“COLLOCAZIONI INADEGUATE,
SENZA SPOGLIATOI, CON SERVIZI IGIENICI CONDIVISI TRA UOMINI E DONNE, MURA CHE
CADONO A PEZZI, MUFFA, PUZZA, AVVISTAMENTO DI TOPI, ED ALTRO ANCORA. ASP E ASM
PROVVEDANO CON URGENZA”. DI SEGUITO LA DENUNCIA INTEGRALE
FONTE FP CGIL
POSTAZIONI 118 NEL MATERANO INADEGUATE. ASP E ASM INTERVENGANO SUBITO PER SUPERARE GRAVI CRITICITÀ
Abbiamo appreso che nello scorso fine settimana il direttore Generale dell’Azienda sanitaria locale di Potenza, Antonello Maraldo, insieme con il direttore del Deu 118 Libero Mileti, hanno effettuato una ricognizione sulle postazioni del 118 del materano, seppur non riuscendo a visitare tutte le postazioni. Riteniamo che questa visita fatta dal Dg possa essere estremamente utile per tastare con mano quanto da tempo denunciamo come organizzazione sindacale e verificare lo stato di inadeguatezza e in molti casi degrado nelle quali gli operatori del dipartimento emergenza urgenza dell’area del materano sono costretti ad operare.
Postazioni inadeguate, senza spogliatoi o con spogliatoi condivisi uomini e donne, bagni condivisi, carenza di spazi, assenza di locali appositi per il deposito dei rifiuti, mura che cadono a pezzi per infiltrazioni di acqua, umidità e muffa su pareti (Ferrandina), pavimenti sconnessi (Enea presso la Trisaia di Rotondella), arredi rotti e vecchi, odori nauseabondi impossibili da eliminare e avvistamento di ratti (Ferrandina), malfunzionamento delle caldaie con conseguente assenza di riscaldamento e acqua calda, vetri rotti ricoperti alla meglio con cartoni e plastiche, spazi esterni che paiono, in alcuni casi discariche a cielo aperto. Una situazione che nella maggior parte delle postazioni rende estremamente difficoltosa la permanenza degli operatori sanitari nelle postazioni, che sicuramente peccano per decoro ma anche per salubrità dei locali e impossibilità di adeguati spazi separati soprattutto tra uomini e donne. Per non parlare del Punto di primo intervento di Tinchi, nel quale l’utenza viene accolta in una location surreale, nella quale sembra di ripiombare in ambulatori d’epoca, in cui tempo e incuria hanno lasciato un segno indelebile e in cui la carenza di presidi e farmaci basilari rende complicata la stessa operatività dei professionisti e il loro adeguato primo intervento sugli utenti che vi si recano. Dal canto suo, la postazione di Bernalda, ai tanti problemi condivisi con le altre postazioni della zona, aggiunge l’assenza di una tettoia esterna sotto la quale parcheggiare l’ambulanza, che soprattutto nel periodo estivo raggiunge temperature improponibili. Ai numerosissimi problemi logistici, si unisce la carenza di personale, condivisa con diverse postazioni del potentino, con difficoltà in diverse postazioni a predisporre i turni, straordinario inserito preventivamente e, in estrema ratio, chiusura a rotazione delle postazioni.
In una situazione così complessa, non si può che fare un plauso agli operatori, che con spirito di abnegazione continuano a prestare la loro professionalità ai cittadini. Con la consapevolezza delle grandi difficoltà con cui Asp e Asm si sono sempre imbattute in questi anni nello stabilire le relative competenze, essendo il 118 gestito dall’Asp con suo personale, mentre i locali sono di proprietà dell’Asm, crediamo che non si possa più tergiversare e che si inauguri una nuova stagione di collaborazione tra le due aziende nell’ottica di superare le gravi criticità per lavoratori e utenti. Il Dg Maraldo ha potuto sicuramente constatare con i propri occhi quanto da anni ormai denunciamo e lo invitiamo a immaginare, in sinergia con il commissario Asm Maurizio Friolo, soluzioni risolutive e immediate, davvero non più rinviabili.
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