Visualizzazioni totali

lunedì 23 gennaio 2023

NUCLEARE. ITREC DI ROTONDELLA. GLI ESITI DEL TAVOLO DELLA TRASPARENZA ALLA REGIONE

L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE COSIMO LATRONICO: “CRONOPROGRAMMA SOGIN SPA DA RISPETTARE. NO A DEPOSITO SCORIE IN BASILICATA”. SINDACI ED ASSOCIAZIONI ECOLOGISTE: “PIU’ TRASPARENZA. E SI RISOLVA L’INQUINAMENTO CHIMICO DEL SOTTOSUOLO”. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE 

L'ASSESSORE COSIMO LATRONICO, IL QUARTO DA SX (FOTO TGR BASILICATA)

GIANLUCA PALAZZO, SINDACO DI ROTONDELLA (FOTO TGR BASILICATA)

GIORGIO SANTORIELLO, COVA CONTRO (FOTO TGR BASILICATA)

LE 64 BARRE DI ELK RIVER NELLA PISCINA DELL'ITREC

POTENZA – Non si riuniva da circa 5 anni. Perciò il “Tavolo della trasparenza sul nucleare” tenutosi oggi, in sede di Regione Basilicata, convocato dall’assessore all’ambiente Cosimo Latronico, era molto atteso. Occorreva fare il punto su come procede il decommissioning, vale a dire lo smantellamento del sito radioattivo Itrec della Trisaia, in territorio di Rotondella. Attività in corso ormai da anni da parte della società di Stato Sogin. E proprio per la spa di proprietà del ministero del tesoro ha relazionato il direttore degli impianti, Vincenzo Stigliano, che ha indicato nel 2025 l’anno del riporto a “prato verde” della attuale area Itrec. “Intanto – ha dato Stigliano – è stata ultimata la bonifica della fossa irreversibile, un monolite in cemento armato contenente rifiuti radioattivi, ed ora si sta lavorando per lo stoccaggio a secco del combustibile contenuto nella piscina del centro”. Combustibile, lo ricordiamo, che ha bisogno di essere continuamente raffreddato da acqua. Nella struttura, infatti, sono custodite le famose 64 barre provenienti dalla centrale statunitense di Elk River (Minnesota) che mai gli Usa hanno voluto riprendersi. “Tali barre, pertanto - ha concluso Stigliano - a ciclo ultimato, saranno racchiuse in appositi cask, espressamente progettati, trasportabili per cielo, terra e mare, sino al Deposito unico nazionale delle scorie nucleari”. Quando, ovvio, questo Deposito ci sarà. A proposito i sindaci, gli esponenti delle associazioni ambientaliste presenti e lo stesso assessore Latronico hanno assicurato che la Basilicata non sarà la sede ultima del cimitero atomico d’Italia. Giorgio Santoriello, dell’associazione Cova Contro, ha, tuttavia, puntato l’indice contro l’inquinamento chimico del sottosuolo dell’area Sogin-Enea da cromo esavalente individuato anni fa. “Inquinamento – ha detto l’esponente ecologista – di cui, ancora, Sogin ed Enea non sono riusciti a trovare la fonte”. E Gianluca Palazzo, sindaco di Rotondella, ha chiesto più trasparenza a Sogin anche attraverso confronti periodici cone le comun itè locali. Ricordiamo che i cosiddetti Comuni nuclearizzati della Basilicata, vale a dire quelli coinvolti dalla presenza ingombrante delle scorie dell’Itrec, sono, oltre Rotondella, Nova Siri, Policoro e Tursi. Anche la Provincia di Matera ha diritto ad un risarcimento annuale poichè ospita nel suo territorio il centro radioattivo di Basilicata.

Nessun commento:

Posta un commento