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lunedì 19 febbraio 2024

MUSICA. E’ DI BERNALDA UNO DEI CONTRABBASSISTI JAZZ PIÙ FAMOSI D’ITALIA. SI CHIAMA PIPPI DIMONTE. SEMPRE IN GIRO PER CONCERTI IN TUTTO IL MONDO VIVE DA ANNI A BOLOGNA

IL MUSICISTA LUCANO HA ALL’ATTIVO GIÀ 5 ALBUM. L’ULTIMO, DAL TITOLO DINAMO, CON 9 BRANI TUTTI SCRITTI DA LUI, CI PORTA ALLA SCOPERTA DELLA MUSICA GITANA. VOLETE SAPERNE DI PIÙ SULLA BIOGRAFIA, SU DINAMO (CON RECENSIONI DI BONELLI E PARENTE) E SULL’ARTE DI DIMONTE, CON LA POSSIBILITÀ DI ASCOLTARE I SUOI PEZZI? ALLORA NON VI RESTA CHE LEGGERE IL SUEGEUNTE POST 



FONTE PIPPIDIMONTE.COM

“DINAMO”, IL NUOVO ALBUM DI PIPPI DIMONTE

Un album con ben 9 brani scritti dallo stesso Pippi Dimonte ci portano alla scoperta delle numerose sfaccettature della musica gitana, richiamando le atmosfere di festa e danze dei popoli nomadi.

Swing, Jazz manouche, bossa, choro, valse musette e altri ritmi travolgenti incuriosiranno le nostre orecchie dalla prima all’ultima traccia grazie anche alla forte coesione dei musicisti che hanno partecipato a questo fantastico progetto.

UNO SGUARDO ALL’ARTISTA

Contrabbassista e compositore lucano ma stabilito da anni a Bologna, Giuseppe “Pippi” Dimonte da anni arricchisce il suo bagaglio di conoscenze musicali attingendo talvolta dalla musica classica, altre volte dal jazz ed altre ancora dalla world music. Nel corso della sua carriera vanta già numerose collaborazioni con artisti di fama internazionale, in modo particolare della scena jazz manouche tra cui Stochelo Rosenberg, Tchavolo Schmitt, Jimmy Rosenberg, Adrien Moignard, Brady Winterstein, Sebastien Giniaux e molti altri.

Dopo varie collaborazioni in altri progetti come sideman, Pippi dal 2014 ha pubblicato ben cinque album: Morning Session del 2014, Hieronymus del 2016, Trio Mezcal del 2018, Majara del 2020 ed infine Dinamo del 2023.

Nel 2017 la rivista jazz newyorkese “Bird is the Worm” lo inserisce tra i contrabbassisti più interessanti della scena jazzistica internazionale per la pubblicazione di “Hieronymus”.

UNA RECENSIONE “DOPPIA”

ALAIN BONELLI: Un album che non annoia mai: ogni brano, infatti, affronta un genere ed un ritmo diverso e riesce a catturare l’attenzione dell’ascoltatore, dall’inizio alla fine. Tra le composizioni che più ho apprezzato c’è sicuramente “Krusco Swing” dove il mix tra funk, swing e quarte discendenti riescono a creare qualcosa di eccezionale. Mi sembra, inoltre, doveroso esaltare le capacità dei musicisti che hanno suonato in quest’album che, dopo aver esposto i temi in maniera eccellente (anche lo stesso Pippi spesso li suona all’unisono), si lanciano in delle improvvisazioni di gran gusto e mai scontate. Da sottolineare, in particolare, il solo di contrabbasso su “Ribera”, l’improvvisazione di Giangiacomo Rosso alla chitarra su “Rosa Maria”, nonché le capacità di quest’ultimo anche come chitarrista ritmico essendosi dovuto cimentare in diversi stili e pattern ritmici eseguiti egregiamente; un plauso va a Francesco Giacalone al clarinetto che sul brano “Daniel Porque Chora” ci regala un solo ricco di originalità; il brano finale “Caprarizza”, davvero travolgente, ed il solo di Roberto Beneventi pieno di energia. Per concludere, il progetto di “Pippi”, composto interamente da lui, è un concentrato di dinamismo e vivacità; caratteri che inevitabilmente riflettono la personalità di Giuseppe Dimonte, che ho avuto il piacere di incontrare in diverse occasioni.

