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sabato 21 novembre 2020

COVID-19. TAMPONI RAPIDI DAI MEDICI DI FAMIGLIA. NOTA DI ANTONIO SANTANGELO (FIMMG)

SANTANGELO AL LAVORO NEL SUO AMBULATORIO

IL SEGRETARIO REGIONALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI DI MEDICINA GENERALE HA RESO NOTO CHE È STATO FIRMATO L'ACCORDO TRA IL SUO SINDACATO (PIU' LA FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI PEDIATRI) E LA REGIONE BASILICATA. “GLI ESAMI – HA PRECISATO IL PROFESSIONISTA - RIGUARDERANNO ESCLUSIVAMENTE PAZIENTI ASINTOMATICI MA “CONTATTI STRETTI” DI POSITIVI E QUANTI ABBIANO COMPLETATO IL PERIODO DI QUARANTENA”. PREOCCUPAZIONI SONO STATE, TUTTAVIA, ESPRESSE PER LA MANCANZA DI SPECIFICHE COPERTURE ASSICURATIVE (I MEDICI CONVENZIONATI NON GODONO DELLA COPERTURA INAIL) E PER IL MANCATO RISPETTO DA PARTE DELLA REGIONE DELL'OBBLIGO DI SOTTOPORRE TUTTI I MEDICI DI FAMIGLIA A TAMPONE PREVENTIVO E A CADENZE REGOLARI

 

LA NOTA INTEGRALE DI ANTONIO SANTANGELO 

POTENZA - E’ stato sottoscritto nei giorni scorsi e sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione l’accordo integrativo alla Convenzione nazionale dei medici di famiglia e pediatri di libera scelta che definisce, tra l’altro, i destinatari e le modalità con cui saranno eseguiti i tamponi rapidi antigenici.

Gli esami riguarderanno esclusivamente pazienti asintomatici ma “contatti stretti” di positivi   e pazienti che abbiano completato il prescritto periodo di quarantena.  

Lo scopo è quello di individuare ed isolare precocemente persone sane ma a rischio di contagio e di permettere l’uscita dalla quarantena al termine di dieci giorni, senza dover attendere i tempi necessari per l’esecuzione del tampone molecolare e l’arrivo dei risultati.

Per garantire la sicurezza dei cittadini e degli operatori sanitari i test antigenici rapidi saranno effettuati negli studi medici solo se forniti  delle necessarie dotazioni strutturali ed organizzative o, in alternativa, presso locali idonei messi a disposizione dalla ASL o dai Comuni.  

Con un documento a firma congiunta del Ministero della Salute, INAIL e Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici pubblicato lo scorso 8 novembre sono state definite nel dettaglio le modalità per operare in sicurezza.

Secondo quanto previsto dall’intesa Stato Regioni l’accordo per l’esecuzione dei tamponi rapidi, sottoscritto a livello regionale solo dalla FIMMG e dalla FIMP, è vincolante per tutti i medici, indipendentemente dall’appartenenza sindacale. Saranno esonerati dalla partecipazione ai test diagnostici  e senza alcuna sanzione  solo i medici in condizioni di fragilità per patologia o le colleghe in stato di gravidanza.

La FIMMG regionale è consapevole che il tracciamento rapido dei contatti è la chiave di volta per contenere la diffusione del contagio , compito cui la medicina generale non intende sottrarsi.  Non meno importante è l’osservanza  della quarantena da parte dei  “contatti stretti” di soggetti positivi, la cui durata rimane di dieci giorni, non derogabili, anche in presenza di un tampone negativo. 

La FIMMG non ignora le preoccupazioni  di quanti, tra i propri iscritti, temono i rischi derivanti dall’assunzione di questo nuovo compito assistenziale sia per la mancanza di specifiche coperture assicurative (i medici convenzionati non godono della copertura INAIL) sia per il mancato rispetto da parte della Regione di un obbligo che aveva liberamente assunto, quello di sottoporre tutti i medici di famiglia a tampone preventivo e a cadenze regolari, progetto mai avviato.

 Questa omissione appare particolarmente grave  alla luce del preoccupante aumento di contagi tra i colleghi ospedalieri, in particolare quelli del Madonna delle Grazie di Matera, che riferiscono di perduranti resistenze all’adozione di misure di sicurezza, forse dettate da una lettura riduttiva delle norme sulla sorveglianza sanitaria del personale sanitario  (articolo 14 del Decreto Cura Italia). 

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