Visualizzazioni totali

venerdì 4 ottobre 2024

VIABILITA’. “PER LA PISTICCI - SAN BASILIO UN ANNO DI FUMO NEGLI OCCHI”

MARIO PETRACCA ATTACCA: “AD UN ANNO DALLA MANIFESTAZIONE DI 100 RAGAZZI A POTENZA QUELLA STRADA È ANCORA PERICOLOSA. BASTA CON GLI SPOT ELETTORALI!”. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE



FONTE MARIO PETRACCA FACEBOOK

4 OTTOBRE 2023.... 4 OTTOBRE 2024!! UN ANNO INTERO FATTO DI IMPEGNI.

12 MESI A CERCARE DI ACCREDITARSI UN RISULTATO PROSSIMO A REALIZZARSI. 

365 GIORNI DI FUMO NEGLI OCCHI A UNA INTERA COMUNITÀ!!!

Il 4 Ottobre insieme ad oltre 100 ragazzi di Pisticci e Marconia ci siamo spostati davanti alla sede della Regione Basilicata a chiedere una Pisticci/San Basilio più sicura su cui poter viaggiare.

Lo stesso giorno una delegazione dei giovani, insieme al sottoscritto e grazie alla "mediazione" del già Consigliere Regionale Luca Braia , fu ricevuta dal Presidente della Regione Vito Bardi insieme al Sindaco Domenico Albano , l'ex Presidente della Provincia di Matera e attuale Consigliere Regionale Piero Marrese , l'ex Consigliera Provinciale e attuale Consigliere Regionale Viviana Verri , il già Assessore Donatella Merra e una serie di tecnici Regionali, Provinciali e Comunali.

In quella riunione, in maniera unanime emerse la necessità di provvedere alla messa in sicurezza della S.P. e di farlo senza fissare scadenze temporali ben precise, ma con una espressione del Presidente Bardi fu concordato di farlo nel "più breve tempo possibile"... .

Ad un anno dall'incontro, continuando a viaggiare su una strada pericolosa... la Comunità continua attendere!!!

Come allora torniamo a ribadire la necessità e l'urgenza di intervenire.

Gli spot elettorali sono finiti, le salite sui carri in corsa anche.... Adesso c’è da operare con serietà nel rispetto degli impegni assunti!!

Chiedo al neo presidente Francesco Mancini di dare ascolto a una Comunità intera dando priorità all'intervento.

Rimaniamo tutti in attesa di capire dove si è inceppato il progetto/finanziamento e quali azioni intende intraprendere l'Amministrazione Comunale in merito all'annosa questione.

LA BUONA SANITÀ. UN TUMORE DI 18 KG (60 CM DI DIAMETRO!) NELL’ADDOME ASPORTATO AD UNA PAZIENTE LUCANA NELL’OSPEDALE DI MATERA

DELICATISSIMO INTERVENTO MULTIDISCIPLINARE DELL’EQUIPE DIRETTA DAL GINECOLOGO GIUSEPPE TROIANO. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE



FONTE UFFICIO STAMPA ASM MATERA

ASM, ESEGUITO CON SUCCESSO A MATERA INTERVENTO PER ASPORTARE UN TUMORE DAL PESO RECORD DI 18 CHILOGRAMMI

Nella giornata del 18 settembre scorso, all’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, è stato eseguito, con successo, un delicatissimo intervento chirurgico su una paziente lucana di 59 anni, alla quale era stata diagnosticata una voluminosa massa tumorale all’addome. L’operazione è stata eseguita dall’Unità operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia diretta da Giuseppe Trojano in collaborazione con l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale, quella di Urologia e quella di Anestesia e Rianimazione. Con un diametro di circa 60 cm ed un peso di circa 18 chilogrammi, la tumefazione comprometteva diversi organi. Risvegliatasi dopo circa 6 ore di intervento, la paziente è stata affidata alle cure del personale del reparto di Rianimazione, che l’hanno accompagnata verso una completa e pronta ripresa.

“L’asportazione della massa nella sua totalità – afferma Trojano- permetterà non solo di definirne l’origine e le caratteristiche istologiche, indirizzando al meglio le successive terapie, ma soprattutto donerà alla paziente un sostanziale miglioramento della sua qualità di vita”.

Soddisfazione per l’esecuzione di questo difficile intervento è stata espressa dal Commissario Straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo che ha rimarcato l’importanza dell’approccio multidisciplinare.

“Faccio i complimenti a questo team che ha unito diverse competenze per una operazione molto complessa raggiungendo un risultato davvero straordinario – sottolinea Friolo - sia per le difficoltà tecniche sia per le dimensioni del tumore. La soddisfazione è doppia per l’essere riusciti a garantire alla nostra paziente non solo le migliori cure possibili ma una migliore qualità di vita".

LOTTA ALLO SPACCIO DI COCAINA E HASHISH. TRENTADUENNE FERMATO DAI CARABINIERI FUGGE IN AUTO MA VIENE PRIMA BLOCCATO E POI ARRESTATO

ALTRO COLPO ALLA DIFFUSIONE DI STUPEFACENTI A RIONERO IN VULTURE. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE

FONTE COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI POTENZA

RIONERO IN VULTURE (PZ). DALLA FUGA ALL’ARRESTO: 32ENNE SCOVATO CON COCAINA E HASHISH. ARRESTATO DAI CARABINIERI

Due notti fa, i Carabinieri della Stazione di Rionero in Vulture, collaborati da quelli del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Melfi, hanno sferrato l’ennesimo colpo allo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona del Vulture Melfese.

L’operazione, frutto di una costante attività di vigilanza e controllo del territorio svolta dai militari dell’Arma in tutta la provincia, ha avuto luogo a seguito dell’attività di osservazione mirata su un’autovettura che, da subito, ha destato i sospetti degli uomini della Benemerita. Intercettata dalla pattuglia della Stazione di Rionero, la vettura, un’utilitaria, ha tentato la fuga, innescando un breve inseguimento. Il conducente, un 32enne del posto, una volta bloccato ha comunque tentato di sottrarsi al controllo opponendo resistenza. Tentativo caduto nel vuoto grazie alla prontezza dei militari dell’Arma di Rionero, cui nel frattempo si erano aggiunti quelli di Melfi, che lo hanno definitivamente fermato. Dopo essere stato bloccato, l’uomo è stato sottoposto a perquisizione personale e veicolare nel corso della quale i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato circa 27 grammi di cocaina già suddivisa in dosi, 8 grammi di hashish, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento dello stupefacente e la somma di 570 €uro, ritenuta probabile provento dell'attività di spaccio. L’uomo è stato quindi arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria potentina, condotto ai domiciliari.

