PISTICCI. “LA SICUREZZA DELLA BASENTANA? SPARTITRAFFICO MA ANCHE SOTTOPASSI E CAVALCAVIE”. QUARTO GIORNO DI PRESIDIO DEL COMITATO SS 407. SI PROSEGUIRÀ AD OLTRANZA

OGGI VISITA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, PIERO MARRESE CHE HA DATO TUTTA LA SUA SOLIDARIETA’ AI MANIFESTANTI: “ANAS E REGIONE ASCOLTINO I TERRITORI”. MA COSA CHIEDONO I MANIFESTANTI? LA RISPOSTA E’ NELLA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE  

FOTO LINO GRIECO FACEBOOK

PISTICCI – “bollettino” quotidiano dal Comitato strada statale 407 basentana. Ieri giornaata di lutto per la morte del 90enne in un incidente stradale avvenuto il girono dopo la sua partecipazione alla protesta. Oggi quarta giornata di presidio. E nel piazzale antistante l'ex scatolificio, a circa due chilometri dallo svincolo di Pisticci Scalo, sono arrivati il presidente della provincia di Matera, Piero Marrese; il consigliere Pasquale Sodo e l’ex sindaco della città lucana, Vito di Trani.

FONTE UFFICIO STAMPA PROVINCIA DI MATERA

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MATERA, PIERO MARRESE, MANIFESTA “SOLIDARIETÀ E VICINANZA AI COMPONENTI DEL PRESIDIO PERMANENTE SULLA SS 407 BASENTANA. A BREVE CONVOCHERÒ UN CONSIGLIO PROVINCIALE SULLA QUESTIONE”

Questa mattina il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, ha portato, insieme al consigliere provinciale Pasquale Sodo, la sua “vicinanza e quella di tutta l’Amministrazione della Provincia di Matera a chi cerca di sopravvivere in un territorio difficile come il nostro e manifesta in modo permanente per sensibilizzare Anas, Regione Basilicata e Comune di Pisticci a mettere in sicurezza il tratto interessato dai lavori di posa dello spartitraffico centrale, in territorio di Pisticci. I cittadini chiedono sicurezza per gli automobilisti, tutela delle attività agricole e produttive, rispetto per chi opera nella zona adiacente la SS 407 Basentana, in territorio di Pisticci.

Ho ascoltato le istanze dei manifestanti, che condivido pienamente, garantendo l’interessamento della Provincia di Matera affinché le parti interessate si confrontino in modo costruttivo ed elaborino proposte utili ad assicurare, in primis, l’immediata messa in sicurezza del tratto oggetto dei lavori insieme alla previsione di adeguate pertinenze per favorire l’attività degli imprenditori agricoli e dei cittadini, altrimenti costretti a giri interminabili per accedere alle proprietà, peraltro con il rischio di paralisi del traffico, tenuto conto del cospicuo numero di mezzi agricoli costretti a percorrere lunghe tratte della Basentana.

Anas e Regione Basilicata ascoltino il territorio: noi saremo accanto ai cittadini e a breve convocherò un Consiglio provinciale”.

 MA COSA CHIEDONO I MANIFESTANTI? ECCO L’ELENCO DELLE RICHIESTE

Le scriventi organizzazioni e movimenti in rappresentanza degli agricoltori e delle comunità  della Val Basento e specificatamente  quella compresa fra il territorio di Pisticci e Ferrandina si rivolgono all'autorità di governo (Prefetto), Comuni, Provincia di Matera, Regione, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché provvedano in tempi stretti a: verificare se l'ammodernamento della Basentana e i lavori in corso avvengono COME PER LEGGE; si chiede altresì di mettere in sicurezza in via temporanea con apposita segnaletica stradale e semafori il tratto Basentana che va da Pisticci Scalo al ponte del Basento che collega Marconia-Bernalda. Garantire agevole movimentazione dei mezzi agricoli lungo il tratto della Basentana in anzi detto in modo che gli agricoltori e gli imprenditori del luogo possano in sicurezza accedere nei propri fondi. Si sollecita altresì la definizione di un dettagliato Progetto esecutivo condiviso da chi vive e lavora in quella importantissima area ad indirizzo agricolo la cui valenza economica e sociale oltre che occupazionale va ben oltre di quello prospettato dall'Anas. Si ricorda a chi di indirizzo che le comunità hanno proclamato lo stato di agitazione permanente con Presidio presso l'ex Scatolificio Pisticci Scalo.

TAVOLO VERDE PUGLIA E BASILICATA, COMITATO BASENTANA 407, CONFEDERAZIONE NAZIONALE COLTIVATORE DIRETTO. PROFESSOR F. MALVASI