Visualizzazioni totali

domenica 4 ottobre 2020

ROTONDELLA. “TESORETTO NUCLEARE” IN STAND BY

ITREC DELLA TRISAIA. LA PISCINA CON LE 64 BARRE DI ELK RIVER

IL GOVERNO CONTE HA PRESENTATO RICORSO IN CASSAZIONE CONTRO LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO DI ROMA CHE ASSEGNAVA I FONDI DEL DECRETO SCANZANO, PER LA COSIDDETTA “COMPENSAZIONE AMBIENTALE”, AI COMUNI NUCLEARIZZATI ITALIANI. ROTONDELLA DOVEVA AVERE 9,5 MILIONI DI EURO. UNA BELLA SOMMA CHE IL SINDACO PALAZZO E LA CIVICA AMMINISTRAZIONE GIÀ STAVANO PENSANDO DI SPENDERE PER IL PROPRIO COMUNE. INVECE? INVECE, OCCORRERRÀ ATTENDERE ANCORA. FUORI DELLA CONTESA LEGALE, INTANTO, GLI ALTRI ENTI LOCALI NUCLEARIZZATI DEL MATERANO (NOVA SIRI, POLICORO, TURSI) E LA PROVINCIA DI MATERA

A Rotondella il sindaco Gianluca Palazzo e la civica amministrazione già si stavano “industriando” su come spendere il “tesoretto nucleare” di 9,5 milioni di euro derivante dalla cosiddetta “compensazione ambientale” per avere nel proprio territorio il bubbone atomico lucano, l'Itrec della Trisaia. Invece, per avere in bilancio quella somma occorrerà attendere ancora. Il Governo guidato da Antonio Conte, infatti, ha presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte di appello di Roma che aveva dato ragione agli enti locali sedi di servitù nucleari. Per il Comune jonico si trattava di una bella somma da investire: il 70% dei fondi di compensazione spettanti per gli anni 2005-2011 trattenuti dalle diverse leggi finanziarie. Invece non si sa, ancora, come finirà la battaglia legale anche se i sindaci, Palazzo compreso, sono fiduciosi dopo aver avuto ragione nei primi due gradi di giudizio. “Le sentenze – disse il primo cittadino al nostro blog il 6 giugno scorso - si rispettano. Si possono non condividere ma si debbono rispettare. Chiedo, pertanto, da sindaco e da avvocato, allo Stato italiano di ottemperare a quanto deciso nei giorni scorsi dalla Corte di appello. La Corte, infatti, ha rigettato il ricorso proposto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri”. Ma il Governo Conte “da quell'orecchio non ha sentito” rigettando anche una proposta di rateizzazione e di riduzione dell'esborso totale presentata dai Comuni interessati. Cento milioni di euro (la somma da erogare ai diversi centri “atomici” in causa), con la crisi Covid sopraggiunta, sono difficili da scucire e, si sa, i Governi centrali sono “cattivi pagatori” nei confronti degli enti locali. Ed è partito il conto alla rovescia per la sentenza definitiva. Sono fuori della partita, infine, gli altri Comuni nuclearizzati del Materano (Nova Siri, Policoro, Tursi) e la stessa Provincia di Matera. I tre municipi, all'epoca di apertura del contenzioso con lo Stato, anno 2011, ancora non sapevano di essere iscritti (dal 2009) all'esclusivo club dei centri nuclearizzati d'Italia mentre la Provincia non ne faceva e non ne fa ancora parte. Pur se, da qualche anno, riceve anch'essa parte dei fondi della compensazione nucleare.

Nessun commento:

Posta un commento