Nella giornata di ieri il Giudice per le Indagini Preliminari di Potenza ha convalidato l'arresto operato dai Carabinieri disponendo nei confronti del giovane, per il quale vige la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna, la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Questo ulteriore risultato rappresenta un importante segnale nel contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, sempre al centro del lavoro investigativo degli uomini dell’Arma nonché del loro capillare controllo del territorio finalizzato alla tutela dei cittadini e nel contrasto ad ogni forma di illegalità.

OPERAZIONE MARE NOSTRO. LA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI BASILICATA INDAGA SULLA ZONA GRIGIA DEI CLAN SCARCI – SCARCIA

E DALL’INCHIESTA SULLA “CONFEDERAZIONE MAFIOSA” SULLO JONIO LUCANO SPUNTA ANCHE UNA FRIGGITORIA ABUSIVA. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE



FONTE ILQUOTIDIANODELSUD.IT – EDIZIONE BASILICATALA 

CRIMINALITÀ IN BASILICATA, LA ZONA GRIGIA DEI CLAN DEL LITORALE

LEO AMATO

DALL’INCHIESTA SULLA «CONFEDERAZIONE MAFIOSA» IN BASILICATA TRA I CLAN SCARCI-SCARCIA ATTIVI SUL LITORALE SPUNTA ANCHE UNA FRIGGITORIA ABUSIVA

POTENZA – Non solo la pesca era diventata «signoria» della «confederazione mafiosa» dei cugini Scarcia-Scarci. Convinti «da oltre un cinquantennio» di essere «i “padroni” del tratto di mare ubicato tra la città di Taranto e tutta la costa materana/metapontina». Ma anche la struttura «adibita a porto, luogo di sbarco e riparo» realizzata dal Comune di Policoro con fondi europei, con allacci abusivi alla rete elettrica e alla rete idrica. Più quel tratto di spiaggia a Scanzano Jonico che un tempo ospitava il loro lido, confiscato dall’Antimafia, e che oggi utilizzano come rimessaggio le loro barche. «Senza autorizzazione alcuna». Infine un lotto in via Lido Torre, sempre a Scanzano, dove avrebbero realizzato una friggitoria, «in totale assenza di titolo abitativo», e «in area sottoposta a vincoli paesaggistici».

C’è anche questo tra gli elementi a sostegno dell’accusa per cui mercolesì mattina la Direzione distrettuale antimafia di potenza ha disposto il fermo di 21 persone per accuse che vanno dall’associazione mafiosa all’estorsione, passando per l’illecita concorrenza, la turbata libertà degli incanti e altro.
Oggi davanti ai giudici delle indagini preliminari di Taranto e Matera è previsto l’inizio delle udienze di convalida dei fermi eseguiti da Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e agenti della Direzione investigativa antimafia. In caso di convalida ed emissione di ordinanze di misure cautelari, quindi, partiranno i termini per proporre ricorso al Tribunale del riesame, e gli atti dell’inchiesta andranno messi a disposizione degli indagati.

BLITZ CONTRO IL CLAN DEL LITORALE IN BASILICATA, IL CASO DELL’INCHINO DELLA STATUA

Ad attendere con particolare interesse la desecretazione delle informative alla base delle accuse mosse dai pm di Potenza c’è il Gruppo interforze antimafia di Matera, chiamato a riferire al prefetto su possibili infiltrazioni nelle amministrazioni locali.
Proprio il possesso indisturbato di beni comunali e la tolleranza, se non proprio le coperture, rispetto all’esercizio di attività commerciali senza alcuna autorizzazione, quindi, potrebbe essere vagliato con più attenzione. Specie se avvenuto in un Comune come quello di Scanzano, già sciolto per infiltrazioni mafiose a fine 2018, e ora si trova un sindaco, Pasquale Cariello, indagato per un presunto «inchino» ai boss durante la processione della Madonna del mare dello scorso Ferragosto.

«La gravità dell’episodio appena riportato – si legge nel decreto di fermo eseguito giovedì mattina a proposito dell’inchino – assume connotati imbarazzanti in ragione del fatto che a compiere questo gesto è il primo cittadino e rappresentante dell’intera comunità, a dimostrazione che l’ associazione mafiosa riconducibile alle famiglie Scarci-Scarcia ha ricevuto e riceve tuttora il pieno riconoscimento sociale, in un connubio simbiotico tra lecito e illecito, all’interno del quale la famiglia criminale riesce a operare prevalentemente in modalità silente».
«Non è un caso – proseguono gli inquirenti guidati dal procuratore Francesco Curcio – che la friggitoria “Fronte mare” continui a operare senza autorizzazione alcuna».

Per la vicenda della friggitoria abusiva risultano indagati i due titolari, Lucky Luciano Scarci e Maria Italia Franchini, più l’«esercente di fatto» Salvatore Scarci, e il geometra Sandro Nardiello.
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, infatti, quest’ultimo avrebbe prodotto una serie di attestazioni false per edificare la struttura di 113 metri quadri che ospita l’attività. I due Scarci e i loro presunti complici sono accusati, quindi, di concorso in falso in atto pubblico e invasione di terreni aggravati dall’agevolazione mafiosa.

