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martedì 27 marzo 2018

POLICORO. UN MANIFESTO DI “LIBERA” SUL GIALLO DEI FIDANZATINI. GLI INTERROGATIVI DELL'ASSOCIAZIONE ANTIMAFIA IN RELAZIONE ALLE CONCLUSIONI DELLA MAGISTRATURA: "23 MARZO 1988-23 MARZO 2018. 30 ANNI DI DUBBI"

FIDANZATINI DI POLICORO. IL GIORNO DELL'AUTOPSIA, IL 17.12.2010

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.3.18

POLICORO – Non è passato sotto silenzio per Libera Basilicata il 30simo anniversario della morte di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, il caso del " fidanzatini" della città jonica. Un manifesto, "Luca Orioli-Marirosa Anfreotta. 23 marzo 1988-23 marzo 2018. 30 anni di dubbi", è stato fatto affiggere sui muri del centro dove l'evento di verificò. Nel testo sono riportati interrogativi posti dall'associazione antimafia che, evidentemente, non è convinta delle conclusioni a cui è arrivata la magistratura: archiviazione. Una decisione del 2013 dopo che l'ultima perizia, quella del medico legale Francesco Introna, imputò i due decessi ad avvelenamento da monossido di carbonio. Un'archiviazione che non ha convinto neanche la madre di Luca, Olimpia Fuina, che, nei giorni scorsi, proprio dalla Gazzetta, ha lanciato un appello: “Qualcuno non vorrà andarsene all'altro mondo con questo grande peso. Spero che chi ha consapevolezza che l'eternità esiste prima o poi si libererà di questa ombra che si porta dietro”. Appello che si lega ai dubbi di Libera. Questi ultimi riguardano la luce vista accesa da alcuni testi in casa della ragazza attorno alle ore 22.30, con i due decessi fatti risalire dai medici attorno alle 22, ma che poi fu trovata spenta dalla madre di Marirosa rincasando alle 24. "Se i due giovani – è la domanda - sono morti alle 22 e la luce è stata vista accesa almeno verso le 22.30, chi l'ha spenta?" Un altro quesito riguarda "un verbale dei carabinieri delle ore 00.30 del 24 marzo di cui si parla nella relazione autoptica del prof. Introna quando, da verbali, i carabinieri furono avvisati del ritrovamento dei cadaveri dalla centrale operativa solo verso le ore 01.00". Libera: "E' stata una svista di Introna o c'è davvero un verbale redatto alle 00.30? Se questa circostanza fosse vera come si concilia con il fatto che i carabinieri arrivarono solo dopo le 01.00 del 24?" Poi, l'ultimo dubbio: "Nell'autopsia del 1996 dei professori Giancarlo Umani Ronchi e Claudio De Zorzi scrivevano che dall'analisi dei frammenti prelevati dagli organi interni dei due cadaveri si escludeva con certezza "la presenza di pigmenti riferibili alla carbossiemoglobina", che significa niente avvelenamento da monossido di carbonio. L'esito finale a cui giunge la perizia Introna parlava chiaramente da avvelenamento da monossido di carbonio. Da dove nasce questa clamorosa contraddizione?"

OLIMPIA FUINA ORIOLI

POLICORO FUTURA: “GIORNATA DEL RICORDO” NULLA SI È MOSSO

POLICORO - “A distanza di 30 anni dalla vicenda che colpì la comunità con la morte prematura di due giovani sulla quali mai è stata fatta chiarezza abbiamo chiesto al sindaco Enrico Mascia di istituire la “Giornata del ricordo” per ricordare tutte le vittime di reati rimasti impuniti. Ma nessuna risposta ci è pervenuta”. Lo ha detto Gianni Domenico D'Alessandro (Policoro futura) ricordando di aver anche chiesto “un’attestazione per Olimpia Fuina Oriolo per il suo impegno nella ricerca di libertà e giustizia. Orbene, dopo che il sindaco prese l’impegno di celebrare la “Giornata” abbiamo avuto un incontro con lui ed abbiamo prodotto un elenco dei riconoscimenti ricevuti dalla signora Olimpia. Ma l’impegno del Comune è venuto meno”.

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