OPERAZIONE CONDOTTA DA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA DI POTENZA E DALLE COMPAGNIE DELLA GUARDIA DI FINANZA E DEI CARABINIERI DI POLICORO
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SALVATORE SCARCIA |
Salvatore Scarcia, dopo soli 4 giorni dalla scarcerazione per effetto della sentenza del tribunale di Palmi (RC) del processo Faust, è stato tratto in arresto nella giornata di oggi a Taranto. La notifica dell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Potenza su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo lucano, è stata condotta da uomini della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Basilicata e delle Compagnie della Guardia di finanza e dei carabinieri di Policoro. Si tratta della prosecuzione dell’Operazione Mare nostro condotta il 2 ottobre scorso nelle province di Matera, tra Policoro e Scanzano Jonico, e Taranto. Gli stessi investigatori hanno notificato altre due ordinanze di custodia cautelare in carcere nella città pugliese a due altre persone già indagate, ma a piede libero, nella stessa citata operazione: Michele Sibilla e Antonio Martera. I due farebbero parte, secondo l’accusa, del Clan Scarci attivo tra Taranto e Scanzano Jonico.
Ricordiamo che Mare Nostro, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Basilicata, fu eseguita da personale della Direzione Investigativa Antimafia — Dipartimento di PS, della Squadra Mobile della Questura di Taranto, dei Carabinieri del R.O.S. e della Compagnia di Policoro e della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto e della Compagnia di Policoro, collaborati nella fase esecutiva da personale delle rispettive unità cinofile e dai Comandi Provinciali territorialmente competenti.
Ventuno furono i decreti di fermo emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia a carico di soggetti indiziati sia di appartenere ad una confederazione mafiosa, operante sul litorale jonico lucano, riferibile alle famiglie Scarcia, di Policoro, e Scarci, che di ulteriori delitti, a vario titolo fra gli indagati, quali quelli di estorsione, illecita concorrenza, detenzione e porto dl esplosivi e di armi ed altro, per un totale di 81 reati-fine contestati.
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