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venerdì 20 marzo 2015

LEONE SMORZA GLI AMBIENTALISTI: “POZZO MORANO È STATO CHIUSO”

POLICORO. MED NO TRIV: “ALLERTA ALTA SU GIACIMENTO DI GAS VICINO AD UN DEPOSITO DI SCORIE”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.3.15



POLICORO - “Il pozzo Morano è stato chiuso. Ho avuto le relazioni. Punto”. Lo ha detto il sindaco Rocco Leone (FI) alla Gazzetta nel pomeriggio di ieri dopo le verifiche degli uffici. “Lo stanno chiudendo. Non si tratta di nuove prospezioni. Sono contento di questa decisione della compagnia petrolifera. Nessuno è felice se gli perforano il territorio. Il problema del pozzo Morano, però, ripeto, è chiuso”. La dichiarazione del primo cittadino ha smorzato, ma di pochissimo, le polemiche innescate nella mattinata dagli ambientalisti. “Cosa accade a Pozzo Morano?”, aveva chiesto la sigla Mediterraneo no triv spiegando che “dal 14 marzo, sabato scorso, i cittadini che abitano nei pressi del pozzo hanno segnalato la presenza di numerosi operai, mezzi pensanti e gru al lavoro nella struttura. Noi e Noscorie Trisaia, che da tempo avevamo chiesto al Comune di adottare un'ordinanza per impedire il prosieguo deelle attività e per tutelare la sicurezza dell'ambiente, abbiamo inviato una richiesta di accesso ai documenti. Così, da sommarie informazioni, è stato riferito di un’eventuale chiusura del pozzo ritenuto sterile dalla società. Ma la circostanza dell’avvio dei lavori di sabato per poi proseguire la domenica, giornata festiva quando gli uffici del Comune sono chiusi, appare singolare. E’ opportuno sapere se la società che intende cercare gas a pozzo Morano ha presentato la documentazione dei lavori sia all'ente locale sia alla Regione sia al ministero dello Sviluppo economico e che tipo di attività è stata eseguita. Per questo motivo Med no triv ha chiesto di poter prendere visione e copia dell’eventuale relazione tecnica dei lavori e di ogni altro atto utile per comprendere la natura dell’intervento nonché della relazione del comando della Polizia municipale che, su sollecitazione dei cittadini, si è recata sul posto”. Nel pomeriggio la replica di Leone. Ma Med no triv: “I pozzi, anche se chiusi, devono essere monitorati costantemente perché la loro potenziale pericolosità non cessa con il tombamento e la loro chiusura non esclude altri usi. La nostra attenzione su pozzo Morano non cesserà. Anzi, aumenterà proprio per questi improvvisi lavori giunti a breve distanza dall’invio di una nostra nota all’IAEA (International Atomic Energy Agency) con cui abbiamo sollevato la questione della presenza di un pozzo di gas vicino a un deposito di scorie nucleari”.


TAM TAM SULLA RETE

“L'AREA È DISSEMINATA DI RIFIUTI SOLIDI URBANI”

POLICORO – Pozzo Morano non è il solo problema della zona di Bosco Pantano Soprano (coltivata a frutteti ed abitata da centinaia di famiglie) dove la struttura è ubicata. L'altro è l'abbandono indiscriminato, soprattutto sulla strada che porta da Policoro alla traversa Sinni, di rifiuti solidi urbani. Tanto che è nato ad iniziativa di alcuni residenti su facebook il gruppo Noi che abitiamo in zona Bosco Soprano (Policoro). Gruppo che ha raggiunto in pochi giorni decine di adesioni. E sulla pagina sono state postate le foto sia delle gru al lavoro nel recinto di pozzo Morano sia quelle degli immondezzai diffusi. “Che schifo...”, è il commento più comune abbinato a “questa è la raccolta differenziata sulla strada che porta a Bosco Soprano”.

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