Visualizzazioni totali

lunedì 15 luglio 2024

L’OMICIDIO DI POLICORO. ATTESA PER LA DECISIONE DELLA MAGISTRATURA SUL FERMO DI UN MAROCCHINO ACCUSATO DI AVER UCCISO BENONE BASCOBEANU

L’UOMO È IN CARCERE A MATERA. TANTE LE REAZIONI NELLA CITTÀ SGOMENTA. IN PREVISIONE IL LUTTO CITTADINO. E QUALCUNO HA DEPOSTO UN VASETTO DI FIORI SULLA PANCHINA DEL PESTAGGIO. IN ALLEGATO DICHIARAZIONI DI LIBERA METAPONTINO E POTENZA, PD POLICORO E GIANLUCA MARRESE, CONSIGLIERE COMUNALE




SERVIZIO FOTOGRAFICO FILIPPO MELE

POLICORO - Qualcuno ha deposto un vasetto di fiori sulla panchina dove, due notti, fa è stato pestato a sangue il cittadino romeno Benone Bascobeau, 51 anni, senza fissa dimora. In carcere, a Matera, intanto, in stato di fermo, c’è un marocchino di 27 anni indagato per il delitto. L’inchiesta, condotta dal Nucleo Investigativo di Matera congiuntamente alla locale Compagnia dei carabinieri, continua per individuare i motivi che avrebbero spinto il presunto omicida ad aggredire Benone. Gli uomini dell’Arma indagano anche se un episodio di violenza verificatosi qualche giorno prima. L’autopsia, inoltre, farà luce sulle cause precise della morte dell’uomo avvenuta dopo l’accesso al Pronto soccorso dell’ospedale di Policoro. Intanto la città è sgomenta. E’ stato per molti un trauma sapere che nella ricca capitale economica del Metapontino ci siano persone che vivono in cantieri abbandonati o su panchine. A pochi metri dalla caserma della Compagnia dell’arma per maggior sicurezza. Il 51enne romeno, però, risulta che non si sia mai rivolto ai servizi sociali del Comune. Proprio dalla civica amministrazione, intanto, il sindaco enrico Bianco ha dichiarato che sono in corso le ricerche dei familiari di Benone e che si va verso la proclamazione del lutto cittadino. “Abbiamo fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine – ha detto il primo cittadino – ma, nel contempo, chiediamo più controlli soprattutto nei mesi estivi quando la popolazione, quantomeno, si raddoppia”. E sono tante le reazioni ai fatti di cronaca, compreso l’incendio di tre auto, di cui due di proprietà del dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Antonio Salvatore De Marco, avvenuto tre notti fa, in via Brescia. Una strada, ma trattasi, forse, solo di una coincidenza, da via Monte Bianco, dove è avvenuta l’aggressione a Benone Bascobeanu.

ECCOVI LE DICHIARAZIONI SINORA PERVENUTECI

LIBERA PRESIDIO METAPONTINO

Come attivisti di Libera contro le Mafie esprimiamo la nostra forte preoccupazione per i diversi e gravi episodi accaduti nelle notti di venerdì e sabato scorsi, la nostra preoccupazione dovrebbe essere quella di tutti i cittadini, delle istituzioni e delle associazioni. Quanto accaduto non può essere relegato a semplici fatti di cronaca ma si tratta di atti, di diversa natura, che nascondono un malessere più profondo nella comunità.

Far finta di non vedere o minimizzare sarebbe da irresponsabili. In due giorni abbiamo assistito a tre macchine incendiate da un gesto presumibilmente doloso e intimidatorio, a diverse aggressioni fisiche e rapine a danno di cittadini e all’incirca alle due di sabato notte ad un brutale omicidio avvenuto in pieno centro urbano vittima un cittadino che viveva in condizioni di estrema povertà e senza fissa dimora. Crediamo sia doveroso da parte delle istituzioni dichiarare il lutto cittadino per la morte dell’uomo, non come mero atto relegato solo alla forma ma come occasione di riflessione affinchè venga data giusta memoria a quanto accaduto, con un evento pubblico e di raccoglimento che, chiediamo con forza, possa essere organizzato al più presto. Lanciamo un appello a tutti affinché chi ha visto o ha informazioni utili per giungere all’arresto dei responsabili di questi atti si rivolga alle forze dell’ordine. E’ il momento che tutti gli attori sociali reagiscano che si apra una profonda riflessione nella comunità aperta a tutti, noi faremo la nostra parte. alle forze dell’ordine. E’ il momento che tutti gli attori sociali reagiscano che si apra una profonda riflessione nella comunità aperta a tutti, noi faremo la nostra parte.

