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domenica 25 marzo 2018

SCANZANO JONICO. E' STATA POSTA LA PRIMA PIETRA DELL'“ABITAZIONE DELLA PACE”. LA CASA ACCOGLIERÀ TRE FAMIGLIE COSTRETTE A FUGGIRE DA PERSECUZIONI E GUERRE. IL PREMIO NOBEL PER LA PACE BETTY WILLIAMS: “IL MODELLO SARÀ REPLICATO IN GHANA E CILE”

LA POSA DELLA PRIMA PIETRA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.3.18


SCANZANO JONICO - “Forse voi non vi render conto ma siete i leader nel mondo della realizzazione della Città della pace per i bambini vittima dei conflitti. Il modello che costruiremo qui sarà replicato in altre nazioni dove realizzeremo altre strutture simili come in Ghana ed in Cile. Ma dobbiamo fare presto. Prima faremo prima scongiureremo che in questo sito possano essere ubicate scorie radioattive”. Lo ha detto il premio Nobel per la pace Betty Williams, più volte nel centro del Metapontino dopo la battaglia contro il Deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi a Terzo Cavone del novembre 2003, dopo aver posto la prima pietra di quella che sarà l'Abitazione per la pace annessa alla Città della pace in costruzione a pochi metri di distanza. Una cerimonia sobria a cui hanno preso parte anche l'assessore regionale Roberto Cifarelli; il sindaco Raffaello Ripoli; l'architetto Mario Cuccinella che ha redatto, gratuitamente, il progetto dell'opera; il consigliere regionale Nicola Benedetto presente come finanziatore, assieme all'imprenditore Pasquale Natuzzi, dei lavori; l’amministratore delegato della Fondazione Città della pace, Vincenzo Cursio. A loro sono andati i ringraziamenti della Williams che, come è noto, è la presidente della stessa Fondazione. Poi ecco altre sue dichiarazioni: “Io penso che sia veramente ridicola l'idea di voler ubicare scorie nuclari qui. Il popolo della Basilicata ha già detto no sedici anni fa ed è pronto a protestare ancora. La risposta, dunque, è no, no, no. Perciò avanti con queste nostre realizzazioni”. Realizzazioni che si concretizzeranno con la Città, già in costruzione, e con l'Abitazione, a cui è stato dato il vai ai lavori con la manifestazione di ieri. Il progetto Cucinella è incentrato sulla realizzazione di un prototipo di tre case ecosostenibili a basso costo e ad alta qualità abitativa. Il prototipo potrà divenire un esempio da replicare nelle aree dove l’accoglienza dei rifugiati è ormai un fenomeno strutturale del nostro tempo. L’edificio, che assume la sua forma dalle ali di una farfalla e che prevede l’utilizzo di tecnologie innovative per il risparmio energetico, si articola in tre moduli abitativi indipendenti da realizzare su suolo pubblico. Una volta rifinito sarà donato al Comune per l’accoglienza di tre famiglie costrette a fuggire dalle proprie case a causa di persecuzioni e guerre. “Orgoglioso” della realizzazione della struttura sul suo territorio si è detto il sindaco Ripoli che ha annunciato l'imminente avvio dei lavori per il completamente del primo stralcio funzionale della vicina Città. L'assessore Cifarelli, dal canto suo, ha assicurato tutto l'impegno della Regione per lo stanziamento dei fondi necessari al completamento del progetto di pace in corso a Terzo Cavone. 

BETTY WILLAMS CON LE FAMGILIE AFRICANE CHE VIVONO A TERZO CAVONE

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