L’inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza sulla cosiddetta Affidopoli di Basilicata si allarga a macchia d’olio. E’ sempre il Quotidiano del sud, in un articolo di prima pagina a firma Leo Amato, a rendere noto che “la Guardia di finanza ha acquisito documenti anche in Acquedotto lucano”.
Così, si legge, tra l’altro,
nel testo: “Proseguono le acquisizioni documentali degli investigatori del
nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Potenza sulle commesse
affidate alle associazioni fantasma smascherate dal Quotidiano.
L’ultima in ordine di tempo riguarda la commessa da 60mila euro per la
comunicazione di crisi affidata ad una associazione dalla società di proprietà
di Regione e 119 comuni lucani su 131 che gestisce il servizio pubblico
integrato.
Niente di più probabile, quindi, che il cerchio si chiuda col Parco nazionale dell’appennino lucano che ha affidato a sua volta una commessa per l’organizzazione di una tre giorni di eventi ad una associazione con ufficio aTorino. Poi spetterà ai pm della Procura di Potenza guidati dal procuratore reggente Maurizio Cardea tirare le somme e valutare se sono configurabili reati e a carico di chi”.




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