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giovedì 17 ottobre 2024

METAPONTINO. LA FRAGOLA SEMPRE PIU’ REGINA DELL’AGRICOLTURA. LIQUIDAZIONI APOFRUIT + 14% RISPETTO ALLO SCORSO ANNO. PRODUTTORI FELICI?

I RISULTATI DEFINITIVI SONO STATI PRESENTATI AI SOCI LUCANI NELL’ASSEMBLEA SVOLTASI A SCANZANO JONICO. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE


FONTE UFFICIO STAMPA APOFRUIT

FRAGOLE IN METAPONTO: LIQUIDAZIONI APOFRUIT ANCORA PIÙ SU  

I SOCI DI APOFRUIT DELLA BASILICATA, CHE NELL’AREALE LUCANO COLTIVANO OLTRE 120 ETTARI, HANNO RICEVUTO UNA LIQUIDAZIONE IN AUMENTO DEL 14 % RISPETTO AI GIÀ OTTIMI RISULTATI DELLO SCORSO ANNO  

PIEVESESTINA DI CESENA - La fragola si conferma sempre più regina del Metaponto. Questa coltura, infatti, supportata dagli investimenti che da oltre quindici anni Apofruit sta conducendo in zona, ha prodotto anche quest’anno risultati molto soddisfacenti per i produttori locali.    
A fare il punto della situazione sono Ernesto Fornari e Mirco Zanelli, rispettivamente direttore generale e direttore commerciale di Apofruit, che oggi conta 2.700 soci produttori in diverse regioni d’Italia, di cui trentacinque in Basilicata che coltivano 120 ettari di fragola.   

“Il 90% della nostra produzione di fragole – spiegano – si concentra nell’areale lucano. Sta quindi proseguendo molto bene il progetto di rinnovamento della coltura intrapreso da Apofruit nel Metaponto una quindicina di anni fa. La produzione di fragole viene veicolata nei canali della Grande Distribuzione e del Normal Trade (80 posteggi nei mercati generali di tutta Italia) attraverso i due marchi di qualità: Solarelli e Piraccini e in diverse confezioni e linee di valorizzazione. Sempre in Basilicata abbiamo investito negli ultimi anni anche in termini di lavorazione dell’ortofrutta, con il rinnovo e l’ampliamento del nostro magazzino di Scanzano Jonico. Inoltre, ci impegniamo costantemente per assicurare ai soci un’assistenza tecnica dedicata, con la presenza in loco di nostri tecnici per seguire tutte le fasi della produzione, con un servizio di acquisto/distribuzione delle piantine da mettere a dimora ogni anno e, dove previsto, con le contribuzioni Europee per copertura di parte dei costi a carico delle aziende agricole”.  

Fatte queste premesse, Fornari e Zanelli proseguono: “Sebbene anche questa campagna sia stata condizionata dagli andamenti climatici che ogni anno influenzano le produzioni agricole e di conseguenza abbia necessitato di maggiori rimpiazzi di piantine, abbiamo registrato una produzione su 120 ettari molto soddisfacente – 550 grammi per pianta, contro il record di 600 grammi del 2023 – e, soprattutto, un livello di liquidazione straordinario. Nello specifico, ci siamo attestati complessivamente sui 54.000 quintali, rispetto ai 58.000 del 2023, il 98% dei quali allevati con sistema convenzionale. La media riconosciuta ai produttori per le 2 principali varietà piantate – 63% Sabrosa, 30% Rossetta - si attesta infatti sui 3,20 euro, rispetto ai 2.80 euro del 2023, che era già un ottimo risultato. Le altre varietà – che coprono complessivamente un 7 % della produzione tra piante a cima radicata e nuove cultivar – si sono comunque attestate mediamente sui 3 euro il chilo”.  

I risultati della liquidazione primaverile sono stati presentati ai soci lucani di Apofruit nell’assemblea tenutasi nei giorni scorsi a Scanzano Jonico. 

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