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giovedì 21 aprile 2022

SCANZANO JONICO. REPETITA IUVANT. SCANZIAMO LE SCORIE: "LA REGIONE BASILICATA CONFERMI IL SUO NO"

IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ANTINUCLEARE NATA IL 13 NOVEMBRE DEL 2003, DONATO NARDIELLO, HA CHIESTO CHE L’ASSESSORE REGIONALE ALL’AMBIENTE, COSIMO LATRONICO, CONVOCHI “SUBITO, E PROPRIO NEL COMUNE DI SCANZANO J., EPICENTRO DELLA PROTESTA CONTRO IL CIMITERO ATOMICO A TERZO CAVONE, A 500 METRI DALLA RIVA DELLO JONIO, IL TAVOLO DELLA TRASPARENZA CON I SINDACI DELLE CITTÀ RIENTRANTI NELLA CARTA DELLE AREE IDONEE”. DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA DELLA ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA 

LA TAVOLA DELLA CNAPI (CARTA NAZIONALE AREE POTENZIALMENTE IDONEE) AL DEPOSITO NUCLEARE D'ITALIA CON I SITI DI PUGLIA E BASILICATA IN ESSA INSERITI. SARANNO PRESENTI ANCHE NELLA CNAI (CARTE NAZIONALE AREE IDONEE) RECENTEMENTE ADOTTATA DALLA SOGIN SPA

 

 DEPOSITO SCORIE NUCLEARI: TAVOLO DELLA TRASPARENZA A SCANZANO PER CONFERMARE IL NO

SCANZANO J.CO (MT), 22 NOVEMBRE (LAPSUS FREUDIANO?, NDR) 22 – La Regione Basilicata convochi con urgenza il Tavolo della trasparenza per confermare la sua contrarietà alla realizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto ufficialmente all'Assessore Cosimo Latronico di convocare il Tavolo nel Comune di Scanzano J.co (MT), centro nevralgico della protesta civile del novembre 2003, con la partecipazione aperta ai Sindaci dei territori coinvolti nella carta delle aree proposta dalla Sogin, comunica il Presidente Donato Nardiello di ScanZiamo le Scorie.

Gli argomenti da affrontare, continua il Presidente, riguardano in particolare la conclusione della consultazione pubblica per la scelta delle aree idonee tenuta dalla Sogin che è avvenuta senza risposte alle osservazioni che abbiamo presentato. Consideriamo pertanto la consultazione unidirezionale, priva di un confronto ed in violazione delle norme della trasparenza e della partecipazione. Nel merito, con le osservazioni abbiamo sollevato l'applicazione errata dei criteri da parte della Sogin, chiesto di sottoporre la carta delle aree alla Valutazione Ambientale Strategica oltre a considerare che l'80% dei rifiuti radioattivi è localizzato nel nord in aree già nuclearizzate. Se la consultazione non entra nel merito delle osservazioni inviate dalla Basilicata e dalla Puglia siamo quasi certi che le aree potenzialmente idonee indicate dalla Sogin vengano dichiarate idonee solo per merito di una valutazione scorretta.

Tali aspetti, conclude il Presidente, sono stati segnalati anche all'Ispettorato Nazionale per la Sicurezza sul Nucleare (ISIN) che entro metà maggio dovrà esprimere il parere tecnico alla documentazione delle Sogin sulla nuova fase per l'individuazione delle aree idonee in cui costruire il Deposito delle scorie nucleari. Siamo fiduciosi che l'ISIN, come dichiarato pubblicamente al Convegno nazionale della Commissione scientifica sul decommissioning di cui la nostra Associazione è componente attiva, sia garante della corretta valutazione dei criteri rispetto alle osservazioni ricevute.

Pasquale Stigliani
Resp. Comunicazione e Organizzazione
ScanZiamo le Scorie

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