PRESIDIO LIBERA POTENZA

L’OMICIDIO DI POLICORO

Stiamo seguendo con attenzione quanto sta accadendo nel Metapontino negli ultimi giorni. La vicenda del senzatetto di origine romeno ucciso a Policoro ci ha riportato alla mente un'altra vicenda di solitudine e degrado che, abbiamo seguito nel novembre scorso.

Il nostro pensiero non poteva non andare a Done Mihai, bracciante agricolo romeno rinvenuto cadavere in un rudere della stazione ferroviaria a Scanzano Jonico.

Non si possono più tollerare queste morti. Questi scempi non devono accadere MAI PIU'.

Abbiamo il dovere morale di farci prossimi di tutti i viandanti di oggi, per salvare le loro vite, curare le loro ferite, lenire il loro dolore. Dobbiamo tutti impegnarci a rendere più sicura la strada, affinché i viandanti di oggi non cadano vittime dei briganti. È necessario moltiplicare gli sforzi per combattere le reti criminali, che speculano sui sogni dei migranti. Ma è altrettanto necessario indicare strade più sicure. Per questo, bisogna impegnarsi TUTTI, SEMPRE. Ogni rifugiato o migrante che abbandona la sua patria ci interpella a lavorare incessantemente affinché si possa sradicare l’indifferenza.

🗞️Di seguito riportiamo l'articolo e il reportage del giornalista e compagno di strada Filippo MELE sull' omicidio di Policoro e i funerali di Dore Mihari https://www.facebook.com/share/p/CpRLWRDpHGhR3Ltj/

*    Funerali di Done Mihai https://fb.watch/tkDhDtkZW_/

PARTITO DEMOCRATICO POLICORO

“IL COMUNE DICHIARI IL LUTTO CITTADINO E SI APRA UNA RIFLESSIONE NELLA COMUNITA’”

Nella notte tra sabato e domenica scorsa un tremendo delitto ha segnato le coscienze della nostra città: un uomo che viveva in condizioni di estrema povertà e senza fissa dimora è stato ucciso in pieno centro su una panchina sulla quale era solito passare le notti estive.

Le forze dell’ordine, che ringraziamo per la celerità e l’efficienza del loro lavoro, hanno già individuato e fermato un sospettato per questo barbaro delitto.

Ci auguriamo che il colpevole o i colpevoli, vengano messi nelle condizioni di non nuocere più a nessuno e che la giustizia faccia velocemente il suo corso.

In questo momento il nostro pensiero va alla vittima e alla sua vita spezzata.

Pensiamo sia giusto e rispettoso che la Città di Policoro dichiari il lutto cittadino, che culmini in un gesto ufficiale di raccoglimento in ricordo dell’uomo. Che si dia a questa persona un nome e una memoria, affinché rimanga nella coscienza di tutti che mai più debba accadere una cosa simile nella nostra comunità.

Crediamo però che sia compito delle istituzioni, della politica e di tutti i cittadini aprire una profonda riflessione su quello che è accaduto sabato notte. Delitto che è stato culmine di diversi episodi di violenza succedutisi nei giorni precedenti.

Una discussione collettiva che porti tutti gli attori sociali a riflettere sul tipo di città che vogliamo costruire, sull’accoglienza e integrazione del diverso, sulle fragilità che sembrano invisibili ma che invece vivono e si consumano intorno a tutti noi.

Questi drammi non possono scivolare nell’indifferenza o essere relegati a semplici fatti di cronaca.

GIANLUCA MARRESE, CONSIGLIERE COMUNALE POLICORO

NON CI SIA INDIFFERENZA

Quanto accaduto l’altra notte nella nostra città è un evento tragico che non può e non deve passare inosservato, che non può e non deve lasciarci indifferenti.

L’assassinio di un uomo, un clochard non è solo un crimine contro un individuo, ma un riflesso inquietante dell’indifferenza che sembra avvolgere a volte la nostra società.

Un uomo che anche se spesso ignorato o evitato, era comunque una parte integrante del tessuto della nostra comunità e non possiamo permettere che la vita di una persona venga trattata con così tanta indifferenza.

Rimanere indifferenti di fronte a un evento del genere equivale a negare la nostra responsabilità collettiva. È un richiamo urgente a riscoprire il senso di comunità, a mostrare compassione e a non voltare lo sguardo davanti alla sofferenza altrui.

Facciamo in modo che questa assurda morte non sia vana. Impegniamoci a costruire una società più giusta e inclusiva, dove ogni vita è preziosa e nessuno viene lasciato indietro. Solo così potremo onorare veramente la memoria di un uomo e restituire umanità alla nostra comunità.

Credo che la proposta avanzata dal segretario del PD Mariano Mele di dichiarare “lutto cittadino” sia giusta e spero davvero che venga accolta dall’amministrazione comunale.

Nessun commento:

Posta un commento