. Ma ecco il nostro interlocutore: “Qui stiamo bene e per fortuna che è stato redatto l'atto notarile a nostro favore. Ma c'è un problema. Quando dovevo comprar casa ho scelto una cooperativa che garantiva ai soci il contributo della Regione di 25mila euro (su circa 100mila) per l'acquisto. Fu la molla che mi spinse nella scelta. Ma quel contributo non è mai arrivato”. Cosa è successo? “E' successo che il 70% di quella somma fu erogato alla coop nel dicembre del 2007. Io non avrei dovuto pagare il corrispettivo ma la società mi chiese i soldi con la promessa che mi sarebbero stati restituiti appena la Regione avesse erogato quanto previste per legge. Io, del resto, seppi del versamento regionale solo quando mi rivolsi all'ente locale, nel 2009, per avere “lumi”. Tornai a bussare alla coop ma mi fu risposto che quegli euro mi sarebbero stati versati a fine lavori. Lavori non finiti neanche oggi perchè l'impresa nel dicembre 2016 è stata messa in liquidazione coatta amministrativa con la nomina di un commissario liquidatore”. Addio al finanziamento regionale? “Praticamente si. Io quei soldi li ho rivendicati ma essi sono andati a finire nei debiti della società di sui sono un creditore chirografario, senza diritto di prelazione. E feci anche causa alla coop per appropriazione indebita. Ma il magistrato archiviò il tutto quale “normale diatriba” tra socio e azienda. Ho perso soldi e spese legali”. Ed ora? “Ora il 30% restante del contributo è stato intestato direttamente ai soci dalla Regione che chiede, però, una sorta di liberatoria da parte del liquidatore. Che, al momento, come da me richiesto a voce e per posta elettronica certificata, non ha inteso provvedere. E neanche quella parte di finanziamento ho potuto incassare. Ecco perchè mi sento un cittadino di serie B. E nella mia situazione, purtroppo, si trovano tanti altri capifamiglia”.

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