ATTENZIONE! IT ALERT. IL 7 OTTOBRE SIMULAZIONE DEL COLLASSO DELLA DIGA DI MONTE COTUGNO. ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE

I CITTADINI DI COLOBRARO, NOEPOLI, NOVA SIRI, POLICORO, ROTONDELLA, SENISE, TURSI E VALSINNI RICEVERANNO UN MESSAGGIO DI PROVA SUI TELEFONINI. COSA SAPERE? COSA FARE? LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE



FONTE AGENZIA STAMPA GIUNTA REGIONALE

IT ALERT “COLLASSO GRANDI DIGHE”

LUNEDÌ PROSSIMO, 7 OTTOBRE, ALLE 11, CI SARÀ UN'ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE CHE COINVOLGERÀ I COMUNI NEL RAGGIO D'AZIONE DELLA DIGA DI MONTE COTUGNO, LA PIÙ GRANDE D'EUROPA IN TERRA BATTUTA. I RESIDENTI DI OTTO COMUNI DELLA BASILICATA RICEVERANNO UN MESSAGGIO SUI DISPOSITIVI MOBILI

E’ scattato il conto alla rovescia per l’esercitazione di Protezione civile prevista per lunedì 7 ottobre, alle ore 11. Sarà riferito al rischio “Collasso grandi dighe”.  Ai cittadini dell’area che gravita attorno alla diga di Monte Cotugno, la più grande d’Europa in terra battuta, arriverà sul cellulare un suono distintivo e una notifica con questo testo: ““Messaggio di prova IT-alert. È in corso la simulazione del collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it”. I comuni interessati sono Colobraro, Noepoli, Nova Siri, Policoro, Rotondella, Senise, Tursi e Valsinni.

Vai sul sito della Protezione civile  https://protezionecivile.regione.basilicata.it/protcivbas/detail.jsp?otype=1013&id=106975

Vai sul sito IT-alert  https://www.it-alert.gov.it/it/notizia/it-alert-riprendono-i-test-su-rischi-specifici-sette-regioni/

FONTE IONONRISCHIO.GOV.IT

GRANDI DIGHE

Una diga è un’opera idraulica di sbarramento di un corso d’acqua che, bloccandone il percorso naturale, crea un lago artificiale. 
In Italia attualmente sono oltre 500 le grandi dighe: opere che hanno un’altezza superiore a 15 metri o che sono in grado di trattenere un volume di acqua superiore a un 1 milione di metri cubi.
Le dighe sono utilizzate prevalentemente per la produzione di energia idroelettrica, per l’irrigazione di terreni agricoli e come riserve di acqua potabile.

 CLICCA SU Cosa sapere - Grandi dighe

CLICCA SU Cosa fare - Grandi dighe

SCANZANO JONICO. FRATELLI D’ITALIA SUL SINDACO PASQUALE CARIELLO INDAGATO NELL’OPERAZIONE ANTIMAFIA “MARE NOSTRO”

IL PRESIDENTE PROVINCIALE MICHELE GIORDANO: “SIAMO CERTI CHE IL PRIMO CITTADINO DIMOSTRERA’ LA SUA ESTRANEITA’ AI FATTI”. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE

LA CONFERENZA STAMPA SU MARE NOSTRO


PASQUALE CARIELLO

MICHELE GIORDANO
FONTE UFFICIO STAMPA PRESIDENZA PROVINCIALE FRATELLLI D’ITALIA

In merito alla vicenda del Sindaco di Scanzano Pasquale Cariello e della sua iscrizione nel registro degli indagati perché, secondo l’accusa, avrebbe indotto, il 15 agosto scorso, la processione della Festa del Mare sulla spiaggia di Scanzano Jonico ad un atto di deferimento (inchino) in corrispondenza di un lido un tempo gestito da una delle famiglie arrestate nel blitz antimafia del 2 ottobre scorso, Michele Giordano, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, ha dichiarato: «Siamo molto fiduciosi nell’operato della magistratura e siamo certi che Pasquale Cariello riuscirà a dimostrare la propria estraneità a fatti di natura criminosa, perché il suo operato si è svolto all’insegna della legalità. Approviamo l’intensa attività amministrativa di questi mesi nel governo del comune di Scanzano e, nell’esprimergli vicinanza umana e politica in questo momento particolare, lo esortiamo a non demordere e a lavorare alacremente per la sua città».

SPORT E SALUTE. ANGELO PANIO E FRANCESCO FIORE I PORTACOLORI DELLA BASILICATA AI GIOCHI NAZIONALI TRAPIANTATI E DIALIZZATI DI ROMA

L’ORGANIZZAZIONE È DELL’ANED (ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZIATI): “IL TRAPIANTO È VITA”. MA NELLA NOSTRA REGIONE CI SONO ANCORA MOLTI PROBLEMI DA SUPERARE. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE

ANGELO PANIO CON IL PRESIDENTE SERGIO
MATTARELLA

FRANCESCO FIORE

FONTE ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI DIALISI E TRAPIANTO

“TORNANO I GIOCHI NAZIONALI DEI TRAPIANTATI E DIALIZZATI". PANIO E FIORE SONO I TESTIMONI LUCANI DELLA CULTURA DELLA DONAZIONE E TRAPIANTO DI ORGANI

Ancora una volta, si rinnova l’appuntamento annuale con lo sport nella splendida cornice di Roma, per testimoniare la rinascita della vita grazie al trapianto e l’effetto dello sport sulla salute.

Dal 4 al 6 ottobre 2024, presso il Centro di Preparazione Paralimpica “Tre Fontane”, gestito dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), in via delle Tre Fontane 27, gli atleti del Comitato Speciale ANED Sport si ritroveranno nel ricorrente appuntamento dei Giochi Nazionali Trapiantati (XXXII edizione) e Dializzati (XXIX edizione), mentre i ciclisti si sfideranno in un circuito immerso nelle splendide strade della Città Eterna.

Panio Angelo, trapiantato di rene da 32 anni, residente a Bernalda, due volte campione mondiale nel 2019 a Newcastle e nel 2024 in Australia, un risultato straordinario, a cui si aggiungono le partecipazioni ad altre competizioni nazionali ed europee vincendo tante medaglie. Si cimenterà nelle discipline di atletica leggera (5 km. marcia, 100m., 200m. e 1.500 m.).

Francesco Fiore, trapiantato di rene e cuore, residente a Matera, ha partecipato lo scorso anno al suo primo mondiale in Australia conquistando il terzo posto nel tennis singolare e doppio, discipline che lo vedranno protagonista anche ai Giochi Nazionali.

Entrambi si stanno preparando con molta dedizione e sacrificio per un altro prestigioso appuntamento: quello di Dresda, in Germania, dove nell’agosto 2025 si terranno i campionati mondiali dei trapiantati.

