SCANZANO JONICO (MT) – E’ stato il Comune che ha legato il suo nome all’unico retromarcia della storia di quanto previsto da un decreto governativo. Una battaglia civile condotta senza uno scontro con nessuno, con neanche un cassonetto dei rifiuti bruciato od un vetro di edificio pubblico infranto. Si diceva, dopo quelle dieci giornate del novembre 2003 ad ogni protesta: “Facciamo come a Scanzano Jonico”. SCANZANO JONICO DELLA BATTAGLIA. Così, eccoci al XXII anniversario di quella marcia dei centomila che costrinse il Governo Berlusconi terzo a ritirare il decreto che ubicava nei depositi di salgemma di Terzo Cavone il Deposito unico delle scorie nucleari d’Italia. E, anche dopo 22 anni, è sempre un corso di no. Esteso, questa volta, a tutta la Regione ed anche alla vicina Puglia. Il no di 22 anni fa a Scanzano Jonico è diventato il no al cimiero atomico in Basilicata e Puglia.
Domani, intanto, 23 novembre, dalle ore 17.30, Palazzaccio baronale, tavola rotonda sul tema organizzata dall’associazione ScanZiamo le scorie.
Qui riportiamo i comunicati dell’associazione organizzatrice, del sindaco Pasquale Cariello e del segretario regionale di Basilicata della Cgil, Fernando Mega. In allegato il programma integrale della tavola rotonda
ASSOCIAZIONE SCANZIAMO LE SCORIE
NUCLEARE: IL 23 SI RICORDA LA PROTESTA DI SCANZANO CON LO SGUARDO VERSO IL FUTURO
In occasione del XXII anniversario della protesta civile di Scanzano, l’Associazione Antinucleare ScanZiamo le Scorie organizza per il 23 novembre 2025, giornata della gloriosa manifestazione dei centomila, la tavola rotonda “Sostenere lo sviluppo rurale contro quello distorto del nucleare”. L’incontro si terrà alle ore 17.30 presso la sala del Consiglio Comunale nel Palazzo del Comune.
I lavori saranno aperti dai saluti di Pasquale Cariello Sindaco di Scanzano J.co e Donato Nardiello Presidente ScanZiamo le Scorie. Per l’evento sono stati invitati ad intervenire Somma Francesco – Presidente Confindustria Basilicata, Fernando Mega – Segretario CGIL Basilicata, Vincenzo Cavallo – Segretario CISL Basilicata, Vincenzo Tortorelli – Segretario UIL Basilicata, Antonio Pessolani – Presidente Coldiretti Basilicata, Donato Di Stefano – Cia Basilicata, Francesco Battifarano – Presidente Confagricoltura Basilicata, Paolo Pesacane – Presidente ARCI Basilicata, Antonio Lanorte - Presidente Legambiente Basilicata e Luigi Agresti - Presidente WWF Basilicata. Gli interventi saranno coordinati da Pasquale Stigliani – Portavoce ScanZiamo le Scorie.
Nel corso dei lavori ci si confronterà sull’elaborazione del “Manifesto di Scanzano”, un documento in cui sono contenuti gli aspetti critici del rilancio del nucleare e della costruzione dei nuovi depositi radioattivi previsti nella legge delegazione all’esame della Camera dei Deputati e sulla quale la Regione Basilicata ha già espresso parere favorevole in conferenza delle Regioni. Il Manifesto vuol essere uno strumento di diffusione della conoscenza su una materia oscura come quella del nucleare, da divulgare sul territorio regionale con il fine di rafforzare lo sviluppo rurale della nostra terra contro quello distorto dei rifiuti radioattivi.
Nel corso dell’evento si terrà la II edizione del Premio “Massimo Scalia” con il riconoscimento all’Ing. Felice Tauro, Presidente della CER Lucana e la testimonianza della Prof.ssa Pompea Lopatriello, già docente dell’Istituto Superiore E. Fermi di Policoro. Per l’occasione sarà allestita una mostra fotografica sulle 15 giornate della civile protesta di Scanzano.
PASQUALE CARIELLO, SINDACO DI SCANZANO JONICO
PROBLEMA SCORIE: 22 ANNI DOPO IL NO SECCO DI UN’INTERA COMUNITÀ
Il
23 novembre di ventidue anni fa, la città di Scanzano Jonico fece parlare di sé
e dei suoi cittadini, grazie ad una manifestazione tanto pacifica quanto
efficace, che riuscì a smuovere e bloccare, la decisione del Governo
Berlusconi, secondo la quale la città metapontina avrebbe dovuto ospitare il
deposito unico delle scorie nucleari.
Dal lontano 2003 questa giornata è diventata, per gli scanzanesi, una
ricorrenza da onorare soprattutto oggi, alla luce delle attuali decisioni del
Governo Meloni che ha tirato nuovamente in ballo la Basilicata come papabile
destinazione per il deposito delle scorie.
Eppure, nonostante siano trascorsi oltre vent’anni, la decisione dei cittadini
di Scanzano Jonico e della maggioranza dei lucani, resta ferma sul NO al
deposito delle scorie nucleari. Infatti, proprio in occasione dell’anniversario, nella giornata di domenica 23
novembre, l’Associazione Antinucleare “scanZiamo le scorie” nata proprio a
Scanzano nel 2003, ha organizzato, con il patrocinio del Comune, un incontro
finalizzato a rinnovare e ricordare la propria netta e categorica volontà di
dire ancora e ancora NO alle scorie in Basilicata.
