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mercoledì 18 novembre 2020

SCANZANO JONICO. L'EX SINDACO RIPOLI NON ARRETRA SUL 5G

L'ORDINANZA DI ANNULLAMENTO ADOTTATA DALLA COMMISSIONE STRAORDINARIA

SE QUALCUNO PENSAVA CHE STESSI ZITTO SBAGLIA (ANCHE ARRESTARMI NON BASTEREBBE......MI DOVETE UCCIDERE, MA FORSE PURE DALL’ALDILÀ VI DAREI FASTIDIO)!!!! HO APPENA INIZIATO A LAVORARE AD UNA IMPUGNAZIONE PER LA QUALE CHIEDO L’AUSILIO DI TUTTA ITALIA!!!!!” PAROLE FORTI DELL'EX PRIMO CITTADINO RAFFAELLO RIPOLI IN UN POST SULLA SUA PAGINA FACEBOOK DOPO L'ANNULLAMENTO DA PARTE DELLE COMMISSARIE PREFETTIZIE IN CARICA AL COMUNE DELLA SUA ORDINANZA DI DIVIETO DI SPERIMENTAZIONE ED INSTALLAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE DELLA NUOVA TECNOLOGIA 

IL POST INTEGRALE DI RAFFAELLO RIPOLI

Sono trascorsi alcuni giorni dalla ordinanza con la quale le commissarie prefettizie hanno annullato la mia ordinanza di divieto di sperimentazione ed installazione sul territorio comunale di Scanzano Jonico del 5G!!!!

Se qualcuno pensava che stessi zitto sbaglia (anche arrestarmi non basterebbe......mi dovete uccidere, ma forse pure dall’aldilà vi darei fastidio)!!!!

Ho appena iniziato a lavorare ad una impugnazione per la quale chiedo l’ausilio di tutta Italia!!!!!

E cominciamo:

Anzitutto l’ordinanza n. 69 del 06.11.2020 a firma delle commissarie si fonda su circolari ministeriali (circolare prot. N.13775 del 13 0ttobre 2020 del Ministero degli Interni retto dalla Lamorgese) e decreti legge governativi (n.76 del 16 luglio 2020 convertiti in legge n.120/2020) che sono successivi alla mia ordinanza (ritenendo il governo, evidentemente, di doverne neutralizzare gli effetti per proseguire l’iter 5G) e che di fatto vietano di intervenire in materia di stazioni radio base con provvedimenti sindacali (ordinanze) di divieto di installazione sul territorio, adducendo come motivazione la classificazione di pubblica utilità e di servizi essenziali di tali opere. Ma nulla dicono in merito all’aspetto sanitario, e men che meno in merito al “principio di precauzione” sul quale principalmente si fonda la mia ordinanza sindacale (93 del 18.07.2019) e che viene annoverato tra le fonti di diritto europeo che, recepite dagli stati membri, diventano norme e fonti di diritto di rango superiore a quelle nazionali ed alle quali queste ultime devono attenersi e che devono rispettare.

A ciò si aggiunga, se non altro dal punto di vista morale e della coscienza, che rispetto alla tutela della pubblica utilità di tali opere dovrebbe prevalere l’interesse, primario e di gran lunga superiore a qualsivoglia altro tipo di interesse, alla tutela della salute pubblica dei cittadini che nel caso di specie pare essere stato completamente accantonato al cospetto di enormi interessi economici. Visto che vi sono evidenze scientifiche che attestano la dannosità delle onde elettromagnetiche per la salute umana e che, di contro, alcuno studio contrario e diretto a smentire tali tesi è stato mai fatto od ipotizzato dallo Stato, dal Governo o da chi in genere ha responsabilità decisionali, mi chiedo come potrà dormire la notte chi si è reso responsabile di quello che potrebbe essere un vero e proprio attentato alla salute dei cittadini se negli anni dovessero emergere danni irreparabili!

Con riguardo alle restanti motivazioni addotte per la revoca della mia ordinanza, ossia il difetto dei requisiti per l’emissione della ordinanza sindacale (esercizio del cosiddetto potere extra ordine) relativamente alla contingibilita ed urgenza, nonché alla limitata durata temporale della stessa, ebbi già modo di chiarire con la prefettura di Matera, nell’agosto 2019 e riscontrando una nota con cui la stessa prefettura mi chiedeva di valutare la possibilità di revocarla, che la necessità, ravvisata da parte dello scrivente, di impedire immediatamente ed urgentemente eventuali sperimentazioni della tecnologia 5G in atto sul territorio comunale, era dettata dall’essere venuto a conoscenza, da organi di stampa ed informazione, che in alcuni comuni italiani detta sperimentazione fosse in atto addirittura all’insaputa dell’Amministrazione Comunale, come ad esempio esplicitamente, ufficialmente e pubblicamente dichiarato dal Sindaco del Comune di Marsaglia, Franca Biglio, altresì Presidente dell’Associazione dei Piccoli Comuni di Italia. L’ordinanza in questione, dunque, si è resa necessaria proprio per scongiurare, con urgenza, l’avvio di sperimentazioni senza alcun preavviso e senza alcuno studio preliminare su possibili danni alla salute (bene primario ed in assoluto il più prezioso da tutelare) mentre con riguardo alla “temporaneità” dell’effetto del provvedimento evidenziai che nella ridetta ordinanza, pur non essendo indicata una data precisa di durata degli effetti, veniva testualmente detto “di vietare a chiunque la sperimentazione o l’installazione del 5G sul territorio del Comune in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea, pendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l’industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell’uomo”, conseguendone, per l’appunto, la temporaneità degli effetti dell’ordinanza medesima fino al momento in cui la IARC non comunichi la nuova classificazione della cancerogenesi.....!!!!

Seguirà il resto!!!!

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