ANDREA PARENTE: Seguo “Pippi” dal 2020, ovvero da quando ho ascoltato “Majara” ed ho potuto apprezzare il suo modo di comporre, così eterogeneo, così ricco di sfumature interessanti. “Dinamo” non mi ha sorpreso dal punto di vista delle aspettative: seguendo le variegate esperienze musicali di Pippi, mi aspettavo proprio un disco del genere, capace di coinvolgerti dal primo all’ultimo brano. Ciò che ho percepito in questo disco è una duplice valenza, rappresentata da un lato da un “viaggio sonoro” che abbatte i confini del jazz europeo e si estende fino in Oriente; dall’altro, da un’identità ben precisa, avvalorata da una scelta perfetta dei collaboratori del disco. Il risultato è un disco ben riuscito, che invita a lasciarsi andare e a farsi coinvolgere dalla emozionalità di arrangiamenti complessi, ma ricchi di trame orecchiabili e di gran gusto. Il brano che mi ha più colpito – come dinamica, arrangiamento ed interplay – è quello che chiude il disco, ovvero “Caprarizza”. Ma il bello di questo disco è che ogni singolo brano ha una storia a sé, che merita di essere “vissuta”.

NOTE BIOGRAFICHE

Giuseppe ‘Pippi’ Dimonte è un musicista e compositore originario di Bernalda che vive a Bologna. Dotato di grande tecnica e versatilità suona con numerose formazioni jazz e col suo contrabbasso è sempre in giro per concerti sia in Italia che all’estero. Ha suonato in Cina, Turchia, Spagna, Francia, Olanda, Germania, Svizzera, Polonia, Romania ecc. Diplomato in Contrabbasso Classico (V.O.) ha studiato presso il Conservatorio “E.Duni” di Matera ed il Conservatorio “GB. Martini” di Bologna. A 17 anni è già compositore iscritto alla SIAE dove deposita i suoi primi lavori. Ha pubblicato cinque album con tutte composizioni proprie dove il basso elettrico o il contrabbasso sono i protagonisti indiscussi di tutte le tracce: Morning Session (2014), Hieronymus (2016), Trio Mezcal (2018), Majara (2020), Dinamo (2023).

Nel 2010 è fra i vincitori del Concorso Basilicata Pop Basilicata Rock con residenza artistica al CET di Mogol. Nel 2012 viene chiamato a suonare nell’Orchestra Nazionale dei Conservatori diretta dal Maestro Franco Piersanti per uno spettacolo con il regista Nanni Moretti voce narrante. Nel 2015 con il suo Pippi Dimonte 5tet è terzo classificato al Festival Nazionale dei Conservatori di Frosinone. Nel 2016 con il brano Neukolln (dall’album Hieronymus) vince il Premio Best Composition al Sibiu Jazz Festival (Romania) e sempre nello stesso anno il Premio Best Instrumentist (Contrabbasso) al Festival Jazz in The Park di Cluj-Napoca (Ungheria). Nel 2017 il critico musicale americano Dave Sumner lo segnala fra i giovani contrabbassisti più interessanti della scena jazzistica internazionale per la pubblicazione dell’album Hieronymus e sempre nello stesso anno, con il suo Trio Mezcal, tiene un mini-concerto sulla Torre dell’Orologio di Piazza Maggiore a Bologna invitato dalla piattaforma internazionale Balcony TV. Nel 2018 con il Quartetto OttoMani partecipa al World Music Asia Festival di Shanghai.  Nel 2019 con il suo Trio Mezcal è tra i finalisti ai Talent Awards del Montreux Jazz Festival (Svizzera). Nel 2022 è fra i vincitori del Concorso AIR – Artisti in Residenza presso l’Istituto Italiano di Cultura a Cracovia (Polonia).  Basta digitare Instagram ecc. o cercarlo sulla HomePage www.pippidimonte.com per leggere articoli o visionare foto e video che lo vedono protagonista sia come leader sia come sideman.

E' POSSIBILE ASCOLTARE LA MUSICA DI DIMONTE SU http://www.youtube.com/c/PippiDimonte.

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