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mercoledì 26 aprile 2023

BASILICATA. 25 APRILE. LA FESTA DI LIBERAZIONE NELLA TENDA DEI LAVORATORI RMI E TIS ADERENTI A USB E CUB

ORA E SEMPRE RESISTENZA. IERI, NEL PRESIDIO H24 DAVANTI AL PALAZZO DELLA REGIONE, A POTENZA, 58° GIORNO DI PROTESTA, DI ALCUNI DEI 1.800 LAVORATORI CHE “VIVONO”, IN TUTTI I COMUNI LUCANI, CON 550 EURO AL MESE. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE




LE FOTO SONO DI DONATO AURIA

Ieri, 25 aprile, c’era un luogo della Basilicata dove si continuava a lottare. Per la dignità, il rispetto, per sè stessi e le proprie famiglie. Era la tenda piazzata davanti al palazzo del potere regionale, quello della Regione, dove da ben 59 giorni, ad oggi, un gruppo di lavoratori aderenti ai sindacati di base Usb e Cub, sono in presidio h24 per reclamare, nel 2023, i propri sacrosanti diritti. Non si può “vivere” con 550 euro al mese, meno del reddito di cittadinanza. Sono una platea, i cosiddetti Rmi (Reddito minimo di inserimento) e Tis (Tirocini di inclusione formativi), di 1800 uomini e donne di Basilicata sparsi nei 131 comuni della regione, nessuno escluso. “Per anni - ha detto Tonino Innocenti, del Cub, in un video su Rmi Basilicata Facebook – sono stati i tappabuchi nei nostri enti locali. Hanno coperto tutti i vuoti che c’erano in queste istituzioni. Oggi la Festa della Resistenza e della Liberazione. Ci dobbiamo liberare da Bardi (presidente della Regione, ndr) e Galella (assessore regionale alle attività produttive, ndr) ma soprattutto dallo sfruttamento messo in atto verso questi lavoratori”. Sui siti social della “lotta” le foto della giornata di ieri. Alcune le pubblichiamo anche noi. Intanto pare in corso una sorta di riavvicinamento tra i manifestanti e Cgil, Cisl e Uil. C’è stato il 21 aprile, in tenda, un incontro. Che ha sortito una prima presa di posizione nei confronti della Regione dei tre sindacati confederali. Cosa accadrà? Non resta che attendere. Intanto, per i lavoratori in lotta si avvicina un’altra fatidica data, quella del 1 maggio, Festa del lavoro. E chi più dei Rmi e Tis lucani ha diritto ad una occupazione che possa dirsi veramente tale?  

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