Il Sindaco di Scanzano Jonico, Pasquale Cariello, che parteciperà al dibattito aperto al pubblico che si svolgerà nella Sala Consiliare del Municipio a partire dalle ore 17:30, ha ribadito il suo pensiero già espresso durante lo scorso Consiglio Comunale del 30 ottobre “la battaglia che è stata fatta nel 2003, è stata una battaglia di rilevanza nazionale, che ha fatto rumore senza ledere nessuno e che ha difeso con amore e unione di intenti la nostra città e l’intera Regione. La decisione di depositare qui le scorie nucleari era scellerata all’epoca e lo è ancora di più oggi, perché il nostro territorio è cresciuto, si è evoluto, esteso, è ancora più appetibile dal punto di vista turistico ed è foriero di frutta e ortaggi, ma anche di tartufi, per cui è impossibile pensare che in una terra così ricca possano esserci dei cimiteri del nucleare. Ovviamente io parlo di Scanzano che è il mio territorio – continua il primo cittadino – ma questo pensiero è rivolto alle città di tutta la fascia metapontina che vivono di agricoltura e turismo e che rischiano di essere prese di mira da questa assurda iniziativa”
Una posizione netta, quella del Sindaco Cariello che ricorda tutte i cittadini di Scanzano e delle città limitrofi che all’epoca scesero in piazza per fermare le scorie, accompagnati e sostenuti anche da cittadini della Puglia e della Calabria “ringrazio chi si è battuto per noi ventidue anni fa e anche per questo l’appoggio mio e della mia amministrazione c’è e ci sarà sempre per la difesa del nostro territorio. Ricordo anche che – conclude Cariello – il 2 dicembre abbiamo invitato tutti i sindaci e le Istituzioni a partecipare ad un Consiglio Comunale congiunto con i comuni interessati dal problema Scorie, proprio per dare un segnale ancora più forte e per dire all’unanimità il nostro convinto NO”.
FERNANDO MEGA, SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL BASILICATA
"NO AL DEPOSITO NAZIONALE DI RIFIUTI RADIOATTIVI IN BASILICATA. IL PRESIDENTE BARDI FACCIA SENTIRE LA SUA VOCE E QUELLA DEI LUCANI A ROMA"
“La Cgil Basilicata ribadisce la propria netta contrarietà a ogni ipotesi di allocare in Basilicata il deposito nazionale per i rifiuti radioattivi. Difenderemo a tutti i costi il territorio da ogni tentativo di depredazione ulteriore e, se sarà necessario, siamo pronti alla mobilitazione". Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega, che domenica 23 novembre parteciperà alla tavola rotonda organizzata dall'associazione antinucleare "ScanZiamo le scorie" in occasione del XXII anniversario della protesta civile di Scanzano.
"Sono trascorsi oltre vent’anni dalle 15 giornate di Scanzano, quando come Cgil eravamo in prima fila insieme a un’intera società civile per difendere la nostra regione - ricorda Mega - Il solo riecheggiare della possibilità che il governo individui ancora una volta la Basilicata tra le aree potenzialmente idonee per lo stoccaggio delle scorie nucleari, riaccende la stessa contrarietà di allora. La Basilicata ha già dato molto al Paese in termini energetici senza alcun impatto diretto sull’occupazione, con conseguenze dal punto di vista ambientale di cui probabilmente ancora non siamo pienamente a conoscenza.
Oggi la Basilicata deve essere in prima linea per la sfida energetica e la sostenibilità ambientale che si basa su energie alternative. È questo il momento di costruire un’altra idea di sviluppo, uno sviluppo sostenibile che valorizzi le tante potenzialità della nostra regione. Il governo Bardi difenda la nostra regione al cospetto di un governo centrale che ancora una volta mostra tutta la sua arroganza nei confronti dei territori, trattati come sudditi di un governo sovrano, e ribadisca con urgenza il netto no al deposito nazionale per i rifiuti radioattivi in Basilicata, così come annunciato in precedenza, lontano da palcoscenici cui troppi rappresentanti istituzionali sono avvezzi, adeguando il proprio eloquio di volta in volta".
PROGRAMMA DELLA TAVOLA ROTONDA “SOSTENERE LO SVILUPPO RURALE CONTRO QUELLO DISTORTO DEL NUCLEARE”
Saluti,
Pasquale Cariello – Sindaco di Scanzano J.co
Donato Nardiello – Presidente ScanZiamo le Scorie
Sono stati invitati ad intervenire
Somma Francesco – Presidente Confindustria Basilicata
Fernando Mega – Segretario CGIL Basilicata
Vincenzo Cavallo – Segretario CISL Basilicata
Vincenzo Tortorelli – Segretario UIL Basilicata
Antonio Pessolani – Presidente Coldiretti Basilicata
Donato Di Stefano – Presidente Cia Provincia di Matera
Francesco Battifarano – Presidente Confagricoltura Basilicata
Paolo Pesacane – Presidente ARCI Basilicata
Antonio Lanorte - Presidente Legambiente Basilicata
Luigi Agresti - Presidente WWF Basilicata
Coordina
Pasquale Stigliani – Portavoce ScanZiamo le Scorie
Nel corso dell’evento si terrà la II edizione del Premio “Massimo Scalia” con riconoscimento all’Ing. Felice Tauro, Presidente della CER Lucana. Testimonianza della Prof.ssa Pompea Lopatriello, già docente dell’Istituto Superiore E. Fermi di Policoro.
Per l’occasione sarà allestita una mostra fotografica sulle 15 giornate della civile protesta di Scanzano.





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