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giovedì 21 aprile 2022

BERNALDA. SVILUPPI SULL’INCIDENTE NEL CANTIERE EDILE DI VIA PAPINI 13

STAZIONARIE LE CONDIZIONI DI SALUTE DEL RAGAZZO DI 16 ANNI RIMASTO GRAVEMENTE FERITO DAL CROLLO DI UN MURO ADIACENTE ALL’AREA DEI LAVORI. MA L’AVER SUPERATO LE 48 ORE DAL RICOVERO E’ CONSIDERATO UN SEGNALE POSITIVO, RICORDIAMO CHE IL GIOVANE E’ RICOVERATO NEL REPARTO DI RIANIMAZIONE DELL’OSPEDALE SAN CARLO DI POTENZA. INTANTO PROSEGUE L’INDAGINE DELLA MAGISTRATURA COORDINATA DAL PM ANNUNZIATA CAZZETTA. E VINCENZO CAVALLO (CISL) HA SOLLECITATO LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO REGIONALE DI COORDINAMENTO SULLA SICUREZZA. 

BERNALDA. IL MURO CROLLATO IN VIA PAPINI

BERNALDA - Il ragazzo di 16 anni rimasto gravemente ferito dal crollo di un muro in tufi adiacente all’area del cantiere di via Papini 13, due giorni fa, attorno alle ore 15, è ancora in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Carlo di Potenza. Ma ha superato le 48 ore dal momento del ricovero e ciò è considerato un dato positivo. Monitorati costantemente gli esiti del politrauma cranico e toracico subito dal giovane. Per ora non è stato necessario alcun intervento neurochirurgico. E ha dato buoni esiti l’intervento alla mano sinistra a cui il ragazzo è stato sottoposto. Ovviamente, egli è sempre sotto sedazione farmacologica.

Continuano, intanto, le indagini degli investigatori per tentare di accertare le cause del crollo, il perché della presenza del minorenne nel cantiere, il possesso di tutte le autorizazioni necessarie ai lavori, le condizioni di sicurezza. Sarebbero sei gli indagati, sinora, iscritti nel fascicolo aperto dal pubblico ministero Annunziata Cazzetta.

Sulla vicenda, infine, c’è da registrare un intervento, “Crollo Bernalda. Partire dalla scuola per costruire una cultura della sicurezza e dei diritti”, del segretario regionale della Cisl, Vincenzo Cavallo. “L’incidente accaduto a Bernalda – ha affermato il sindacalista - conferma che c’è ancora molta strada da fare sul fronte della prevenzione degli infortuni e che l’edilizia resta di gran lunga il settore più esposto. Occorre promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi associati al lavoro, anche attraverso il coinvolgimento delle scuole. L’obiettivo deve essere quello di costruire dal basso una cultura della sicurezza e dei diritti”. Sul fronte istituzionale il segretario della Cisl è tornato a sollecitare la convocazione del tavolo regionale di coordinamento sulla sicurezza: “Senza una triangolazione costante tra forze sociali, istituzioni e organi di controllo – ha concluso Cavallo – il lavoro sul campo per il contrasto e la prevenzione del fenomeno infortunistico rischia di produrre pochi risultati”.

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