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martedì 7 agosto 2018

POLICORO. BLUES IN TOWN HA CHIUSO ALLA GRANDE CON 55 GIOVANI DEI SEMINARI DIDATTICI SUL PALCO E LACKY DOLEY, IL JIMI HENDRIX DELL'HAMMOND. MICCOLI (LA MELA DI ODESSA): “PIAZZA SEGNI LA LOCATION IDEALE. ARRIVEDERCI ALL'ANNO PROSSIMO”

LACKI DOLEY CHIUDE IL BIT 2018

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 7.8.18
POLICORO - “Si, siamo soddisfattissimi. La 15esima edizione del nostro Blues in Town Basilicata international festival è stata un successo di critica, di partecipazione a tutti i nostri eventi, di pubblico. E piazza Segni si è dimostrata la location ideale per la nostra manifestazione”. Lo ha detto Cristian Miccoli, direttore della produzione della kermesse musicale organizzata dall'associazione culturale La mela di Odessa, al termine dei concerti dell'ultima serata, quella di domenica scorsa. Finale, dopo l'apertura del 1 agosto scorso, con il classico “botto” rappresentato dall'esibizione sul grande palco dei 55 giovani partecipanti ai corsi musicali, gratuiti, più i loro docenti, diretti dal maestro Francesco Marsigliese, e dal concerto dell'australiano Lacky Doley. Ma ecco ancora il nostro interlocutore: “Il palinsesto era stato costruito, come dire, in crescita sino alla serata finale in cui abbiamo registrato un autentico boom. E' chiaro che l'esibizione sul nostro palcoscenico di 55 giovani per lo più del posto o dei paesi vicini ha richiamato la presenza di amici, conoscenti e familiari. Una cosa bella che succede proprio l'ultima sera. Doley, poi, ha fatto un concerto veramente superbo rivelandosi quel campione di musica di cui parlano tutti. Lui è veramente il Jimi Hendrix dell'Hammond”. Ma come sono andate le altre attività collaterali al Festival? “I film di “Cinema blues” sono stati seguiti all'inizio solo da persone interessate. A regime, però, nelle ultime due serate, c'è stata tanta gente a seguire le proiezioni. Si tratta di una attività nata sul lungomare dove anche nel pomeriggio c'è movimento. Ma, dobbiamo dire, che anche in piazza Segni ha funzionato. Ed è stato bello vedere spettatori seguire l'ultimo film “Piano blues”, di Clint Eastwood, in lingua inglese”. Apprezzata, inoltre, la mostra dei lavori dei ragazzi del Liceo artistico di Nova Siri Marina per la rassegna “Blues in art” ed il concorso “Io coloro il blues”. “E' vero. Tanto che il dirigente scolastico, Leonardo Giordano, ci ha chiesto di strutturare insieme, per il prossimo anno, un altro progetto che coinvolga i ragazzi dell'altro Liceo da lui diretto, quello musicale di Montalbano Jonico. Ci attrezzeremo anche per questo”. Il piatto forte, però, del BiT, sono le esibizioni, ad ingresso gratuito, di musicisti di spessore internazionale. “Si – ha confermato il dirigente de La mela di Odessa - Abbiamo avuto la presenza di Doley, australiano, più degli statunitensi Lisa Hunt, storica corista per 15 anni di Zucchero, Corey Harris e Boney Fields. In più citiamo i nostri Tatiana Tarsia, Walking Trees, Azurine Spring, Louisiana Gamblers ed Adriano Degli Esposti”. Si ripeterà il Blues in town, magari con un big di casa nostra? Miccoli: “Assolutamente si. Noi ci siamo e ci saremo tutti. E promettiamo tante sorprese nel 2019. Diciamo che questa edizione, così forte e variegata di artisti importanti, può far pensare ad una ulteriore crescita della nostra manifestazione”.

MARSIGLIESE DIRIGE I 55 CORSISTI DEL BIT 2018

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