Le manifestazioni sportive nazionali sono organizzate annualmente da ANED e rappresentano un’occasione per tutti per riflettere sull’importanza dell’esercizio fisico per le persone dializzate e trapiantate di tutti gli organi, cellule e tessuti. Grazie all’attività fisica le persone malate in dialisi o trapiantate, migliorano i percorsi di cura e i percorsi di vita. Grazie alla donazione di organi, tanti possono tornare a vivere pienamente, con lo sport, lo studio, il lavoro o la famiglia: una vera e propria rinascita dopo lunghi periodi di sfide.

Sarà una gioiosa festa di sport e fratellanza che celebra la vita e i valori dello sport ai più alti livelli, testimonianze di vita, resilienza e solidarietà, con l’intreccio di tante storie ed emozioni che, insieme, si sono unite per trasmettere un messaggio fondamentale: IL TRAPIANTO È VITA!

I trapiantati sono testimoni dei successi e delle speranze nel campo dei trapianti d’organo, ci tengono a inviare un ringraziamento accorato a tutte le persone che, con un semplice gesto di generosità e altruismo pur in un momento di sofferenza e dolore straziante, hanno ridato la speranza ad un bambino, una donna, un uomo, uno di noi.

Il “sì” non è prerogativa soltanto di matrimoni o quesiti referendari. A volte, si tratta di dire “sì” alla vita stessa; la scelta di donare gli organi è uno di questi casi. Sceglierlo significa offrire, nel momento in cui la nostra esistenza venisse meno, la possibilità di sopravvivere a un’altra persona. Un gesto semplice quanto forte di solidarietà umana, che è anche riaffermazione dell’appartenenza a una comunità.

Per le donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule il 2023 è stato un anno senza precedenti: l’attività della rete trapiantologica italiana ha ottenuto praticamente in tutti gli indicatori i migliori risultati mai realizzati nella storia del nostro Paese.

I donatori utilizzati hanno raggiunto la quota di 2.042, 4.462 gli interventi totali di trapianto di organi di cui 2.245 i trapianti di rene, le opposizioni alla donazione si attestano intorno al 30%: un dato ormai storico.

I “no” alla donazione registrati nel 2023 hanno determinato circa 2.340 mancati trapianti: prospettive di cura non realizzabili per altrettanti pazienti in attesa di un organo.

Al 31/12/2023 sono ancora oltre 8.000 i pazienti in lista di attesa.

In Basilicata, purtroppo, i dati sono altalenanti e non del tutto positivi: nel 2023 sono stati effettuati 6 prelievi di organi da cadavere con un indice di 5,5 prelievi di organi da cadavere per milione di abitanti, mentre le opposizioni espresse dalle famiglie lucane sul 37,5%, un dato ancora troppo alto. Dall’inizio di quest’anno sembrava che qualcosa stesse cambiando, poi l’attività di prelievo di organi si è inspiegabilmente fermata; ci sono ancora molti problemi da superare.

IL SEGRETARIO REGIONALE

DONATO ANDRISANI

giovedì 3 ottobre 2024

AUTOVELOX SCANZANO JONICO. RINVIATA L’ATTIVAZIONE DELLA POSTAZIONE FISSA SULLA JONICA 106, DIREZIONE REGGIO CALABRIA – TARANTO

L’ANAS, TUTTAVIA, HA CHIUSO IL CANTIERE SU TUTTA LA STATALE IL 30 SETTEMBRE SCORSO. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE


Respiro di sollievo per quanti percorrono la Statale Jonica, tratto di Scanzano Jonico. L’annunciata attivazione del 2 ottobre scorso dell’autovelox fisso posto sulla direttrice   Reggio Calabria – Taranto è slittata a data da destinarsi. L’Anas, infatti, non ha ancora concluso la rimozione della cartellonistica verticale ed il rifacimento di quella orizzontale di cantiere pur avendo concluso i lavori al 30 settembre scorso su tutta l’arteria. Anche nel tratto, lungo 400 metri, di Policoro. Le bande rosse della segnaletica indicativa di chiusura dell’autovelox, tuttavia, potranno essere rimosse dal comune di Scanzano solo dopo il completamento integrale della segnaletica su tutto il tratto interessato.

Ricordiamo che l’apparecchio in questione è posto, a circa 700 metri dal ponte sul fiume Agri e che esso era stato spento proprio i lavori in corso. Il limite di velocità che non bisognerà superare una volta riattivato è di 90 km/orari.

E’ in funzione, però, l’altro autovelox di Scanzano Jonico, sempre sulla Jonica, ma nella direzione Taranto – Reggio Calabria e posizionato a qualche centinaio di metri dopo il ponte sul fiume Cavone che fa da confine con il comune di Pisticci. Il limite di velocità da non superare, nel caso, è di 110 km/orari.

POLICORO. “FINALMENTE LA LUCE”. I PRIMI 4 UTENTI DELLA STRUTTURA DOPO DI NOI. DOPO 14 ANNI DALLA SUA NASCITA TRA VANDALISMI, INAUGURAZIONE E BENEDIZIONE, LENTOBUROCRAZIA

LA SODDISFAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE. MA DA QUALI COMUNI DEL MATERANO, CHI E COME SI POTRÀ ACCEDERE AL SERVIZIO GRATUITO? LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE


 
FONTE UFFICIO STAMPA COMUNE DI POLICORO

DOPO DI NOI, ECCO I PRIMI 4 UTENTI. AMMINISTRAZIONE BIANCO PORTA A COMPIMENTO ITER TORTUOSO. ASSESSORE MASTRONARDI: “FINALMENTE LA LUCE”

Il Dopo di Noi a Policoro è finalmente realtà. L’importante struttura socio assistenziale, nata per ospitare (gratuitamente, ndr) 10 utenti residenti nei comuni dell’Ambito Territoriale Sociale “Metapontino Collina Materana” (Accettura, Aliano, Cirigliano, Colobraro, Craco, Gorgoglione, Montalbano, Pisticci, Policoro, Rotondella, San Giorgio Lucano, San Mauro Forte, Scanzano J.co, Stigliano, Tursi, Valsinni, ndr) suddivisi in gruppo appartamento e casa famiglia, da tre giorni ha i suoi primi 4 utenti.

