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sabato 14 marzo 2015

GAETANO DIMATTEO, MALATO DI PARKINSON E DISPERATO, LANCIA UN APPELLO

NOVA SIRI. IL PITTORE AVREBBE SUPERATO IL REDDITO E ORA L'ISTITUTO DI PREVIDENZA CHIEDE LA RESTITUZIONE DI 7 MILA EURO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.3.15


NOVA SIRI - “L'istituto di previdenza è come se mi avesse ucciso. Dopo due anni di pensione di invalidità a 270 euro al mese per il mio Parkinson rivuole indietro 7mila euro. Avrei superato il reddito. Ma io quei soldi non li ho più. Li ho dati in beneficenza ed ho assunto una persona per accudirmi. Farò ricorso col mio patronato”. Lo ha detto, tutto d'un fiato, il noto pittore e scenografo Gaetano Dimatteo nella sua casa – atelier – museo della Marina. “Affido alla Gazzetta questa storia poca bella. Io la racconto con grande tranquillità mentale. Soffro da tempo di un morbo imperioso, quello di Parkinson. Per questo due anni fa mi fu assegnato un sostegno di 270 euro al mese. Fui riconosciuto da una apposita commissione di medici ed esperti invalido civile al 75%. Quando mi arrivò la notizia fui contento. Anche perchè quel danaro, lo confesso per la prima volta a voi, lo davo in beneficenza. So io dove portavo quei soldi. Certamente in mani buone e povere della società novasirese. A Nova Siri, infatti, tutti mi conoscono per la mia onestà. Non sono mai stato un ladro anche se ho fatto per sei anni l'assessore alla cultura del Comune. Non ho mai ricevuto, ad esempio, un avviso di garanzia. Sono pulito come madre natura mi ha fatto. A differenza di quel che leggiamo oggi sulla stampa a carico di politici corrotti”. Dimatteo ogni tanto ha bisogno di riprendere fiato per riannodare i fili del discorso. Poi, ecco la continuazione della sua disavventura: “Dopo due anni dal riconoscimento della pensione, alcuni giorni fa la lettera “assassina” dell'Istituto con cui mi è stato annunciato che l'assegno mi era stato revocato e che avrei dovuto, per di più, restituire ben 7000euro. Il motivo? Il mio reddito sarebbe superiore a quello consentito per ricevere quella previdenza. A parte il fatto che non è vero. Ma se anche fosse: perchè ci hanno messo due anni per accorgersene? Chi mi deve dare, adesso, tutti insieme quei soldi che io non ho più? Oltretutto, ho anche assunto, regolarmente, con tutti i crismi di legge, una persona che mi accudisce. Ed accudire Un paziente con morbo di Parkinson non è facile. Persona che ora dovrò licenziare”. Che fare? “ Contesto elegantemente – ha risposto Dimatteo – la lettera dell'Istituto. Ho portato tutto al patronato che mi sostiene in questa vertenza. Lotterò sino in fondo contro una burocrazia che soffoca i cittadini”
 


TANTE LE SUE BATTAGLIE PER AMBIENTE E DIRITTI CIVILI

ARTISTA, SCENOGRAFO E FINE POLEMISTA POLITICO E CULTURALE

NOVA SIRI – Gaetano Dimatteo è un artista, come suol dirsi, a tutto tondo. Pittore, scultore, scenografo, ha lavorato per anni con i più bei nomi della cultura italiana. Ma è stato anche ed è ancora, a 66 anni, un fine polemista politico e culturale. Tante le sue battaglie a difesa dell'ambiente e tante quelle a difesa dei diritti civili e degli omosessuali. In tutte le sue opere ed azioni, in definitiva, si è sempre distinto per la sua grandissima creatività. Citiamo, tra i suoi lavori, le scenografie per la Rai di “Cannelora” di Italo Calvino e di “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello; le sue mostre

monografiche su Carlo Levi, Anna Magnani, Luchino Visconti, Maria Callas, Mario Mieli. Importanti anche i suoi “Studi” su opere letterarie come “Luce di Lucania” e “Andrea il venditore di castagne”, del suo grande amico Dario Bellezza, e “La Romana”, di Alberto Moravia.


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