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giovedì 9 agosto 2018

MATERA. LAVORATORI DEL GRUPPO SERRAMARINA DI BERNALDA IN SIT IN DAVANTI ALL'AGENZIA UNICREDIT BANCA DI VIA ANNUNZIATELLA. CHIEDONO LO SBLOCCO DI 2,4 MILIONI DI EURO

SENZA QUEI SOLDI NON SONO PAGATI ORMAI DA 4 MESI GLI STIPENDI A 72 DIPENDENTI DEL COMPLESSO TURISTICO

PROTESTA. IL SIT IN A MATERA IN VIA ANNUNZIATELLA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 9.8.18
MATERA Gran parte dei lavoratori del gruppo Serramarina, di Bernalda, sono in sit in da ieri davanti all'agenzia di UniCredit Banca di via Annunziatella. Chiedono lo sblocco dell'ultima tranche di finanziamento concesso dall'istituto per la ristrutturazione del debito già in essere da parte delle aziende del gruppo. Senza quei soldi non ci sono gli stipendi per 72 dipendenti da 4 mesi. E molte ditte che hanno realizzato infrastrutture sono in attesa delle risposte economiche della Serramarina. Come pure le aziende fornitrici. Ma ecco cosa ha dichiarato Domenico Torrese, amministratore delegato della Società agricola Serramarina srl e del Consorzio Serramarina sviluppo ed ambiente oltre che amministratore unico del Complesso turistico Serramarina: “Le tre aziende costituiscono un unico gruppo. La manifestazione di protesta è unitaria da parte delle maestranze delle tre società. Noi abbiamo un accordo di ristrutturazione di un pregresso debito con Unicredit, validato dal tribunale. Accordo per cui aspettiamo da alcuni mesi l'ultima tranche pari a 2,4 milioni di euro. Soldi che ci serviranno per saldare i fornitori, completare gli investimenti, pagare i dipendenti, assicurare la continuità aziendale. L'istituto, però, che in base a quella intesa ci ha già erogati 7 milioni, sostiene che noi, ed io in particolare, avremmo taciuto circostanze che ad esso non potevano non essere note poiché risultanti da atti ufficiali del lontano 2014. Io sono amministratore dal febbraio 2017. Possibile che una banca che aveva già erogato 50 milioni di euro a tre società non ne conoscesse vita, morte e miracoli? Noi riteniamo di aver fornito tutte le risposte alle domande che ci sono state poste. Aspettiamo la decisione di UniCredit. Ovviamente il nostro rapporto è con la sede a livello nazionale”. I lavoratori, intanto, hanno dichiarato che la loro protesta continuerà ad oltranza: “Da qui ce ne andremo solo quando l'istituto farà conoscere le sue decisioni. Sinora né ha erogato il finanziamento né ha comunicato nulla in merito”. Torrese: “Se non ci saranno i 2,4 milioni dell'accordo di ristrutturazione del debito pregresso Serramarina non potrà onorare i suoi impegni, ultimare i lavori, entrare in attività, incassare gli stati di avanzamento arretrati da parte del Ministero dello sviluppo economico. Come farà UniCredit a rientrare dei 50 più 7 milioni che ci ha già erogati?”



SERRAMARINA. SALTATO IL PIANO DI APERTURA A META' LUGLIO
BERNALDA - “Stiamo proseguendo i lavori nell'Oasi di Serramarina. L'inaugurazione sarà per la metà di luglio. Purtroppo abbiamo avuto tante traversie ma adesso si parte con l'azienda biologica, il centro benessere, la sala ricevimenti da 200 posti nell'abbazia San Salvatore”. Lo dissero alla Gazzetta il 21 maggio scorso i promotori dell'iniziativa dopo aver presentato al giornalista e conduttore televisivo Bruno Vespa quanto si stava realizzando sul balcone appenninico affacciato sulla pianura jonica. Il progetto originario risale a 20 anni fa. Poi alterne vicende giudiziarie lo hanno portato allo stato attuale con la protesta delle maestranze davanti all'agenzia di Matera di UniCredit Banca. A Serramarina, se il progetto vedrà la luce, vi sarà anche un'azienda di trasformazione dei prodotti dei 120 ettari che saranno messi a coltura con albicocchi, melograni, uva, olive e finger lime.

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