L’iter per l’apertura della struttura (che ha visto prima la progettazione e la realizzazione, poi la procedura di gara per l’affidamento, infine l’individuazione dei beneficiari) è stato lungo e tortuoso ed ha visto diversi uffici lavorare in maniera sinergica per il raggiungimento di questo importante obiettivo che darà sollievo a diverse famiglie.

“Un tassello importante per la Città di Policoro, di cui andiamo particolarmente orgogliosi. L’idea progettuale - dichiarano il sindaco Enrico Bianco e l’assessore alle Politiche Sociali, Cinzia Mastronardi - nasce nel lontano 2009 grazie alla lungimiranza dell’allora vicesindaco Rocco Leone, quando mise le basi per un Dopo Di Noi molti anni prima dell’istituzione della legge nazionale (del 2016). Abbiamo affrontato e superato diversi ostacoli anche di natura tecnica e logistica, ma finalmente l’importante struttura vede la luce, darà sollievo alle famiglie e toglierà dalla solitudine diversi utenti”.

Le prime settimane saranno di accoglienza e ambientazione di una nuova dimensione quotidiana: successivamente saranno integrati laboratori e attività volti all’autonomia e all’integrazione di persone con disabilità.

NOSTRA INTEGRAZIONE

Per accedere alla struttura Dopo di noi di Policoro occorrerà rivolgersi ai servizi sociali dei Comuni dell’ambito Metapontino – collina Materana.

Chi potrà accedere ad un servizio completamente gratuito? “Destinatari delle previste misure di assistenza, cura e protezione – si legge su Dopo di noi - Disabili gravi privi di sostegno familiare, Camera.it -

sono le persone con disabilità grave non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare, in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l'adeguato sostegno genitoriale. In tal senso, le misure prevedono la progressiva presa in carico della persona disabile durante l'esistenza in vita dei genitori e devono essere definite con il coinvolgimento dei soggetti interessati e nel rispetto della volontà delle persone con disabilità grave, ove possibile, dei loro genitori o di chi ne tutela gli interessi”.

La gestione della struttura di Policoro è a cura della ditta appaltatrice del servizio, la Soc. Coop. Sociale “Occupazione e Solidarietà” di Bari.

PER APPROFONDIRE

FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM - VENERDÌ 19 GIUGNO 2020

POLICORO. “DOPO DI NOI” IN ABBANDONO. PARLA MARIA TERESA PRESTERA

Clicca su https://filippomele.blogspot.com/2020/06/policoro-dopo-di-noi-in-abbandono-parla.html

CANALE YOUTUBE FILIPPO MELE - 26 MAGGIO 2022

POLICORO. L'INAUGURAZIONE DELLA STRUTTURA "DOPO DI NOI" RECUPERATA E RESA FUNZIONALE

Clicca su https://youtu.be/wncG0qL7epM .

CRONACA. CHIAMATELA MALVAGITA’. L’ENPA: “HANNO SPARATO AD UNA CUCCIOLA DI 5 MESI”. DENUNCIA DELL’ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI

IL FATTO È ACCADUTO A VIGGIANO (PZ). APPELLO ALL’ADOZIONE. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE

LA CUCCIOLA DI 5 MESI FERITA CON ARMA DA FUOCO

“Questa bellissima cucciola di 5 mesi di cui si prendevano cura due nostre volontarie ENPA è stata ferita con arma da fuoco a Viggiano (PZ). Ora si trova in clinica a Villa D'Agri, in prognosi riservata- Ha perso la sensibilità alle zampe posteriori. E’ stata inoltrata denuncia all'autorità giudiziaria contro ignoti”. Lo ha reso noto, sulla sua pagina Facebook, l’Ente nazionale protezione animali (Enpa), sezione di Potenza.

L'appello di volontari è che la cucciola, che difficilmente potrà tornare a camminare, possa essere adottata da una famiglia o da una struttura. Gli interessati possono rivolgersi ad Ida Di Matteo contattandola sul suo profilo Facebook.

MONTALBANO JONICO ATTENDE IL RITORNO DI CARMELA GIRASOLE, LA MAESTRA DECEDUTA A BRESCIA. I FUNERALI SI SVOLGERANNO DOMANI, DALLE ORE 16. LA STAMPA E' STATA INVITATA A NON PARTECIPARE

SULLA MORTE DI CARMEN C’È UNA INCHIESTA PER OMICIDIO. IRREPERIBILE IL COMPAGNO TUNISINO. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE

Montalbano Jonico attende una delle sue figlie, Carmela (Carmen) Girasole, 45 anni deceduta a Brescia. Una morte che è diventata un giallo. Tanto che la Procura della città lombarda ha aperto una inchiesta ordinando l’autopsia sulla salma. L'esame ha confermato il decesso per aneurisma. Il pubblico ministero incaricato, pertanto, ha già firmato il nulla osta per le esequie, che avranno luogo proprio a Montalbano Jonico, dove vive la famiglia.

Gli inquirenti, tuttavia, continuano ad indagare soprattutto sugli ultimi giorni di vita di Carmen e sui lividi sul suo corpo. Ricordiamo che risulta indagato per omicidio preterintenzionale il compagno di origini tunisine. Si tratta di un immigrato irregolare in Italia che, dopo la morte di Carmela, risulta irreperibile.  

Ed ora tutta Montalbano aspetta Carmen per darle l’ultimo saluto. Qui vivono i suoi genitori. Pochi mesi fa, purtroppo, un altro grande dolore per loro: la morte di un’altra figlia per malattia.

I funerali si svolgeranno domani, 4 ottobre, dalle ore 16, nella Chiesa dello Spirito Santo. Il rito funebre sarà presieduto da mons. Filippo Lombardi.

Il parroco, don Massimo Ferraiuolo, a proposito, ha reso noto che i familiari, molto provati dal clamore mediatico seguito alla scomparsa della loro congiunta, hanno invitato fotografi e cineoperatori dei vari organi di stampa a non riprendere la funzione religiosa.

