Visualizzazioni totali

domenica 29 gennaio 2023

POLICORO. LOTTA ALLA MAFIA NEL NOME DI FILIPPO SALVI, IL CARABINIERE MORTO MENTRE INDAGAVA SUL BOSS MATTEO MESSINA DENARO

AL MARESCIALLO DEI ROS, DECEDUTO A 36 ANNI PER UNA CADUTA IN UN DIRUPO A BAGHERIA IN UNA OPERAZIONE ALLA RICERCA DEL BOSS LATITANTE, SARÀ INTITOLATO IL PARCO GIOCHI DI VIA AGRIGENTO, SU PROPOSTA DEL CONSIGLIERE COMUNALE GIUSEPPE FERRARA. MA CHI ERA FILIPPO SALVI? PERCHÉ LA SUA MORTE È TORNATA DI ATTUALITÀ DOPO LA CATTURA DI MESSINA DENARO? E PERCHÉ DI LUI HA PARLATO ANCHE LA PREMIER GIORGIA MELONI? DI SEGUITO TUTTE LE RISPOSTE E LA PROPOSTA DI FERRARA DI RICORDARE SALVI A POLICORO 

IL MARESCIALLO DEI ROS, FILIPPO SALVI

POLICORO. IL PARCO GIOCHI CHE SARA' INTTOLATO A FILIPPO SALVI

LA CATTURA DEL BOSS MATTEO MESSINA DENARO (FOTO ANSA)

IL POST DEDICATO DALLA PREMIER GIORGIA MELONI A FILIPPO SALVI

FONTE GIUSEPPE FERRARA (IMPEGNO COMUNE)

PARCO GIOCHI DI VIA AGRIGENTO VA INTITOLATO AL M.LLO DEI CARABINIERE FILIPPO SALVI

“Un luogo di svago, gioco e di educazione, da intitolare a chi ha perso la vita nel nome della legalità e della lotta alla mafia”. È questo il messaggio che si intende lanciare con la proposta del consigliere Giuseppe Ferrara, capogruppo consiliare di “Impegno Comune” ed approvata da tutta l’amministrazione comunale, di intitolare il nuovo Parco Giochi di via Agrigento, di prossima inaugurazione, a al la cattura del latitante siciliano dando atto del risultato storico per l'Arma e per la lotta alla mafia. “Il segnale che proponiamo di lanciare – dichiarano gli amministratori – è quello di lasciare ai bambini e ai ragazzi uno spazio aggregativo con il preciso intento di insegnare loro l’importanza della educazione alla legalità, nel nome di un giovane che per passione si trasferì in Sicilia dal nord e con dedizione collaborò alla ricerca della verità, perdendo persino la vita in maniera accidentale”. “Filippo Salvi potrà essere un esempio di civiltà per la futura generazione policorese”. L’Amministrazione sta lavorando per raggiungere questo importante obiettivo

 

 FONTE TG24.SKY.IT

FILIPPO SALVI, CHI ERA IL MARESCIALLO MORTO NEL 2007 MENTRE CERCAVA MATTEO MESSINA DENARO

CRONACA

18 GEN 2023

Stava dando la caccia al boss e ad altri latitanti, quando cadde precipitando in un crepaccio di Monte Catalfano. Era un maresciallo ordinario della sezione anticrimine di Palermo, in forza ai Ros di Monreale. I colleghi dedicano a lui il blitz che ha portato all'arresto del mafioso

Al maresciallo dei Carabinieri Filippo Salvi i colleghi del Ros hanno voluto dedicare la cattura del boss Matteo Messina Denaro. "A chi ho pensato appena abbiamo concluso l'operazione? Prima di tutto al maresciallo Filippo Salvi che è morto nel 2007, cadendo in un dirupo a Bagheria. Non era impegnato in un’operazione qualsiasi. Stava lavorando per piazzare una telecamera nell’ambito di questa stessa indagine. Oggi gli abbiamo reso onore". Queste le parole pronunciate dal colonnello Lucio Arcidiacono, a capo del Reparto investigativo del Ros, in una intervista al Messaggero. 

LA SUA STORIA

Nato nella provincia di Bergamo, il maresciallo Filippo Salvi quando è morto, nella notte del 12 luglio 2007, cadendo in dirupo a Bagheria, aveva 36 anni. Nel suo paese, Botta di Sedrina, gli è stata intitolata, nell'estate del 2022, una piazza. Era un maresciallo ordinario della sezione anticrimine di Palermo, in forza ai Ros di Monreale. Il giorno in cui morì stava lavorando a un’operazione di ricerca di alcuni latitanti, tra cui proprio Matteo Messina Denaro, ma poi cadde in un crepaccio di Monte Catalfano. I suoi colleghi lo chiamavano "Filippo Ram", per le sue capacità in ambito informatico. Questo è anche il nome del gruppo facebook a lui dedicato nel quale ieri sono emersi numerosi post in sua memoria.


FONTE GIORGIA MELONI FACEBOOK

FILIPPO SALVI, UN EROE SILENZIOSO

18 GENNAIO 2023

Il suo nome era Filippo Salvi ed è il Maresciallo dei Carabinieri al quale i colleghi hanno dedicato l’arresto del boss Messina Denaro. Filippo aveva 36 anni ed era molto legato al suo lavoro, quando - nel 2007 - morì durante un’indagine proprio per cercare di arrivare al boss. Quando si tenta di sminuire il lavoro dei tanti uomini e donne che ogni giorno, con coraggio e spirito di abnegazione, dedicano la loro vita alla lotta alla criminalità organizzata, si infanga anche la memoria di eroi silenziosi come Filippo.

Noi non vogliamo dimenticare il suo sacrificio e quello di tanti italiani che hanno dato la loro stessa vita per un’Italia senza la mafia. Nel loro ricordo, continuerà la battaglia per estirpare la criminalità organizzata.

Nessun commento:

Posta un commento