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mercoledì 27 aprile 2022

REGIONE BASILICATA. DOPO IL “FLOP” DELLE PRIME TRE VOTAZIONI PER IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. LE MINORANZE: “DIMISSIONI!”

OGGI, DALLE ORE 11, IN DIRETTA SU QUESTA PAGINA I LAVORI DEL CONSIGLIO REGIONALE. INTANTO, I GRUPPI PD, IV, M5S E PL ATTACCANO: “IL RINVIO A OGGI È UNA DECISIONE SCONFORTANTE CHE ARRIVA DOPO TRE VOTAZIONI IN CUI IL MASSIMO DEI VOTI RACIMOLATI SU CARMINE CICALA PRESIDENTE NON HA SUPERATO IL NUMERO DI 9 VOTI E 6 ORE DI INUTILE ATTESA CHE HANNO PLATEALMENTE CERTIFICATO LA MANCANZA DELLA MAGGIORANZA E LA SFIDUCIA AL PRESIDENTE VITO BARDI". DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA DEI GRUPPI DI MINORANZA 

REGIONE BASILICATA. ALCUNI DEI CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE 

GRUPPI MINORANZA: CENTRO DESTRA INADEGUATO

27 APRILE 2022

Pd, IV, M5s e Pl: "È ora di porre fine a questa imbarazzante condizione di paralisi politica ed amministrativa che sta determinando conseguenze devastanti per la comunità di Basilicata

"Dopo quattro mesi di attesa, la maggioranza di CDX non riesce a fare di meglio che rinviare ad oggi il Consiglio regionale convocato per rinnovare l'ufficio di Presidenza. Decisione sconfortante che arriva dopo tre votazioni in cui il massimo dei voti racimolati su Cicala Presidente non ha superato il numero di 9 voti e 6 ore di inutile attesa che hanno platealmente certificato la mancanza della maggioranza e la sfiducia al Presidente Bardi". 

Così i componenti dei gruppi consiliari di minoranza Partito democratico, Italia Viva, Movimento 5 stelle e Prospettive lucane che aggiungono: "Non ci sono più aggettivi per descrivere la crisi politica del centro destra lucano che governa da tre anni in maniera maldestra la Basilicata. Nonostante la terza giunta varata del presidente Bardi non si trova la quadra e intanto famiglie e imprese lucane sono alle prese con gli aumenti dei costi energetici. Il presidente è messo chiaramente sotto ricatto dai consiglieri della propria maggioranza". 

"Nel frattempo - concludono - atti amministrativi fondamentali come il bilancio regionale e tutto ciò che ad esso è collegato: dal destino degli enti connessi al pagamento dei fornitori, al nuovo piano sanitario, all'approvazione delle numerose leggi regionali, all’abbattimento delle liste d’attesa, sono cose che sembrano non interessare a questi signori. Dal canto nostro non possiamo più rimanere a guardare; se domani dovesse esserci nuovamente fumata nera per il rinnovo dell'Ufficio di Presidenza, chiediamo al presidente Bardi di non cedere ai ricatti; prenda la decisione unica che gli rimane: dimissioni. È ora di porre fine a questa imbarazzante condizione di paralisi politica ed amministrativa che sta determinando conseguenze devastanti per la comunità di Basilicata".

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