BASILICATA. UN LOCALE PUBBLICO E’ RITROVO ABITUALE DI PERSONE CON PRECEDENTI DI POLIZIA? E’ A RISCHIO CHIUSURA

SOSPESO PER 5 GIORNI A MELFI CON PROVVEDIMENTO DEL QUESTORE FERRARI UN ESERCIZIO DI SOMMINISTRAZIONE DI CIBI E BEVANDE. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE

IL QUESTORE GIUSEPPE FERRARI AL CENTRO (FOTO DI REPERTORIO)

FONTE QUESTURA POTENZA

Nei giorni scorsi, personale del Commissariato di PS di Melfi ha notificato il provvedimento emesso ai sensi dell’art.100 T.U.P.S. dal Questore Giuseppe Ferrari di sospensione dell’attività, per la durata di giorni 5, al titolare di un esercizio commerciale per la somministrazione di cibi e bevande, ubicato nel centro storico di Melfi.

Tale risultato è stato raggiunto a seguito di mirati servizi predisposti settimanalmente sul territorio di Melfi con l’impiego di personale del Commissariato di PS di Melfi e del Reparto Prevenzione Crimine Basilicata al fine intensificare l’attività di controllo del territorio e prevenire i reati contro il patrimonio. Il personale impiegato ha svolto accurati controlli presso alcuni esercizi commerciali provvedendo altresì ad identificare gli avventori degli stessi. Nel corso della scorsa settimana, sono state identificate 254 persone e controllati 168 veicoli.

Tale attività ha condotto all’adozione del provvedimento di sospensione ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S., poiché nel corso dei controlli, effettuati a partire dal mese di marzo 2024 presso il predetto esercizio commerciale, è emerso che il locale era un ritrovo abituale di persone con segnalazioni e/o precedenti di polizia.

ANTIMAFIA. LIBERA BASILICATA: “RICONOSCIMENTO ALL’AZIONE DELLA DIA CONTRO IL CLAN SCARCIA – SCARCI SUL LITORALE JONICO LUCANO”

“INQUIETANTE LA VICENDA CHE COINVOLGE IL SINDACO DI SCANZANO J.”. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE




FONTE LIBERA BASILICATA

Libera Basilicata esprime riconoscimento all’azione della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza e di tutte le forze coinvolte, il cui lavoro ha permesso di smascherare un preoccupante sistema di controllo mafioso lungo il litorale jonico tra Basilicata e Puglia con i clan storici Scarci e Scarcia. Le indagini, ancora in corso, hanno fatto emergere un quadro allarmante di condizionamento economico e sociale.

Il sodalizio mafioso, operante nel tratto di mare antistante Metaponto di Bernalda e Nova Siri, avrebbe imposto un regime di monopolio con metodi violenti e intimidatori, mettendo sotto scacco la libera concorrenza e costringendo i pescatori locali a versare tangenti per poter esercitare la propria attività. Questo modus operandi non è altro che l'ennesima dimostrazione del radicamento del fenomeno mafioso anche nei settori economici apparentemente meno esposti, che invece sono diventati terreno fertile per l’infiltrazione criminale.

Particolarmente inquietante è anche la vicenda, che coinvolge anche il sindaco di Scanzano Jonico, dell'atto di deferenza mafiosa compiuto durante la "Processione del Mare" a Scanzano Jonico lo scorso 15 agosto, con il fermo del corteo religioso senza preavviso all'autorità ecclesiastica, un chiaro segnale di sfida alle istituzioni e alla comunità.

Libera Basilicata si impegna a mantenere alta l'attenzione su queste vicende, continuando a lavorare sul territorio per diffondere la cultura della legalità e del contrasto alle mafie.

Invitiamo tutte le persone a liberarsi dalla morsa della criminalità organizzata. Ci soffermiamo sulle parole del Procuratore Curcio che parla di un "condizionamento automatico", di una sottomissione, dunque, al sistema mafioso che preoccupa ancora di più perché non dobbiamo mai credere che abbandonarsi all'illegalità sia normale e anche lontanamente auspicabile.

LIBERA BASILICATA

CARABINIERI IN AZIONE. “STRETTA” SUI GIOVANI ASSUNTORI DI DROGA: IN 4, TRA 19 E 20 ANNI, SEGNALATI AL PREFETTO

VAL D’AGRI SOTTO CONTROLLO: 1 ARRESTO PER SPACCIO DI STUPEFACENTI, 1 DENUNCIA PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA ALCOLICA, 1 PER SOGGIORNO ILLEGALE DI UN NIGERIANO IN ITALIA. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE

FONTE COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI POTENZA

VAL D’AGRI: WEEKEND ALL’INSEGNA DELLA SICUREZZA. 1 ARRESTO E 2 DENUNCE DEI CARABINIERI

Con una pianificazione accurata e l’ottimale impiego delle risorse a disposizione, il Comando Provinciale Carabinieri di Potenza prosegue nella sua costante azione di controllo del territorio. Grazie alla capillare presenza delle Compagnie e delle Stazioni dipendenti, l’Arma dei Carabinieri assicura un presidio costante sul territorio potentino, contrastando con determinazione ogni forma di illegalità.

Nel corso del weekend appena trascorso, i Carabinieri della Compagnia di Viggiano, avvalendosi della preziosa collaborazione del Nucleo Cinofili di Tito, hanno attuato un servizio straordinario con particolare riguardo alle violazioni in materia di stupefacenti e alla sicurezza stradale. L’attività operativa, concentrata sulle principali arterie viarie e nei luoghi di ritrovo, ha consentito di conseguire risultati significativi nella lotta alla criminalità.

In particolare, i militari dell’Arma hanno tratto in arresto, a Marsicovetere, un 24enne trovato in possesso, a seguito della perquisizione della sua abitazione, di 118 grammi di hashish, 58 grammi di marijuana e 100 semi di canapa indiana. Tutto lo stupefacente rinvenuto è stato posto sotto sequestro. Espletate le formalità di rito, il giovane, come disposto dall’Autorità Giudiziaria potentina, è stato ristretto agli arresti presso il suo domicilio. Il GIP del Tribunale di Potenza ha successivamente convalidato l’arresto disponendo nei suoi confronti, per il quale, si ricorda, vige la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna, la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.

Nell'ambito dello stesso servizio, gli uomini della Benemerita hanno denunciato un 42enne sempre del luogo per guida in stato di ebbrezza alcolica e un cittadino nigeriano per soggiorno illegale sul territorio italiano.

Inoltre, sono stati segnalati alla Prefettura di Potenza 4 giovani, di età compresa tra i 19 e i 20 anni, poiché trovati in possesso di sostanze stupefacenti, del tipo hashish e marijuana, per uso personale.

