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mercoledì 11 gennaio 2023

POTENZA. LAVORATORI LUCANI DEI PROGRAMMI RMI E TIS A 580 EURO AL MESE E SENZA MALATTIE E FERIE IN SIT IN COL SINDACATO USB DAVANTI ALLA REGIONE

NO AL PROGETTO DELL’ASSESSORE ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE ALESSANDRO GALELLA DEL LORO TRASFERIMENTO IN COOPERATIVE E SOCIETÀ PRIVATE ALLA SCADENZA DEI PROGRAMMI, FRA 6 MESI. E SULLE RASSICURAZIONI IN PROPOSITO DEL PRESIDENTE VITO BARDI UNA NOTA CONGIUNTA DEI CONSIGLIERI REGIONALI MARCELLO PITTELLA, ROBERTO CIFARELLI E LUCA BRAIA. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE CON LE DICHIARAZIONI DEL GOVERNATORE LUCANO E QUELLE DEI SUOI OPPOSITORI 

I LAVORATORI RMI E TIS IN SIT IN (FOTO TGR BASILICATA)

I LAVORATORI RMI E TIS IN SIT IN (FOTO TGR BASILICATA)

IL SINDACO DI TURSI, SALVATORE COSMA, IN SIT IN COI LAVORATORI (FOTO TGR BASILICATA)

FONTE UFFICIO STAMPA GIUNTA REGIONALE

RMI, BARDI: IMPEGNATI A RIVEDERE DIVIETO DI CUMULO IMPOSTO NEL 2017

Incontro stamattina con i rappresentanti sindacali (USB e altri) dei lavoratori RMI/TIS, ricevuti dal presidente Bardi in sala Inguscio: hanno potuto rappresentare le proprie istanze e confrontarsi direttamente con il vertice dell’amministrazione regionale.

Il presidente ha istituito nell’immediato un coordinamento tecnico con i rappresentanti dei lavoratori e i lavoratori stessi, per “rivedere la questione del divieto di cumulo tra reddito di cittadinanza e RMI/TIS, previsto dalla DGR 1011/2017 e quindi adottata dalla precedente amministrazione, in cui è previsto per l’appunto un divieto di cumulo generale con ogni sussidio nazionale, a qualsiasi titolo erogato. Su questo faremo ogni approfondimento possibile, anche con il governo”, ha assicurato il presidente Bardi.
Su mandato del presidente della Regione e su sua precisa direttiva, il comitato tecnico elaborerà delle proposte per l’inserimento diretto dei lavoratori nelle attività delle società partecipate della Regione Basilicata e degli enti strumentali. 
Il presidente ha infine espresso la ferma volontà, a garanzia dei diritti fondamentali dei lavoratori, di risolvere immediatamente tutte le condizioni inique poste al rapporto di lavoro che disconoscono a questi avoratori il diritto alla assenza per malattia e alle ferie.

 

FONTE UFFICIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE

REDDITO MINIMO DSI INSERIMENTO, INTERVENTO CONSIGLIERI REGIONALI CIFARELLI, PITTELLA E BRAIA: BARDI SMENTISCE SE’ STESSO. NON MENASSE IL CAN PER L’AIA”

“Siamo contenti che il Presidente Bardi smentisca sè stesso e la sua giunta e decida di confermare il Reddito Minimo d’Inserimento e – come apprendiamo da una nota – di porre in essere azioni migliorative da noi stessi auspicate, ma non si dicano falsità per giustificare la linea sconsiderata finora portata avanti”.

Lo dichiarano i consiglieri regionali, Marcello Pittella di Azione, Roberto Cifarelli del Pd e Luca Braia di Italia Viva.

“Per dovere di verità, che i cittadini conoscono, il Reddito Minimo d’inserimento è stato istituito nella passata legislatura perché eravamo e siamo convinti della necessità di una misura di equità sociale per coloro che vivono in condizioni di particolare precarietà.

Il Reddito inoltre, è stato istituto ben prima del reddito di cittadinanza, ragione per la quale non si poteva presupporre la cumulabilità con qualcosa di inesistente, al di là dei poteri divinatori dell’attuale governatore. Ricordiamo poi – continuano – al Presidente dell’emendamento da noi proposto e approvato in Consiglio regionale nel 2020 che consentiva l’integrazione delle due misure.

Ora, al Presidente chiediamo di non menare il can per l’aia e di non mortificare l’intelligenza dei percettori della misura. Non c’è bisogno di metterla sempre sul piano dello scontro politico, quanto piuttosto sarebbe utile concentrarsi, a partire da quanto di buono già esistente, sulla costruzione di condizioni vantaggiose per le famiglie che con quelle risorse riescono a mettere il piatto a tavola. Se – concludono i consiglieri – subdolamente si vogliono ricordare date, ci si ricordi anche di quella dell’entrata in vigore della misura. Sarebbe più onesto”.

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