FOTO DALLA PAGINA FACEBOOK DI DOMENICA DE MARCO |
“MOTIVO DELLA RIMOZIONE COATTA? PER EVITARE ASSEMBRAMENTI. NON HO PAROLE. ENNESIMO ATTO DITTATORIALE A DANNO DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE”. LA PROTESTA È DI DOMENICA DE MARCO, PRESIDENTE DELL'UNITRE' JONICA
SCANZANO JONICO - “Ennesimo atto dittatoriale a danno della nostra associazione, l'Unitrè Jonica: le nostre panchine sono state sradicate dagli operai del Comune. Motivo? Per evitare assembramenti. Non ho parole”. Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook e ripetuto al cronista Domenica De Marco, presidente del gruppo con sede in via Dei mille 39, sotto i portici, il primo nucleo costruito dall'Ente Riforma nel centro del Metapontino. Tra la sede dell'associazione e l'ex commissariato di Polizia ed altre abitazioni vi è uno spazio rimesso “a nuovo” dagli iscritti. Ma ecco ancora la nostra interlocutrice: “Noi abbiamo riqualificato una zona che era una discarica di rifiuti a cielo aperto. Ebbene ci aspettavamo in un paese civile che venisse illuminata e dotata di telecamere, come richiesto da tempo. Invece? Invece si decide di annientare quel poco di buono che con le nostre energie economiche avevamo realizzato. E' assurdo. Ci aspettavamo almeno un solo atto di riqualificazione del paese ma le commissarie prefettizie in carica pensano solo a distruggere. E' inammissibile”. Allora? De Marco: “Chiediamo il ripristino di quanto rimosso e la riqualificazione dell'area. Per evitare assembramenti si attivi la vigilanza delle forze dell'ordine. Altrimenti, dobbiamo pensare che tutte le panchine dislocate nel centro di Scanzano Jonico saranno sradicate, in funzione anti Coronavirus, come avvenuto per le nostre”.
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