Al termine delle operazioni, gli uomini del Capitano Giovanni De Tommaso hanno controllato 60 veicoli e identificato 71 persone, effettuando 13 controlli con etilometro e 8 perquisizioni oltre ad elevare contravvenzioni al Codice della Strada per oltre 2.300 €uro e ritirare 3 documenti di guida.

La sinergia tra controlli rigorosi e presenza attiva sul territorio continua a costituire una strategia fondamentale per i Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, quotidianamente impegnati a rafforzare il senso di sicurezza tra i cittadini dell’intera provincia a suggello dell'indissolubile legame esistente tra l'Arma e le comunità locali.

mercoledì 2 ottobre 2024

DI AGRICOLTURA SI MUORE. TRAVOLTO DAL TRATTORE UN 68ENNE DI TOLVE (PZ)

NULLA DA FARE PER IL 118. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE


Di agricoltura si muore. Ennesimo infortunio mortale nelle campagne di Tolve (PZ). Travolto dal trattore che stava guidando è morto nel pomeriggio di oggi un uomo di 78 anni. Sull'incidente, avvenuto in un terreno di proprietà dell'anziano, stanno facendo accertamenti i Carabinieri.

Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del fuoco e gli operatori sanitari del 118 Basilicata soccorso che non hanno potuto far altro che constatare la morte dell'uomo.

SCANZANO JONICO. IL SINDACO CARIELLO : “INDAGATO PER UNA FUNZIONE RELIGIOSA? SONO RAMMARICATO”

“IO CONTRO I FENOMENI MALAVITOSI. MASSIMA FIDUCIA NELL’AZIONE DELLA MAGISTRATURA”. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE

FONTE UFFICIO STAMPA COMUNE DI SCANZANO JONICO

Il Sindaco del Comune di Scanzano Jonico, Pasquale Cariello, con rammarico apprende dagli organi di stampa cartacea e televisiva, anche in violazione dell’art. 114 cpp, di essere indagato per aver preso parte, insieme all’intera comunità, alla funzione religiosa del 15.8.24, officiata dal Parroco del Comune.

Nel dichiarare, come ha sempre fatto, di porre massima fiducia nell’operato della Magistratura e delle forze di Polizia, evidenzia di aver sempre combattuto i fenomeni malavitosi, così come continuerà sempre a fare per la tutela della cittadina che amministra, insieme ad uomini e donne di grande moralità.

Nel contempo verificherà, in merito all’indagine a suo carico, se le forze di Polizia siano stati indotti in errore da soggetti politicamente e personalmente contrari alla maggioranza che amministra il Comune.

IL SINDACO
PASQUALE CARIELLO

VICENDA A LIETO FINE. RITROVATO DALLA POLIZIA DI STATO A MATERA UN 18ENNE ALLONTANATOSI DA CASA

FONDAMENTALE LA LOCALIZZAZIONE DELLA CELLA DEL CELLULARE. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE

FONTE QUESTURA DI MATERA

POLIZIA DI STATO DI MATERA RINTRACCIA 18ENNE CHE SI ERA ALLONTANATO DA CASA LASCIANDO IN APPRENSIONE I GENITORI

Nella tarda serata di domenica 29 settembre, nel giro di poche ore la Polizia di Stato di Matera ha rintracciato un 18enne che si era allontanato da casa senza dare più notizie di sé.

I genitori, preoccupati per la sua scomparsa, avevano lanciato l’allarme con una richiesta di aiuto pervenuta al 113 poiché il figlio, sin dalle prime ore del pomeriggio, si era allontanato da casa e non rispondeva al cellulare.

Si temeva il peggio poiché il giovane sta attraversando un momento difficile a causa di incomprensioni insorte con una coetanea, alla quale si era fortemente legato. La ragazza, invece, aveva preso le distanze da lui, poiché riteneva troppo morboso l’atteggiamento del giovane.

Gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti si sono posti immediatamente alla ricerca del giovane, consapevoli del fatto che, dalla rapidità d’intervento, dipende spesso l’esito di vicende delicate di tal genere. Sono così riusciti a restringere il campo, dopo aver localizzato la cella del cellulare del ragazzo, agganciata a un’area prossima ad un centro commerciale della zona nord della città.

Il giovane era seduto su di una panchina e in buone condizioni di salute, all’esterno del centro commerciale. Dopo averlo accompagnato in Questura, gli operatori sono riusciti, con esperienza ed empatia, a instaurare con lui un dialogo, per attenuare le sue preoccupazioni e i suoi timori.

La vicenda si è così conclusa positivamente e i genitori, nel riabbracciare il proprio figlio, hanno potuto tirare un sospiro di sollievo, tramutando in gioia l’apprensione e lo sconforto.

IL MEGABLITZ INTERFORZE SULLO JONIO. TUTTI I NOMI DELLE 21 PERSONE SOTTOPOSTE A FERMO NELLA NOTTE

LE ACCUSE DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE


PROCURA DISTRETTUALE DELLA REPUBBLICA

PRESSO IL TRIBUNALE DI POTENZA

DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA

COMUNICATO STAMPA

Nelle prime ore di questa mattina, nelle province di Matera e Taranto, personale della Direzione Investigativa Antimafia — Dipartimento dl PS, della Squadra Mobile della Questura di Taranto, dei Carabinieri del R.O.S. e della Compagnia di Policoro e della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto e della Compagma di Policoro, collaborati nella fase esecutiva da personale delle rispettive unità cinofile e dai Comandi Provinciali territorialmente competenti, ha dato esecuzione a 21 decreti di fermo emessi da questa Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di soggetti indiziati sia di appartenere ad una una conjèderazione mafiosa, operante sul litorale jonico lucano, riferibile alle famiglie Scarcia/Scarci, che di ulteriori delitti quali quelli di estorsione, illecita concorrenza, detenzione e porto dl esplosivi e di armi ed altro, per un totale di 81 reati-fine contestati.

Secondo la ricostruzione dell'accusa da sottoporre al vaglio giurisdizionale valendo in ogni caso la presunzione d'innocenza fino a sentenza definitiva di condanna le attività delittuose contestate ai soggetti indiziati di apprtenenza al sodalizio erano finalizzate ad acquisire, in modo diretto o indiretto, avvalendosi della forza di indmldazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, la gestione ed il controllo monopolistico delle attività turistiche, balneari, di pesca professionale e di ristorazione presenti sul litorale ionico lucano.

