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lunedì 27 febbraio 2023

PRIMARIE PD BASILICATA. STEFANO BONACINI 9.037 VOTI, ELLY SCHLEIN 5.570

PRIMARIE ITALIA: VINCE SCHLEIN, 53,8%. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE CON NOTE BIOGRAFICHE DELLA NOVA SEGRETARIO PD 

ELLY SCHLEIN

STEFANO BONACCINI ED ELLY SCHLEIN (FOTO ILPICCOLO.NET)

RISULTATI PRIMARIE PD BASILICATA: STEFANO BONACCINI 9.037 VOTI, ELLY SCHLEIN 5.570, VOTANTI 14.678.

PRIMARIE PD ITALIA. VINCE ELLY SCHLEIN

FONTE OPEN.ONLINE

PRIMARIE PD, SCHLEIN È SEGRETARIA DEL PD, VINCE AI GAZEBO CON IL 53,8% DEI VOTI

DI FELICE FLORIO

 Sono circa 1,2 milioni gli elettori presentatisi nei 5.500 gazebo allestiti in tutta Italia. Alle 23 arriva la comunicazione del Nazareno.

Sono bastate tre ore di scrutinio per chiudere la partita. Alle 23 è Silvia Roggiani, presidente del collegio elettorale, a prendere la parola ed annunciare: «Con l’80% dei voti scrutinati, Stefano Bonaccini ha il 46,2% dei voti e Elly Schlein il 53,8%». La forbice tra i due si è allargata fin dalla chiusura dei seggi. Solo a metà dello scrutinio è arrivato un risultato in controtendenza. Secondo il conteggio parziale di YouTrend fatto su 209 mila schede, la ripartizione geografica degli elettori era la seguente: Schlein otteneva il 64% delle preferenze nel Nord-Ovest, il 51,7% nel Nord-Est e il 67,7% nel Centro Italia. Il presidente dell’Emilia-Romagna era in testa al Sud con il 57,2% dei voti, nelle Isole con il 51%. Sempre secondo i dati parziali pubblicati da YouTrend intorno alle 22.45, su 224.447 schede visionate, Schlein era in vantaggio con il 50,9%, 113.976 voti, contro il 49,1% di Bonaccini, 110.056 voti. 

 

 FONTE MONEY.IT

BIOGRAFIA DELLA NUOVA SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO

Elly Schlein è nata a Lugano nel 1985, figlia di Maria Paola Viviani, professoressa ordinaria di diritto pubblico e di Melvin Schlein, politologo ed accademico statunitense. La Schlein è nipote dell’avvocato antifascista Agostino Viviani, che fece parte del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), prima di diventare senatore del Partito Socialista Italiano e presidente della Commissione Giustizia del Senato. Un’eredità che sicuramente ha formato la Schlein, la quale ha sempre difeso con scelte radicali e coraggiose.

Dopo la maturità si è trasferita a Bologna dove si è laureata in Giurisprudenza. È proprio in questo periodo che la Schlein inizia a occuparsi di politica, inizialmente come rappresentante degli studenti e poi volando nel 2008 negli Stati Uniti per partecipare alla campagna elettorale di Barack Obama come volontaria. 

Dopo una breve carriera come giornalista nel 2013 è entrata a far parte del Partito Democratico diventando volto noto di OccupyPD, un movimento formato soprattutto da giovani attivisti del partito.

Un consenso che la porta a candidarsi per le elezioni europee nel 2014 dove ottiene 53mila preferenze, tantissime per una semi sconosciuta di 29 anni. Al Parlamento Europeo la Schlein si è occupata soprattutto di diritti, immigrazione, giustizia fiscale, conversione ecologica, lotta alla corruzione e alle mafie. 

Dopo la prima legislatura, nonostante l’alto consenso Schlein, in polemica con la svolta impressa da Renzi, decide di lasciare il Pd nel 2015. Il riavvicinamento poi è arrivato nel 2020 quando si è presentata alle elezioni regionali al fianco di Stefano Bonaccini : dopo essere stata eletta consigliere con 22.098 voti, è diventata la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega al Welfare.

Un incarico questo ricoperto fino allo scorso settembre quando è stata eletta per la prima volta in Parlamento, optando per il seggio alla Camera lasciando così il suo incarico in Regione.

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