Puntata speciale di “Storie di sera”, il programma condotto da Eleonora Daniele, SU Rai 1, dedicata alla lunga storia dei fidanzatini di Policoro: la morte di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, trovati senza vita nel bagno della casa di lei nella tarda serata del 23 marzo del 1988. Due morti, 21 anni lui, 20 lei, di cui prima la famiglia, poi, alla morte del padre Pino, la mamma di Luca, Olimpia Fuina, hanno invocato e continuano ad invocare verità e giustizia convinti che si sia trattato di due omicidi e non di morte accidentale. In studio mamma Olimpia ed il suo avvocato, Antonino Fiumefreddo, che hanno ripercorso, guidati dalla conduttrice del programma, tutta la lunga vicenda “sfociata – ha detto Olimpia – in nessun processo”. Nel corso della puntata sono stati intervistati anche l’ex comandante dei carabinieri della Compagnia di Policoro, Salvino Paternò, che indagò per quattro anni sulla duplice morte convinti che si sia trattato di una “non indagine su un duplice omicidio” ed il sacerdote Don Salvatore De Pizzo che ha raccontato quanto vide quella notte e smentito che egli abbiamo chiesto agli amici di Luca e Marirosa di trovare la corrispondenza tra loro intercorsa e di bruciarla. Nel corso del programma sono state scandagliati tutti gli errori, le omissioni, il perché della mancata autopsia, le false perizie, le incongruenze del materiale fotografico a corredo, le risultanze di ben due riesumazioni dei corpi, i mancati approfondimenti delle diverse inchieste aperte sul caso. Da qui la richiesta nel settembre scorso della riapertura del caso presentata alla Procura di Matera e, dopo l’ennesimo rigetto, quella di avocazione delle indagini alla Procura generale di Potenza. Lo scopo? Verificare tutto ciò che sinora non è stato verificato alla luce delle moderne tecniche medico legali. “Richiesta di avocazione alla Procura generale – ha spiegato Fiumefreddo - ancora in itinere”. In chiusura di programma, l’appello finale di Mamma Olimpia: “Chi sa parli, si liberi, la coscienza”.
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| SALVINO PATERNO' |
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