Il provvedimento eseguito, emesso d'urgenza essendo stato ritenuto il concreto pericolo di fuga, è lo sviluppo di una lunga e complessa attività d'indagine coordinata da questo Ufficio e svolta in modo sinergico e congiunto dalle forze di polizia giudiziaria sopra menzionate che ha permesso di accertate a livello indiziario, l'esistenza dl una confederazione mafiosa composta da due famiglie (famiglia SCARCI, con al vertice SCARCI Andrea origiaria di Taranto, e famiglia SCARCIA, con al vertice SCARCIA Salvatore c Daniele, in passato raggiunti da sentenze di condanna passate in giudicato per fatti di criminalità organizzata) che sarebbero capaci di cotrollare le attività economiche e criminali del litorale in esame, anche durante stato detentivo di alcuni membri delle stesse.

SCARCI Andrea era demandato il controllo del tratto di mare antistante Scanzano Jonico e alla famiglia di SCARCIA Salvatore il tratto di mare antistante Policoro.

Dalle indagini emergeva a livello indiziario che proprio nel settore della pesca professionale la confederazione mafiosa avrebbe Imposto la C.d. "signoria" nello specchio di mare interessato, attraverso un vero e proprio controllo e condizionamento delle attività professionali della pesca, con uso strumentale della capacità intimidatoria e quindi con condotte • esplicite o implicite - di violenza e/o minaccia, idonee ad incidere sul meccanismi di una concorrenza libera e lecitamentc attuata garantendosi un regime di "monopolio" sulle attività marinare.

L'associazione mafiosa, quindi, secondo la ricostruzione degli inquirenti da verificare in sede giurisdizionale, con lo scopo di Inibire l'altrui concorrenza, imponeva a tutti gli altri imprenditori del settore una tangente da pagare (la C.d. "parte") per poter pescare nello specchio di mare antistante da Metaponto di Bernalda e di Nova Siri ovvero, prospettando possibili conseguenze per chi non avesse rispettato le imposizioni, impedendo alle C.d. Paranze di autodeterminarsi nell'esercizio della propria attività imprenditoriale/professionale.

Le attività di indagine complessivamente condotte sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza hanno, quindi, permesso di accrescere il patrimonio di conoscenze relative al fenomeno dell'associazionismo mafioso nella provincia di Matera e segnatamente lungo il litorale jonico, con forti ed attuali momenti di ingerenza anche nel territorio di Taranto.

Indicativo della diffusa condizione di assoggettamento nell'ambiente che circondava il sodalizio è l'atto di defètenza il cd "inchino" compiuto in Scanzano Jonico (MT) la mattina del 15 agosto scorso allorquando, nel compiere la cd Processione del Mare con la statua della Vergine portata in barca, il corteo religioso veniva fermato — senza nè autorizzazione nè preavviso all'Autorità Ecclesiale presente a bordo — dinanzi al tratto di spiaggia, ora libero, ma in un recente passato occupato dallo stabilimento balneare gestito dagli SCARCI e dove vengono rimessate, a tutt'oggi, le barche da questi utilizzati per uscire in mare (dove, peraltro, la mattina del 27.12.2023, veniva rinvenuto e sequestrato un'ingente quantitativo di esplosivo pari a circa 13 Kg di cui metà esplosivo ad alto potenziale impiegato per demolizioni civili e metà a base di "tritolo"), nella disponibilità degli stessi. Per tale vicenda è stata notificata a Cariello Pasquale — sindaco del predetto Comune che si era posto alla guida del corteo religioso informazione di garanzia in quanto indiziato per il delitto di cui all' art 405 (turbativa di funzioni religiose) con l'aggravante di cui all'art 416 bis 1 CP.

L'attività investigativa in conclusione, ha, dunque, consentito di individuare a livello indiziario e da verificare in sede giurisdizionale, una confederazione mafiosa, composta dai 21 soggetti fermati, a cui sono contestati i delitti di:

- associazione di tipo mafioso, aggravata dalla disponibilità di armi e volta ad assumere e mantenere il controllo di attività economiche finanziate ln tutto o in parte, con i proventi dell'attività delittuosa; plurimi delitti di estorsione, illecita concorrenza con minacce o violenza, turbata libertà di incanti, detenzione di armi ed esplosivi, lesioni personali, occupazione abusiva di proprietà pubblica, furto, tutti aggravati dall'appartenenza all'associazione rnafiosa e dall'aver agevolato la confederazione mafiosa SCARCI/SCARCIA.

Nel corso delle attività di perquisizione a carico degli indagati sono stati sottoposti a sequestro, munizionamento, preziosi, somme di denaro contante per circa 220.000 euro, buoni fruttiferi per 40.000 curo.

I fermi di indiziato di delitto sono stati notificati ai soggetti indicati in allegato.

IL PROCURATORE DISTRETTUALE FRANCESCO CURCIO

SOGGETTI DESTINATARI DEL FERMO PER INDIZIATO Dl DELITTO DEL P.M.

FLORIO Mario (Cl. 1960)

GAGLIANDRO Francesco (Cl. 1987)

GAGLIANDRO Giuseppe (Cl. 1960)

NGJELA Xhoni (Cl. 1999)

PASSARELLI Giuseppe (Cl. 1973)

SCARCI Andrea (Cl. 1954)

SCARCI Giuseppe (Cl. 1955)

SCARCI Luciano (Cl. 1985)

SCARCI Pietro (Cl. 1978)

SCARCIA Adriano (Cl. 1962)

SCARCIA Daniele (Cl. 1973)

SCARCIA Emanuele (Cl. 1987)

SCARCIA Giuseppina (Cl. 1989)

SCARCIA Salvatore (Cl. 1967)

BOCCIA Egidio (Cl. 1981)

GIORDANO Antonio (Cl. 1984)

COTUGNO Saverio (Cl. 1973)

MULLAJ Alessio (Cl. 2000)

ALBANO Pietro (Cl. 1991)

LOFRANO Matteo (Cl. 1986)

DINISI Pasquale (Cl. 1983).

IL VIDEO