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mercoledì 2 settembre 2020

SCANZANO JONICO. IL CENTRO ACCOGLIENZA MIGRANTI SI FARA'

L'ANNUNCIO DEL CONSIGLIERE DELEGATO PIERGIORGIO QUARTO: “IL GOVERNO BARDI ATTUERA' QUANTO PREVISTO DALLA PRECEDENTE GIUNTA PITTELLA E DALLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE RIPOLI. IL PROGETTO, INFATTI, E' STATO DA NOI EREDITATO. ORA SI TRATTA DI DARGLI ATTUAZIONE PER NON PERDERE UN FINANZIAMENTO GIA' ACQUISITO E PER DARE INTEGRAZIONE, IN SICUREZZA E LEGALITA', AI BRACCIANTI EXTRACOMUNITARI IMPEGNATI NELLA RACCOLTA DELL'ORTOFRUTTA NEL METAPONTINO”. 

 

Consigliere regionale Piergiorgo Quarto, siamo allo sprint finale per la realizazione di un Centro di accoglienza per 150 migranti nell'ex Città della pace di Terzo Cavone di Scanzano Jonico? Lei, da delegato del presidente Vito Bardi all'attuazione del Programma operativo nazionale (Pon) legalità 2014-2020, ha annunciato che la prossima Giunta regionale approverà il progetto definitivo.

Il progetto è stato già approvato dal ministero dell'Interno su richiesta della precedente Giunta regionale guidata da Maecello Pittella e logicamente dal Comune. Tanto che l'elaborato è stato redatto proprio all'ente locale (Comune di Scanzano Jonico – Lavori di completamento manufatto ubicato in località Terzo Cavone per la “Città della Pace” destinato all’accoglienza temporanea di migranti. Progetto di fattibilità tecnica ed economica, settembre 2018, a firma dell'arch. Marcello Iannuzziello, ndr). Tutta l'operazione è conclusa. Adesso la Regione può solo perdere il finanziamento (2 milioni di euro, ndr). Non è che noi abbiamo approvato un progetto. Esso è stato inviato in passato al Ministero dell'interno che l'ha approvato e finanziato. Ora servirà solo una delibera di Giunta. Altrimenti si perderanno i soldi erogati. E, ciò, dalle ultime intrerlocuzioni che ci sono state, non accadrà”.



Ci sono, però, molte proteste in zona. Si teme per l'impatto sul turismo e sulla sicurezza. C'è chi, dopo la notizia da noi data il 24 aprile scorso dell'approvazione da parte delle commissarie prefettizie dello schema di accordo con la Regione per l'ultimazione della costruzione di Terzo Cavone, affermò: “Ora arrivano i migranti che violentano le nostre donne... Io che ho investito a Scanzano Jonico me ne andrò”. Cosa diciamo a chi protesta?

C'è un metodo civico di fare le cose. L'accoglienza si farà a tutte quelle persone che sono legittimamente in Italia e che hanno un contratto di lavoro col mondo agricolo. Per creare condizioni migliori affinchè le comunità siano garantite è necessario attuare l'integrazione di queste persone e non lasciarle abbandonate sotto i ponti o nei casolari senza controllo, anche anti covid-19, da parte di nessuno. Noi vogliamo il rispetto delle regole. E' l'unico metodo per creare le condizioni di poter vivere senza timori. Poi, non si può avere una agricoltura di grande qualità come quella del Metapointino e rischiare di perdere il prodotto perchè gli italiani non vogliono più fare i braccianti. Noi non possiamo non affrontare i problemi”.


E ci sono anche questioni politiche. Il consigliere regionale della Lega, Pasquale Cariello, con altri suoi colleghi, si oppone. Ha minacciato, addirittura, di mettersi di traverso davanti alle ruspe...

Ripeto: il progetto non l'abbiamo fatto noi ma il Comune di Scanzano Jonico. La Regione e la Giunta attuale si sono trovete con un progetto dell'ente locale finanzato dal ministero. Nessuno di noi ha deciso di trasformare la Città del pace in Centro di accoglienza migranti. L'ha deciso la Giunta comunale (guidata dall'ex sindaco Raffaello Ripoli, con Cariello consigliere comunale, ndr) e, quindi, gli stessi scanzanesi. Ora l'operazione è conclusa”.


Non temete, quindi, reazioni politiche alle decisioni che saranno adottate nella prossima seduta della Giunta regionale?

Decideremo nel modo migliore. Cercheremo di adottare le situazioni migliori”.


Ci potrebbero essere, quindi, consigliere Quarto, passaggi ulteriori prima della riunione di Giunta?

Per noi la strada è tracciata. Non si può perdere un contributo già erogato. La Giunta regionale ha le carte e deciderà nel modo migliore. Io come consigliere delegato del Pon legalità ho confermato una scelta già effettuata da altri”.

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