ROTONDELLA (MT) – C’erano anche i familiari di Giovanni Desantis a Modena per ricevere il riconoscimento assegnato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla memoria dei deportati italiani nei campi di concentramento nazisti e destinati al lavoro coatto della seconda guerra mondiale. Sono state 54 le medaglie consegnate in una cerimonia ricca di ricordi e commozione svoltasi nella chiesa di San Carlo in occasione della Giornata nazionale degli internati italiani nei campi tedeschi. Iniziativa sostenuta dall’Associazione nazionale mutilati e invalidi di Guerra della città dell’Emilia Romagna.
Tra gli internati, appunto, Giovanni Desantis. Nella sua scheda si legge: “Figlio di Gaetano ed Elisabetta Pastore, nato il 18 novembre del 1920 a Rotondella (MT), ed ivi abitante. Fabbro ferraio di professione nella vita civile e soldato di fanteria nei ranghi dell’Esercito italiano, venne catturato dai tedeschi Corizia (Albania) il 9 settembre del 1943. Deportato a Stablack nello Stalag I A venne destinato ai lavori coatti. Fu liberato dalle forze alleate in data 8 maggio 1945 e fece ritorno in patria il 13 giugno di quell’anno. Gli venne riconosciuta l’invalidità di guerra nella seconda categoria per le gravi conseguenze sanitarie dovute all’internamento”.
A Modena è stata la figlia Eleonora a ricevere la medaglia del presidente Mattarella. L'Italia, la Basilicata, Rotondella, la famiglia Desantis, onorano, senza dimenticare, la memoria di Giovanni. Il nipote che porta il suo stesso nome e cognome, Giovanni Desantis, attuale consigliere comunale del centro lucano e provinciale di Matera, è iscritto all’Associazione nazionale partigiani (Anpi).



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