POLICORO. IL CASO
DEL GIOVANE CARABINIERE
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 25.3.15
POLICORO
– Un'altra morte dai contorni “misteriosi” nel centro del
Metapontino torna di attualità. Quella di Giuseppe Passarelli,
trovato senza vita, a 20 anni, il 24 marzo del 1997 nell’archivio
della Caserma dei carabinieri di Cassano allo Jonio (CS). Giuseppe,
che era di Policoro, fu rinvenuto esanime con un colpo di pistola
alla nuca. E ieri, in occasione di un altro anniversario senza verità
e giustizia dopo quello di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, i
coordinamenti provinciali di Matera e di Cosenza dell'Associazione
antimafia Libera hanno diffuso un comunicato dal titolo “Come è
morto Giuseppe Passarelli?” Un interrogativo che pesa come un
macigno a 18 anni dallo svolgersi del tragico evento. “Ufficialmente
– ha sostenuto Libera - si parlò di suicidio, ma la famiglia non
si è mai rassegnata perché questa storia presenta davvero tante
contraddizioni. A partire, per esempio, dalle modalità dell’evento
alle incongruenze tra non pochi passaggi del referto autoptico e
alcune testimonianze sulle ore immediatamente precedenti la morte del
giovane militare. Non a caso, tra l’altro, lo stesso giudice che ha
disposto l’ultima archiviazione, il 10 dicembre 2013, presso il
tribunale di Salerno, pur affermando l’assenza di qualunque indizio
che potesse far pensare ad un omicidio, ha parlato di “una serie di
elementi che destano perplessità e sconcerto e che non vi è una
dimostrazione scientifica” che si sia trattato di un suicidio”.
Una decisione molto controversa come quelle alla base delle altre tre
archiviazioni sul caso disposte dalla Procura di Castrovillari nel
1998, 2001 e 2010. Tante le anomalie, infatti, emerse durante le
indagini tecniche: nessuna impronta sulla pistola, nessuna traccia di
polvere da sparo sul braccio, il terriccio sulla camicia e sui
pantaloni cosi come i graffi sulle scarpe quasi fosse stato
trascinato. Anomalie che hanno gettato ombre su una morte per
tantissimi aspetti assurda. Ed è proprio per questi motivi che i
coordinamenti provinciali di Libera di Matera e di Cosenza, sulla
scia del tema della XX giornata nazionale in memoria di tutte le
vittime innocenti di mafia, “La verità illumina la giustizia”,
insieme alla famiglia Passarelli hanno chiesto che anche su questa
storia si faccia completamente luce perché Giuseppe abbia finalmente
giustizia. Dopo 18 lunghi anni da quel giorno in cui egli perse,
tragicamente, la vita.
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