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| FOTO COVA CONTRO |
ROTONDELLA (MT) - Cresce il volume di rifiuti radioattivi detenuti nel nostro Paese; in calo, invece, l’attività totale. Questo, in sintesi, quanto emerge dall’Inventario nazionale dei rifiuti radioattivi aggiornato al 31 dicembre 2024 e realizzato da ISIN (Ispettorato Nazionale per la Sicurezza nucleare). Un inventario in cui la Basilicata è presente per via dell’impianto Itrec della Trisaia di Rotondella in via di decommissionig (smantellamento e messa in sicurezza) da parte della società di proprietà del ministero del Tesoro, Sogin spa. Ebbene nel documento è riportato che tra il 2023 e l’anno successivo la produzione di scorie nell’unico sito atomico lucano è aumentata arrivando a 4.288 metri cubi, il 12,70% del totale nazionale. È, tuttavia, il Lazio la regione che detiene il volume maggiore di rifiuti radioattivi: 12.224 m3, il 36,20% complessivo. Seguono Lombardia (6.602 m3 e il 19,55%), Piemonte (5.903 m3, 17,48%), BASILICATA (4.288 m3, 12,70%), Campania (2.400 m3, 7,11%), Emilia Romagna (1.383 m3, 4,10%), Toscana (939 m3, 2,78%) e Puglia (27,60 m3, 0,08%).
Per quanto attiene ai siti, invece, quello di Rotondella è al terzo posto assoluto per la detenzione del maggior volume di rifiuti radioattivi ed anche di attività dopo l’impianto Eurex di Saluggia (Vercelli) e la centrale del Garigliano, di Sessa Aurunca (Caserta).
Ma che "fine" faranno queste scorie? Rimarranno qui o saranno trasferite al Deposito unico nazionale, se e quando ci sarà? Chissà!
PER APPROFONDIRE
L’INVENTARIO NAZIONALE DEI RIFIUTI RADIOATTIVI ISIN INTEGRALE È DISPONIBILE SUL SITO ISTITUZIONALE AL LINK: https://www.isinucleare.it/sites/default/files/contenuto_redazione/Inventario%20nazionale %20rifiuti%20radioattivi.pdf.
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| ITREC DI ROTONDELLA (FONTE SOGIN SPA) |





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